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« gianfràfermento massonico 2 parte »

fermento massonico argentino

Post n°1083 pubblicato il 28 Febbraio 2019 da garden8
 

la massoneria in argentina facta non verba .

Lo Stato indipendente più piccolo

del mondo è quello della Città del Vaticano.

in questo stato troneggia una figura il Papa ma se non fosse un reale Papa?

se fosse una figura inserita in tale ruolo

in maniera strategica da un altra potente figura ?

qualcuno può dire potrebbe essere

plausibile e allora muoviamoci lungo

gli argini della plausibilità.

In Argentina vi era un vescovo di Buenos Aires che si chiamava mmm

dai che lo sapete ..

Ma certo Jose Mario Bergoglio 

e poco dopo diventa il pontefice e la domanda sorge lesta lesta 

come mai? perchè? era vescovo 

 

la risposta è che la massoneria e gesuiti

pianificavano tale atto da tempo.

Cosa accadeva tempo addietro

con i papi che osavano opporsi 

vedi Wojtyla o Papa Ratzinger

allontanato per aver tuonato contro

la prepotenza islamica o pedofilia .

Ratzinger ribadì l'incompatibilità tra

Chiesa e Massoneria.

 

In Francia l’amministrazione comunale

d’Epône, nel Dipartimento di Yvelines,

ha deciso di restaurare il «Tempio di David» 

considerato come il più antico

edificio massonico nazionale. Situata

nel parco del castello, questa struttura è stata costruita

nel 1785. Gli affreschi, realizzati all’interno,

raffigurano Benjamin Franklin al lavoro

ed altre scene celebranti l’amicizia tra

Francia e Stati Uniti. Qui si incontrarono

Hérault de Séchelles e Danton,

mentre fuori infuriava la Rivoluzione.

I lavori di restauro, il cui inizio è previsto

per ottobre 2018   ammontavano a circa 241

mila euro, messi interamente a carico

dei contribuenti, poiché finanziati al 40%

dallo Stato, al 40% dal Dipartimento

ed al 20% dal Comune.

 

mons. Jorge Lugones, Vescovo di Lomas

de Zamora e presidente della

Commissione episcopale per la

Pastorale Sociale ha mandato una

lettera di ringraziamento alla loggia

giuseppe Mazzini e ha fatto

arrabiare in argentina mons. Héctor

Aguer, arcivescovo emerito de La Plata

e membro dell’Accademia nazionale

delle Scienze morali e politiche.

 

dal 1717, è nemico giurato

la massoneria 

della Chiesa Cattolica, condannato

nel 1738 da Clemente XII con la

Costituzione Apostolica In eminenti

apostolatus specula, poi da Leone XIII

con l’enciclica Humanum Genus del

1884 ed, in generale, da tutti i Pontefici

del XIX e del XX secolo fino alla

Dichiarazione della Congregazione per

la Dottrina della Fede, approvata da

Giovanni Paolo II, in cui si bolla

l’appartenenza ad una loggia come

incompatibile con la fede cattolica.

Carlos Gustavo Roma, deputato

per la Terra del Fuoco, non ha di recente

fatto mistero di aver aderito alla massoneria,

tutt’altro: ha dichiarato che nel governo

ci sono ministri, Segretari di Stato,

onorevoli, senatori, giudici ed alti

funzionari tutti massoni come lui.

Ha aggiunto che l’esecutivo in carica

sostiene i principi dei grembiulini,

divenuti molto più potenti negli ultimi anni.

La Preside Mercedes Leal e il Gran Maestro

Angel Jorge Clavero hanno siglato la

collaborazione nella sala del Consiglio

Direttivo della Facoltà. Dirigerà la

Cattedra Marcelo Villalba, docente della

Scuola di Cinema dell’ateneo argentino,

che ha dichiarato che l’accordo è stato

firmato, “giustamente”, nel

Giorno del Libero Pensiero.

Se pensiamo alla lista dei massoni della P2,

in mano a Licio Gelli, vi troviamo oltre

ai famosi della politica e dello spettacolo,

anche molti adepti provenienti da Buenos

Aires, inoltre Licio Gelli aveva buoni

rapporti con l’Argentina, i legami fra la

massoneria italiana e quella argentina

erano di lungo corso, sarà un caso che

a Buenos Aires venne costruito Palazzo

Barolo? Fine della Prima Guerra  Mondiale,

l’Europa era distrutta mentre l’Argentina,

allora settima potenza del mondo, era

un paese fiorente. Gli argentini in parte

italiani volevano salvaguardare Dante il

padre della lingua italiana e portarselo

a Buenos Aires. 

 

In un’intervista del 1999 e in un’altra del 2009,

l’Avv. Gustavo Raffi, Gran Maestro

del Grande Oriente d’Italia (1999-2014),

ha rimpianto Papa Paolo VI perché

(dice Raffi) durante il suo pontificato

la Massoneria ebbe una stagione

di grande dialogo con la Chiesa,

molti ecclesiastici parlavano della

fine delle censure antimassoniche

e sostenevano la compatibilità tra

Chiesa e Loggia. Ma poi con San

Giovanni Paolo II tornò il “gelo”

antimassonico: nel 1983 Congregazione

per la Dottrina della Fede (CDF)

presieduta dal Card. Ratzinger ribadì

l’incompatibilità tra Chiesa e Massoneria.

Papa Wojtila approvò quella dichiarazione.
Dal 1999 il Cardinale di Buenos Aires,

Jorge Mario Bergoglio, è

socio onorario del Rotary Club


 


 
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SEX CRIMES

la visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.

Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.

Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?

Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?

 

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