Un blog creato da dredd7 il 24/12/2007

LA FRITTATA E' FATTA

Solo il mio gatto conosce tutto quello che non ho scritto.

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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ULTIMI COMMENTI

Ciao dredd... ho letto nel mio blog che non stai bene......
Inviato da: ambretta_1981
il 28/07/2009 alle 20:34
 
Buon pomeriggio... Lizzy
Inviato da: unblogaquattrozampe
il 02/07/2009 alle 19:34
 
Ah ah ah ah ah ah meraviglioso! grande dredd!!! :D
Inviato da: ambra.albericci
il 22/06/2009 alle 12:50
 
grazie, torna quando vuoi!!!
Inviato da: dredd7
il 31/05/2009 alle 19:38
 
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Inviato da: streghetta03
il 31/05/2009 alle 18:14
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
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www.fainotizia.it

Post n°1702 pubblicato il 14 Aprile 2009 da dredd7

NOTIZIE PUBBLICATE TESTUALMENTE DAL SITO www.fainotizia.it : E' UN PO' LUNGO MA DA LEGGERE!!!

inquietante!!!

 

Abruzzo petrolifero-abruzzo terremoti e perforazioni petrolifere

ABRUZZO PETROLIFERO: NON C’E’ TEMPO DA PERDERE

 

Per capire cosa accadrà realmente in Abruzzo non basta stare attenti a ciò che si decide a Roma o in Consiglio Regionale dove, dopo il nulla di fatto registrato nell’ultima seduta, è divenuta ancora più stringente la necessità che maggioranza ed opposizione convergano sull’ipotesi di una nuova moratoria.  


 
Occorre anche allungare lo sguardo fino a Londra per leggere cosa dicono le compagnie petrolifere a proposito dei loro imminenti impegni nella nostra regione.
Dopo il clamoroso documento della Medoilgas, ecco spuntare fuori dal cilindro un documento reso pubblico dalla Petroceltic il 27 novembre scorso in occasione dell’annuale Oilbarrel Conference.
Come la Mog, anche la Petroceltic prevede di partire con un nutrito programma di trivellazioni non appena il costo del petrolio supererà, verosimilmente nei primi sei mesi del 2010, la soglia dei 65 $ al barile. Unico intralcio ai piani di Petrocletic potrebbe essere costituito, per le perforazioni sulla terraferma, da un deciso intervento sul piano normativo da parte della Regione Abruzzo.
 

Per quanto riguarda l’on-shore, la compagnia irlandese farà subito valere il permesso di ricerca CIVITAQUANA, che interessa un’area di 615,37 kmq adagiata tra le provincie di Teramo, Pescara e Chieti, ed interferisce parzialmente con i Parchi Nazionali del «Gran Sasso-Monti della Laga» e della «Maiella». I Comuni esposti al rischio petrolizzazione saranno quasi 50 (v. elenco).
 

 

PETROCELTIC – PERMESSI DI RICERCA AL 31.01.2009
Denominazione
Kmq.
Comuni interessati
Civitaquana
615,37
Abbateggio, Alanno, Bolognano, Brittoli, Carpineto della Nora, Casalincontrada, Castiglione a Casauria, Castiglione M.R., Catignano, Cepagatti, Chieti, Città Sant’angelo, Civitaquana,
Civitella Casanova, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Fara Filiorum Petri, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Moscufo, Nocciano,
Penne, Pescosansonesco, Pianella, Picciano, Pietranico, Pretoro, Rapino, Roccamontepiano, Roccamorice, Rosciano, Salle, San Valentino in A. C., Scafa, Serramonacesca, Tocco da Casauria, Torre de Passeri, Turrivalignani, Vicoli, Villa Celiera

 



Altrettanto critica appare la situazione riguardante le future perforazioni di Petroceltic nei fondali dell’Adriatico. Qui un permesso di ricerca è già stato rilasciato all’interno di un’area marina di 127 kmq., proprio davanti a Miglianico, da cui Petroceltic conta di estrarre 80 milioni di barili di greggio in 3 anni (2009-2001).

PERMESSI DI RICERCA IN MARE AL 31.01.2009
Denominazione
Kmq.
Operatore
B.R.268.RG (ELSA)
126,68
Petroceltic 40%
Vega Oil 60%


Prossimi al rilascio sono anche ben 10 permessi di ricerca, per complessivi  3.260 kmq. (per dare un’idea, più di 1 volta e mezzo l’intera provincia di Teramo): tra queste quella di cui più si è scritto e parlato interessa il tratto di mare antistante Pineto, Silvi e Montesilvano.
 

 

ISTANZE DI PERMESSO DI RICERCA IN MARE AL 31.01.2009
Denominazione
Kmq.
d.492.B.R.EL
d.493.B.R.EL
d.494.B.R.EL
d.495.B.R.EL
d.496.B.R.EL
d.497.B.R.EL
d.498.B.R.EL
d.499.B.R.EL
d.500.B.R.EL
d.505.B.R.EL
172,40
327,10
277,30
165,00
263,49
407,40
526,80
269,68
121,40
729,70

 



In tutti i casi che abbiamo citato a produrre effetti devastanti sull’ambiente non saranno soltanto le attività estrattive in senso stretto, che comunque comporteranno la realizzazione di opere ed infrastrutture, ma anche le attività di prima lavorazione che, a causa dell’infima qualità del greggio estratto, dovranno avvenire necessariamente in loco.


COMITATO ABRUZZESE
DIFESA BENI COMUNI
Claudio Censoni

COMITATO NATURA VERDE
Nino Di Bucchianico

IMPRONTE
Enrico Gagliano

 

LA RELAZIONE TRA ESPLOSIONI NUCLEARI SOTTERRANEE E SUCCESSIVE SCOSSE SISMICHE è IN FASE DI STUDIO -

LA TABELLA PUBBLICATA DA NEXUS NEW TIME DOVE SONO INDICATE LE RELAZIONI TRA TEST NUCLEARI SOTTERRANEI E TERREMOTI-è INDICATIVO COME L'EPICENTRO DEL TERREMOTO SIA STATO INDIVIDUATO A 10 KM DI PROFONDITà ESATTAMENTE COME LA PROFONDITà A CUI SONO STATE TESTATE ESPLOSIONI NUCLEARI CHE HANNO SUCCESSIVAMENTE GENERATO SCOSSE TELLURICHE GENERATO -

http://www.indicius.net/archivio/cavie_umane.htm

 

 

Il 17 e il 18 novembre 2008 nove Bombe H sono esplose sotto l'Oceano Artico, vicino al polo nord magnetico.
Non potevo trasferire questa Info dal monitor sismico dell'IRIDE, così ho copiato questo testo d'informazioni e l'ho scritto a macchina dal mio computer.

DATA
LATITUDINE
LONGITUDINE
MAGNITUDINE
PROFONDITÀ (in chilometri)
17 novembre 2008 12:55:23 UT
 
79.66 -116.86
5.7
10.0
17 novembre 2008 13:16:51
 
79.70 -115.78
4.7
10.0
17 novembre 2008 13:40:11
79.70 -115.36
 
5.1
10.0
17 novembre 2008 17:17:05
 
79.70 -115.78
4.7
10.0
18 novembre 2008 03:59 49
 
79.61 -114.76
5.6
10.0
18 novembre 2008 04:10:35
 
79.76 -115.70
5.1
10.0
18 novembre 2008 04:52:51
 
79.74 -115.32
5.3
10.0
18 novembre 2008 05:37:27
 
79.75 -115.33
4.9
10.0
18 novembre 2008 07:05:12
 
79.78 -114.69
4.7
10.0
  Il Polo Nord magnetico è a circa 80 gradi Nord e 104 gradi Ovest e segue un percorso circolare di 50 chilometri ogni giorno. Questa zona è a Nord dell'isola Banks, vicino al bordo della piattaforma continentale e delle acque più profonde dell'oceano artico. È all'interno delle acque canadesi.
Controllando il sistema di letture sismografiche dell'IRIS WILBER potevo vedere i picchi distintivi delle esplosioni nucleari sotterranee; nessun piccolo tremore che indichi l'evento maggiore e solo poche scosse secondarie. La zona è sismicamente stabile. Nessuna delle esplosioni sembra aver innescato dei tremiti collaterali.
Le esplosioni erano concentrate in una zona di circa 16 chilometri per 16 chilometri (10 miglia per 10 miglia). Le esplosioni erano nella gamma di 5/10 Megaton. Tutte erano profonde 10 chilometri.
Una tale concentrazione di esplosioni perfora la crosta permettendo al petrolio di risalire in altro dalla crosta e di fuoriuscire nell'oceano artico. Ciò ha può distruggere la vita in settori di grandi dimensioni dell'oceano artico.
I Russi hanno provocato un simile cratere in Siberia ad est degli Urali ed hanno inzuppato centinaia di chilometri quadrati in petrolio greggio. Le foreste sono coperte di petrolio. Inoltre, enormi volumi di gas naturale sono stati scaricati nell'atmosfera. Per molti anni la fiammata del gas naturale era la più grande fonte luminosa su terra per gli astronauti ed i cosmonauti che volavano sopra la Siberia di notte. Lo stesso campo è ora la fonte di gas naturale fornito dalla pipeline in Germania ed in Francia. Gli idrocarburi tratti da questo pozzo hanno contribuito a fare della Russia il più grande esportatore di petrolio nel mondo, prima dopo l'Arabia Saudita.

 

I terremoti sono provocati dallo "scorrimento" l'uno sull’altro di due strati profondi della crosta terrestre. Secondo molti esperti, l'esplosione di una bomba atomica sotterranea nel punto di separazione dei due strati, potrebbe essere sufficiente a scatenare le energie necessarie per provocare il sisma. Oggi si sanno scavare pozzi profondi chilometri, ed è possibile raggiungere molte zone suscettibili di scatenare eventi catastrofici.

LA TABELLA PUBBLICATA DA NEXUS NEW TIME DOVE SONO INDICATE LE RELAZIONI TRA TEST NUCLEARI SOTTERRANEI E TERREMOTI-è INDICATIVO COME L'EPICENTRO DEL TERREMOTO SIA STATO INDIVIDUATO A 10 KM DI PROFONDITà ESATTAMENTE COME LA PROFONDITà A CUI SONO STATE TESTATE ESPLOSIONI NUCLEARI CHE HANNO SUCCESSIVAMENTE GENERATO SCOSSE TELLURICHE GENERATO -

http://www.indicius.net/archivio/cavie_umane.htm

 

 

  Il problema dei terremoti è antico. Ne parla anche la Bibbia. Le modalità con le quali la crosta terrestre prende a scuotersi non sono affatto chiare. Un esempio tutto italiano riguarda i sei mesi di scosse sull'Appennino umbro-marchigiano, che ha ridotto al silenzio i cosiddetti esperti, che l'hanno definito un "fenomeno senza precedenti". La prima forte scossa si ebbe alle ore 2,33 del 26 settembre 1997 nei pressi di Colfiorito, piccolo comune dell'Umbria. La magnitudine fu di 5.6. Fu solo l'inizio di un sisma infinito, più di 8.000 scosse di varia intensità registrate fino ad ora, una media di circa 100 scosse al giorno, che delimitò quella zona dell' Appennino, che va da Gualdo Tadino e arriva a Preci. E fu l'inizio dell'inferno per quella gente.

Sui terremoti si sa molto poco. Di sicuro, però, si può osservare grazie all'analisi dei vari dati, che alcuni di questi sembrano avvenire in concomitanza di esplosioni nucleari. Sarà una pura e semplice casualità? Non sembra, si può fornire una risposta inquietante a questa domanda. Certo è che il problema è degno di essere ancora studiato attentamente. La domanda si è fatta più perentoria in questi giorni. Riassumiamo gli avvenimenti. Sono recentemente ripresi i test nucleari. L'India fa detonare, nei giorni 11 e 13 maggio di quest'anno nel deserto del Rajasthan degli ordigni nucleari. La protesta del mondo è unanime. Il Pakistan, di risposta, ne ha effettuati cinque il 28 maggio di quest'anno e uno il 30 maggio. La "bomba islamica" è stata realizzata dal professor Abdul Qadir Khan, uno scienziato pakistano, che ha studiato e lavorato in Europa. Khan ha affermato di aver compiuto le cinque esplosioni usando uranio 235 e ha aggiunto: <>, che invece hanno fatto delle esplosioni a fissione ed una termonucleare.

Sabato 30 maggio la terra ha tremato violentemente in Afghanistan, causando un vero e proprio disastro. I morti sono migliaia ,si pensa ancora approssimativamente da 3.000 a 5.000. E’ stato un vero e proprio terremoto assassino . Un gruppo di scienziati della Repubblica ex sovietica del Tagikistan ha detto che tutto ciò che sta succedendo, il terremoto devastante seguito da tutta una serie di nubifragi violentissimi insoliti in questa stagione, è stato causato dalle 6 esplosioni nucleari compiute dal Pakistan negli ultimi due giorni, nel vicino deserto del Belucistan. L'agenzia russa Interfax ha riportato quanto riferito dagli scienziati e cioè che la contiguità di spazio e di tempo tra le detonazioni pakistane e il terremoto assassino, con epicentro nell'Afghanistan settentrionale, lascia ipotizzare che i test siano la causa dell'apocalittica sciagura che ha dilaniato quel Paese. 
 

Il punto ora da chiarire è se esistono casi analoghi nel passato, ossia se è possibile trovare, studiando i test analoghi già effettuati e i terremoti assassini, una prova di collegamento tra i due eventi. Uno studio di Gary T. Whiteford, Ph. D. professore di geografia alla University of New Brunswick Frederickton, New Brunswick, Canada, getta una luce sinistra sull'intera questione. Il lavoro pubblicato da "Nexus. New time", edizione italiana, (n. 3, Gennaio - Febbraio 1996), è stato presentato alla Seconda Conferenza Internazionale sulle Nazioni Unite e la Pace Mondiale, Seattle, Washington, USA 14 aprile 1989. Attingo da questo importante documento i dati che esporrò nell’articolo.

Elementi precisi suggerirebbero che diversi sismi sono innescati dagli esperimenti nucleari. Una possibile relazione provata porterebbe ad altre domande ancora più inquietanti. Una delle quali potrebbe essere se oggi le superpotenze, con le loro sofisticate tecnologie, hanno acquisito una tremenda capacità, quella di attuare una sorta di "guerra sismica", che, tra i tanti altri risultati, può mettere a soqquadro e, quindi, in ginocchio una nazione o attuare uno sterminio mirato all'eliminazione di governi interi e personaggi intoccabili diversamente. Sembra roba da fantascienza, ma, se avete un po' di pazienza vedrete che l'ipotesi è suffragata da dati a dir poco paurosi.

Sembrerebbe davvero esserci un collegamento tra terremoti altamente distruttivi e test nucleari. Ma, andiamo con ordine. È risaputo che la sperimentazione nucleare vera e propria ha come data di nascita il 1951. Gli americani , in quell'anno, fecero esplodere ben 16 bombe. Il 1963 è un altro anno importante, in quanto ebbe inizio la sperimentazione nucleare sotterranea. L'era nucleare vera e propria, tuttavia, nasce il 16 luglio 1945 quando venne fatta esplodere "Trinità" nel nuovo Messico, ad Alamogordo. Dopo questo test, il 6 agosto 1945, la fortezza volante Enola Gay, del colonnello Tibbets, sganciò il "Fat Man", cosi venne chiamato l'ordigno nucleare, sulla città di Hiroshima. Più di 100.000 persone morirono all'istante, il 9 di agosto "Little Boy" fu sganciato su Nagasaki. Dieci anni dopo l'esplosione nascevano ancora bambini con la scatola cranica vuota.

Poi, fu una vera escalation di esperimenti nucleari. Dati alla mano, le super potenze dal 1945 fino al 1989 hanno fatto esplodere più di 1800 bombe nucleari. Dal 1980 abbiamo un altro dato relativo a quello dei test nucleari sottoterra, la media annua è di circa 50 all'anno. Lo stress ambientale del nostro pianeta è notevole. Nel frattempo, anche il numero dei terremoti è aumentato. Ben 3.419 sismi di magnitudine Richter, di intensità superiore o uguale a 6 (>=6), hanno accompagnato i primi 5 decenni del nostro secolo, 68 all'anno. Non e mica una bazzecola.

È illuminante, a tal riguardo, sapere, che nel 1958 e nel 1960 si verificarono pochissimi test nucleari e, di conseguenza, il numero dei terremoti, due anni dopo, di magnitudo >=6 precipitò a solamente 78 nel '62 e 83 nel '63. I terremoti più distruttivi, parlo di quelli che uccidono non meno di 1.000 individui, sono chiamati "killer quake". È molto impressionante, a questo punto, osservare che tutti i "killer quake", che hanno fatto sussultare la terra nell'anno ‘51, hanno chiare coincidenze con i test nucleari effettuati in quel periodo. C'è di più, tra gli anni ‘51 e ‘88 si verificarono ben 32 sismi distruttivi. Venti di questi terribili terremoti, su 32, si verificarono in uno periodo che andava dallo stesso giorno del test ai quattro successivi (come per il recente sisma che ha colpito l'Afghanistan). Esattamente: 12 terremoti assassini si ebbero nello stesso giorno del test, 3 nel secondo giorno, 2 nel terzo giorno e 3 dopo 4 giorni dagli esperimenti. Morirono più di un milione di persone.

Un altro dato sconvolgente è appurare che, mediamente, i terremoti con intensità superiore a 6,0/6,5 (scala Richter) sono addirittura più che raddoppiati dalla data d'inizio dei test nucleari. Un esempio che valga per tutti, come dimostrazione della pericolosità e collegamento dei test nucleari con i terremoti assassini, è quello relativo agli esperimenti francesi effettuati, il 6 settembre del 1995 nell' atollo di Mururoa.

Un dato sconvolgente

è che dalla data d'inizio dei test nucleari

i terremoti di intensità

superiore a 6,0/6,5 della scala Richter

sono in media più che raddoppiati.

Se fosse vero il collegamento,

dal 1951 al 1988

gli esperimenti atomici avrebbero provocato

Più di un milione di morti
 

Ebbene, due giorni dopo, l'8 settembre, si ebbero tre terremoti a sud est del Pacifico; il 9 di settembre un quarto sisma fece tremare il Cile settentrionale.

Ci fa sapere il professore Whiteford, a pag. 14 della citata rivista, che la sola Francia <>.

 

Riporto, da "Nexus. New Time", cit., pag. 16, l’interessantissima tabella dei terremoti assassini, dal 1951 al 1988, coincidenti con Test Nucleari (Periodo di cinque giorni):

 
 
 
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