GRANELLO DI PEPE

Non dare scandalo ...

(Lc 17, 1-2) Lo scandalo [1] Disse ancora ai suoi discepoli: "È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. [2] È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli”. 

Sono giorni che rifletto su quanto sta accadendo nel mondo. Sono sempre stata decisamente laica come posizione per quanto riguarda tutto ciò che è pubblico. Ma non mi vergogno di dire che in chiesa, quando è vuota, se mi capita ci entro volentieri. Non so come definirmi, forse un’ aspirante cristiana, perché son ben lungi dall'essere come Cristo. Mi piace questo Papa, ma non ho mai amato molto né la chiesa cattolica, né i preti in generale. Mia figlia ha voluto fare la prima comunione e la cresima, per me poteva scegliere anche da adulta, ma essere fuori dal branco è una scelta personale che si fa spesso con la maturità. L'ho lasciata fare, demolendo sistematicamente tutto quello che le era detto che era prettamente una posizione di potere cattolico. Un giorno tornò a casa in lacrime perché una catechista le aveva detto che se non fosse riuscita a imparare il "credo" a memoria non avrebbe potuto fare la comunione. La presi per mano e le dissi che nessun sacerdote le avrebbe negato un sacramento per una ragione del genere e che se fosse accaduto saremmo andate dal Vescovo capo di quel sacerdote e lui ci avrebbe compreso e non le avrebbe posto alcuna condizione. Ci sedemmo vicine e leggemmo insieme il credo, glielo spiegai parola per parola, di mio ci aggiunsi che quella non è una preghiera vera, ma il manifesto della chiesa cattolica. Fu un’ottima occasione per parlale di Martin Lutero, della riforma e della controriforma, di come sia importante avere un accesso diretto a qualsiasi tipo di fonte, senza che nessuno se ne faccia tramite per manipolarti. A portata di mano tengo una serie di libri che ogni tanto mi piace rileggere, fra essi vi sono il Piccolo Principe, il Gabbiano Jonathan Livigston, Donne che corrono coi lupi, il Contratto sociale di Rousseau e anche il Vangelo. Chissà, fossi nata in un altro paese forse a portata di mano avrei un altro libro ritenuto sacro. Io sono nata qui. Come iconografia del Cristo in croce amo pregare davanti a un Cristo risorto che dalla croce protende le braccia per accogliermi, piuttosto che un Cristo sofferente sulla croce, già ne ho avuta abbastanza di mio di sofferenza nella vita. Devo dire che, per tornare agli avvenimenti del mondo, spesso tutto questo dire subito, tutto questo sentenziare su ogni cosa, sbandierando dolore, infangare, rubare, distruggere, incutendo paura e sfiducia mi turba. Per usare una parola del Vangelo mi scandalizza. Etimologicamente scandalizzare significa procurare o ricevere inciampo. Voglio con tutto il cuore non scandalizzare nessuno e spero in me, con la mia fede nella fede, di riuscirvi. Chiara