Il Fight Club

GLI UOMINI NON AMMETTONO.

Gli uomini spesso non ammettono la loro debolezza. Si sentono quasi in obbligo  a dover dimostrare la loro mascolinità e protezione nei confronti dell'universo femminile. .ma spesso sono le donne a dimostrarsi "toste".
Ieri io e Mr.W siamo andati al matrimonio di una coppia di suoi amici. Premetto che ho passato le ore prima della cerimonia a mandare sms a Blonde esprimendo tutto il mio scazzo e la mia svogliatezza rispetto a questo matrimonio. Non per gli sposi, assolutamente, ma perchè ci sarebbero stati solo gli amici di Mr.W ... e non c'era nessuno che conoscessi, sposi a parte. A quello dei miei amici lui conosceva molto bene buona parte della mia compagnia...ormai è diventata anche la sua...
A questo matrimonio mi sentivo esattamente un pesce fuor d'acqua. Le uniche persone con cui son riuscita a creare un dialogo è stata la coppia che era seduta al nostro stesso tavolo. W faceva comunella con i suoi amici e io me ne stavo defilata...per i cazzi miei a fumare una sigaretta dietro l'altra e a svuotare e riempire il calice di vino. Lui che addirittura non mi presenta agli amici  e non mi coinvolge nelle loro chiacchiere. L'andazzo l'ho capito subito fuori dalla chiesa...io per i cazzi miei e lui a salutare tutte le tipe della sua ex compagnia.Baci e abbracci e io mi defilo. Voglio vedere se nota la mia assenza. Lo intravvedo che mi cerca tra la folla. In quel momento stavo mandando un sms a Blonde.Lui arriva e mi chiede che cos'ho.Gli dico che dovevo mandare un sms. Invio il messaggio e metto via il telefono. Lui e i suoi amici .Il branco.Il testosterone. E poi si sciolgono come neve al sole..W che scoppia in lacrime x l'emozione tra le braccia degli sposi . Io che al matrimonio delle mie care amiche ho reagito allo scambio degli anelli con "occhi umidi" e un grandissimo sorriso di felicità.
Sul piazzale della chiesa mi viene in contro un ragazzo.Mi dice : Ti ricordi di me? . E' un collega della sposa,l'avevamo conosciuto una sera a casa degli sposi. Ci mettiamo a chiacchierare.Mi fa accendere l'ennesima sigaretta. Ridacchiamo. E vedo W che non mi stacca gli occhi di dosso. Arriviamo al ristorante e questo ragazzo, che d'ora in poi chiamerò ingegnere, mi sta ancora addosso. Parliamo facciamo battute, fumiamo insieme e W mi tiene per mano, con una sorta di broncio in viso. mentre beviamo l'aperitivo l'ingegnere mi aiuta con una scarpa incastrata in una grata. W non era con me , nota tutto e arriva subito. GELOSIA! Tant'è che dopo fa di tutto per far staccare l'ingegnere da me e mi dice che doveva girarmi al largo, mi stava troppo addosso. Io invece avevo per lo meno trovato un amico con cui parlare! Le ragazze, tranne quella della coppia con cui eravamo al tavolo ma che nn c'entrava nulla con gli amici (erano parenti alla lontana) e una della compagnia di W, non mi hanno mai rivolto la parola, quasi come se non esistessi. Si mettono a ballare, W a parlare con gli amici. Io bevo e fumo..ma sfortunatamente sono perfettamente lucida. Sola ad un tavolo. Il nervoso che sale. La voglia di andare a casa. L'alcool che finisce. Finalmente forse si rende un po' conto della mia solitudine e viene da me...in quel momento stavo messaggiando con Blonde...appena si avvicicna chiudo il telefono. Mi dice "ma perchè quando arrivo io chiudi il telefono e metti via tutto?" Gli rispondo "Geloso?" e ribatte : "sembra che stai nascondendo qualcosa". Gli rispondo lapidaria e con uno sguardo che non ammette repliche "Blonde". Sta zitto e torna dagli amici.
Lui si ubriaca con gli amici e poi si sente male ma , essendo uomo, non vuole cedermi la guida. Forse nn vuole sfigurare davanti agli amici ma sta di fatto che si mette alla guida. Gli dico subito che nn mi sento tranquilla, di far guidare me. Mi dice di fargli provare. Dopo 200mt mi cede il volante.  Scendo dalla macchina e gli reggo la testa mentre sta male sul ciglio della strada. Faccio la dura e lui sta sempre più male..quasi collassa sul sedile della macchina e cerco di mantenere la calma fin quando si riprende e gli passa tutto. Purtroppo la tensione mi fa un cattivo scherzo e e scarico l'adrenalina in un pianto liberatorio. E lui che mi prega di non piangere più. Io che gli vomito addosso parole di fuoco. Gli rinfaccio la sua assenza in questa serata di merda. Gli rinfaccio che si è ubriacato...e che io ho fatto lo stesso ...ma da sola.
Si rende conto della mia delusione. Mi chiede scusa. Mi dice che mi ama. Mi bacia e mi abbraccia. Mi asciuga le lacrime. MI tranquillizzo e mi chiede di andare a vivere insieme.
Irrazionalmente dico subito di sì ma dopo 14 secondi ragiono e faccio i conti  : i miei conti  e i suoi conti e mi rendo conto che andremmo a vivere andando avanti a pane posso e acqua del rubinetto. Glielo dico. Oggi non lo risparmio.
Finalemnte ammette : "sei tu il capo. Facciamo quello che dici tu. E lo sai che senza di te adesso non sarei qui". Forse sarebbe lo stesso anche per me se non ci fosse lui. Gli dico chiaro e tondo "probabilemnte in questo momento sarei a fare la puttana entrando e uscendo dai letti di presunti amici che si vogliono soltanto divertire."
Lo dico con molta tranquillità. E mi rendo conto di quanto sia stata dura con me stessa.Ma anche con lui.
Non siamo uomini. Solo donne ...abituate a badare a noi stesse.