Frammenti di...

L'ultima opera di Gian Antonio Stella insieme a Sergio Rizzo racchiude parte delle magagne e delle malefatte dei politici nostrani che si riempiono la bocca di parole belle ma vuote. La casta dei politici e loro adepti ha sempre promesso, nelle varie campagne elettorali, di voler ridurre i costi della politica, di moralizzare la società dando il buon esempio. Numeri alla mano la realtà è ben diversa e ci mostra classi politiche che hanno speso sempre di più, fautrici di clientelismo, e di sperpero del denaro pubblico.
La casta inoltre sta ben attenta a non scoprirsi mai, e in alcune situazioni si mostra molto unita. La trasversalità di questa classe si sta notando in questi giorni con la ripubblicazione delle intercettazione di Fassino e D'Alema, e con la strenua difesa dei due anche da parte di esponenti dell'opposizione che minimizzano e insabbiano tutto. Proprio come ha fatto ieri sera l'On. Maroni, che dal palcoscenico di Ballarò si poneva come l'avvocato difensore dei leaders della quercia. Da sottolineare che tanta premura non deriva dall'impazzimento dell'ex mkinistro leghista, da un folgorante amore per Baffetto e Stecchetto, ma dalla consapevolezza che un suo compagno di partito, l'On. Calderoli, è anch'egli indagato per l'affare Antonveneta. Naturalmente Maroni nega un nesso fra le due cose ma a me sembra fin troppo evidente.
Insomma la Casta fa finta di essere divisa in tutto ma quando c'è da stringere i denti per conservare lo status privilegiato, si unisce miracolosamente. Tutto ciò, naturalmente, viene fatto per il bene del paese!