Frammenti di...

Ho lasciato passare la notte per commentare il discorso di Veltroni al Lingotto di Torino. Ho tentato di assimilarne i contenuti per capirne alti e bassi.
Innanzitutto l'immagine: sempre serio, elegante, calmo, ponderato. Più che il discorso appassionato di un Leader che si appresta a guidare quello che dovrebbe essere il primo partito del paese, mi è sembrato un discorso da capo di stato; insomma quello che si dice un discorso "di alto profilo istituzionale".
Futuro, crescita, cambiamento, merito, nuovo, sono le parole che più hanno caratterizzato il discorso; e poi i giovani, con l'esortazione ai sindacati di pensare anche a loro, oltre che ai pensionati, la lotta all'evasione fiscale da un lato e la richiesta di meno tasse dall'altro, la volontà di dare le stesse possibilità "al figlio di laureati e a quello di chi ha la terza media".
In quanto ad ambiente Veltroni non mi è piaciuto affatto schierandosi nettamente con la Tav, gli inceneritori e tutte quelle cose contro cui le popolazioni locali stanno lottando dove queste opere vengono progettate. Prima di fare certe affermazioni avrebbe dovuto parlare di dialogo con le popolazioni, di mediazioni e non dare un consenso incondizionato. Un punto basso unito a quello della sicurezza, tema da trattare assolutamente in un discorso politico, di questi tempi: "Voglio più forze dell'ordine per le strade, più coraggio nei diritti per gli immigrati che lavorano ma anche più severità per quelli che delinquono, senza se e senza ma". Beh in quanto a diritti gli immigrati ne hanno sicuramente meno e chiedere più severità per gli stranieri è assurdo in un paese in cui le carceri sono piene di stranieri "ladri di polli" che non hanno diritto quasi mai a pene alternative o condizionali; a fronte di furbetti&co che fanno magicamente sparire miliardi(di euro) e se ne stanno in libertà.
Mi è piaciuto invece il tono sobrio e l'apertura alle donne che, secondo Walter, dovrebbero essere la metà dei componenti del PD. Nei fatti, però, non è così! Basti vedere il comitato dei 45 in cui vi sono 16 donne e 29 uomini...
Il sindaco di Roma ha "dimenticato" il sud, ma ha anche evitato di rivolgersi direttamente al nord dove alle ultime elezioni amministrative la sconfitta è stata pesante. Una logica cerchiobottista all'incontrario: invece di lodare le due parti del paese le lambisce facendo intendere di voler unire il paese e non dividerlo e rivolgendosi coralmente a tutti piuttosto che singolarmente a parti della popolazione.
In conclusione un discorso volto a unire, sia le forze del centro-sinistra che a ricucire i rapporti con la sinistra (non mi piace l'aggettivo radicale, la sinistra è semplicemente sinistra!), ma anche con l'opposizione.
La conclusione ad effetto con le commoventi parole scritte in una lettera ai genitori da una "nuova italiana" di 15 anni scomparsa da due mesi, e che sarebbe dovuta andare in Africa con i viaggi organizzati da Veltroni da Roma per sensibilizzare gli studenti.
Parole commoventi e sentite ma io sono troppo malizioso per non pensare che una conclusione così sia stata studiata per fare leva sulle coscienze della platea, creando un immagine di Walter Veltroni come politico vicino al popolo. In ogni caso una conclusione ottima, che ha colto nel segno e che ha proprio mostrato un politico che non parla solo politichese ma che è capace di parlare a tutte/i.

Sarà vera gloria?

P.S Grande merito di Veltroni è il non aver mai citato il Duce di Arcore. Ma ve lo immaginate come ha rosicato che si è sentito escluso e non considerato? é da tempo che non scrivo il suo nome, invito tutte/i a fare altrettanto.

P.P.S. Lasciatemi sottolineare la stranezza di tutto questo parlare di futuro quando il governo ha davanti a se altri 4 anni. Non sono forse gli stessi leader di oggi quelli del futuro prossimo venturo? Non sembra anacronistico parlare di futuro, di cambiamento quando si ha ora, immediatamente, l'opportunità di iniziarlo questo cambiamento? Che cosa vuole fare il governo in questi 4 anni, aspettare la venuta di Veltroni?