Frammenti di...

C'è solo da vergognarsi. Mi devo vergognare io, tu che leggi ma soprattutto i burattinai del mondo che con la loro volontà potrebbero arginare il problema della fame nel mondo, ma che non fanno null'altro che preparare ogni giorno nuove guerre per far girare le loro economie sporche di sangue.
Nessuno deve sentirsi esente. Certo non è una colpa essere nati nella parte fortunata del mondo ma questo privilegio bisognerebbe sfruttarlo sostenendo chi non lo ha avuto.

da www.unita.it

Anche stasera a letto senza cena Per 850 mln è fame ogni giorno
ActionAid «scacco alla fame»

di Alessia Grossi

«Stasera 854 milioni di donne, uomini e bambini andranno a dormire senza aver mangiato». Jacques Diouf, direttore generale della Fao, l’organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura, esordisce con questa terribile immagine presentando la Giornata mondiale dell’alimentazione che si celebra il 16 ottobre in tutto il mondo. E aggiunge: «Eppure il pianeta produce cibo in quantità e qualità sufficiente per tutti».

Quella del diritto al cibo per tutti «è una responsabilità a cui la comunità internazionale non può sottrarsi: si tratta quindi di porre l'essere umano al centro dell'attenzione, delle politiche e delle azioni internazionali» ha dichiarato Diouf. «Ogni essere umano ha il diritto di essere libero dalla fame -ha spiegato il direttore della Fao -. questo principio inalienabile è entrato in vigore nel 1976 con un Patto ratificato da 156 nazioni. Gli stati firmatari hanno sottoscritto l'obbligo di «rispettare, proteggere e garantire» il diritto al cibo per questo, ha ricordato Diouf, e gli stati devono vigilare «affinché nessuno tolga ad altri essere umani il loro diritto all'alimentazione» e «facilitare le azioni e sostenere le politiche che contribuiscono a realizzare questo diritto». Non si tratta di «dare cibo gratuitamente», ha sottolieato Diouf, ma di permettere che tutti abbiano accesso alla risorse per nutrirsi in modo adeguato».

Dall'idea di beneficienza al concetto del diritto, secondo il capo della Fao, si deve porre l'accento «sugli aspetti tecnici necessari alla realizzazione di processi equi e sostenibili». Da qui la volontà e «il dovere» della Comunità internazionale di elaborare strategie e normative sulla sicurezza alimentare e creare quadri giuridici equi che rafforzino «i principi dei diritti umani quali la partecipazione e la responsabilità, la non discriminazione e la dignità».

Fame in scacco. Matto

«Diamo scacco alla fame» è una simbolica maratona di scacchi che parte in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione nelle stazioni italiane promossa da ActionAid, (organizzazione internazionale indipendente per la lotta alla povertà) nell'ambito delle iniziative della campagna Huungerfree, «liberi dalla fame» che durerà cinque anni con lo scopo di chiedere agli Stati, alle organizzazioni internazionali a alle imprese di difendere il diritto di ogni essere umano all'alimentazione. Quella di martedì alla stazione Ostiense di Roma, di fronte al palazzo della Fao dove è in corso la celebrazione del World Food Day, giornata mondiale dell'alimentazione, è solo la prima di numerose tappe nelle stazioni di tutta Italia. Partner della maratona di scacchi, infatti, è Centostazioni, società di riqualificazione del gruppo Fs. «Abbiamo ricostruito nel portico della stazione una simbolica scacchiera.

Ogni 200 firme raccolte muoveremo una pedina, in cinque mosse che equivalgono alle mille firme finali daremo «scacco matto» al re nero che simbolicamente rappresenta quello che c'è di marcio nella negazione del diritto al cibo agli abitanti delle zone più povere del pianeta» spiega uno degli organizzatori. La prima mossa, visibile anche sul sito dove ActionAid raccoglie firme virtuali, è già stata fatta. La partita dimostrativa per sconfiggere la fame proseguirà per l'intera giornata in una stazione, quella Ostiense che, come dichiara Centostazioni è una delle stazioni a maggior traffico pendolare d'Italia. «Siamo qui come partner perché Centostazioni (gruppo Fs) non si impegna solo nella riqualificazione architettonica delle stazioni ma promuove anche iniziative comunicative in questi luoghi di scambio per eccellenza». Le 1000 firme raccolte da HungerFREE andranno in calce alla petizione internazionale diretta al Segretario Generale dell'Onu, Ban Ki Moon. Con la petizione si chiede di mettere in cima alle priorità delle Nazioni Unite il tema della lotta alla fame. «Abbiamo ricostruito nel portico della stazione una simbolica scacchiera. Ogni 200 firme raccolte muoveremo una pedina, in cinque mosse che equivalgono a le mille firme finali daremo «scacco matto» al re nero che simbolicamente rappresenta quello che c'è di marcio nella negazione del diritto al cibo agli abitanti delle zone più povere del pianeta» spiega uno degli organizzatori. La prima mossa, visibile anche sul sito dover ActionAid raccoglie firme virtuali, è già stata fatta. La partita dimostrativa per sconfiggere la fame proseguirà per l'intera giornata in una stazione, quella Ostiense che, come dichiara Centostazioni è una delle stazioni a maggior traffico pendolare d'Italia. «Siamo qui come partner perché Centostazioni (gruppo Fs) non si impegna solo nella riqualificazione architettonica delle stazioni ma promuove anche iniziative comunicative in questi luoghi di scambio per eccellenza».