Frammenti di...

Padre Pio apparteneva all' Ordine dei Frati Minori Cappuccini, fondato nel 1520 da Matteo da Bascio, frate francescano che si staccò dai francescani che avevano, secondo lui, tradito lo spirito francescano, fatto di solitudine, penitenza ma, soprattutto, povertà. Matteo da Bascio voleva quindi seguire l'esempio di San Francesco, borghese di nascita che lasciò tutti i suoi averi terreni per dedicarsi alla spiritualità e al sostentamento dei poveri.

Ora non voglio (né potrei) inoltrarmi in una disquisizione teologica e spirituale in merito alla sfera religiosa di Padre Pio, e dei relativi miracoli, limitandomi sono a ricordare che all'interno della chiesa cattolica c'era anche una minoranza che non credeva alla santità del frate, mentre la maggior parte del clero e dei fedeli era con lui.
In ogni caso la decisione di riesumare la sua salma ed esporla nella faraonica chiesa progettata dall'arch. Renzo Piano, non è altro che una scelta commerciale, per attirare milioni di fedeli a San Giovanni Rotondo e fargli spendere milioni di euro in gadgets, santini, e reliquie varie, oltre che alberghi, pranzi, cene, colazioni, offerte and much more!
A denunciare tutto ciò è un gruppo di fedeli capeggiati dall'avvocato torinese Francesco Traversi, che dice di volersi opporre "con ogni mezzo giuridico alla realizzazione di questo progetto".
Frate Antonio Belpiede, il portavoce dei Cappuccini, cerca di placare le polemiche dicendo che per il momento la traslazione non è in agenda, ma contraddicendosi subito dopo affermando che "Del resto la nuova chiesa l'abbiamo fatta per ospitare le spoglie di padre Pio. Vogliamo che la gente capisca...". E il frate la butta sul miracolo, perchè la riesumazione ed esposizione della salma potrebbe generare "eventuali fatti prodigiosi".
Ma Traversi rilancia: "Le finalità dei frati sono esclusivamente di natura economica e sono sostenute da commercianti e albergatori che lavorano nelle vicinanze della nuova chiesa, appunto". E annuncia una manifestazione di piazza a Torino, ritenendo che farla a San Giovanni Rotondo sarebbe impossibile, "perché lassù nessuno vuole mettersi contro i frati cappuccini".

Insomma a chi giova l'esposizione delle spoglie mortali di Padre Pio? Sarà un evento foriero di nuovi miracoli? Oppure sarà solo una fonte di guadagno immensa che andrebbe ad arricchire le casse di chiesa, imprenditori locali e politici locali?
Io naturalmente sono più propenso a credere alla seconda opzione, consapevole che in risposta al calo vertigionoso delle vocazioni la chiesa in generale si sta chiudendo su sé stessa, regredendo al livello dogmatico e puntando su bieche mosse di marketing religioso per attirare più fedeli.

"La religione è il sospiro della creatura oppressa, il cuore di un mondo spietato. Essa è l’oppio del popolo"
K. Marx, Per la critica della filosofia del diritto di Hegel.