Creato da JonathanLivingston.G il 22/01/2006

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Ecco come muore un PRECARIO.

Post n°462 pubblicato il 13 Marzo 2008 da JonathanLivingston.G
 

La tragedia della ThyssenKrupp di Torino, ha fatto l'ottava vittima.
Dopo il 6 dicembre 2007, giorno della tragedia che portò alla motre di 7 operai, la fabbrica torinese è chiusa, e con essa sono stati messi a rischio i contratti del cosiddetto "indotto".
 Luigi Roca, 39 anni, moglie e due figli, lavorava con un contratto interinale presso la Berco di Busano Canavese, un azienda appartenente alla multinazionale tedesca, che non ha rinnovato il contratto di Luigi perchè ha altri 150 operai da collocare.
Molti trovano la forza di andare avanti, di continuare a sperare in un posto fisso, che consenta di crescere i figli e condurre una vita dignitosa. Luigi, non ce l'ha fatta, il licenziamento lo ha vissuto come l'ennesimo fallimento, a 39 anni non ce la faceva più a dover sopravvivere con lavori saltuari, senza alcuna sicurezza, senza la possibilità di assicurare a moglie e figli un futuro migliore.
Luigi ha preso carta e penna, ha scritto ai genitori, alla moglie, ai figli di 6 e 7 anni, ha chiesto perdono. "In questo tipo di vita serve una forza che io non ho. Non lo dico per giustificarmi, ma perché tutti possiate perdonarmi. Ho valutato le conseguenze del mio gesto ma non ce la faccio, ho perso lavoro e dignità".
Luigi poi ha preso una corda, ha scelto un'albero vicino casa e...
Ecco come muore un precario.

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Commenti al Post:
Elfo_Luna
Elfo_Luna il 13/03/08 alle 13:03 via WEB
siamo dello stesso segno...ciao!!
 
onlyvirtuale
onlyvirtuale il 13/03/08 alle 13:27 via WEB
non metto in dubbio che essere dei precari a vita sia stressante, ma forse un gesto così estremo non è causato esclusivamente da quello!
 
 
JonathanLivingston.G
JonathanLivingston.G il 13/03/08 alle 15:26 via WEB
Sicuramente è un gesto che va letto alla luce di tutta la sua vita che, da quanto si evince dalle prime ricostruzioni, non sembra essere stata affatto facile. in ogni caso è chiaro che il colpo di grazia Luigi lo ha ricevuto dalla sua azienda, con un licenziamento che ha tolto alla sua famiglia di che vivere.
 
le_bloggers
le_bloggers il 13/03/08 alle 14:54 via WEB
ciao onlyvirtuale, essere licenziati a 39, non è cosa da poco, soprattutto quando si hanno delle responsabilita'... e non è solo il problema dei soldi per il pane, ma è la frustrazione di sentirsi falliti; di non aver concluso niente; di non sentire una sicurezza da trasmettere anke ai figli... e ti ho elencato solo qualke motivo..
 
naticek
naticek il 13/03/08 alle 15:09 via WEB
anche io non metto in dubbio che essere precari sia frustrante, però se in tutti questi anni sempre di precariato non ha ancora trovato uno che gli rinnovi il contratto, doveva fare un esame di coscienza e forse l'ha fatto.........
 
nadine6I
nadine6I il 14/03/08 alle 13:21 via WEB
certe cose per capirle qualcuno dovrebbe viverle sulla propria pelle,per altri invece è sufficiente essere uomini tra gli uomini e sentisi diminuiti da ogni perdita umana.
 
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