imagomentis - ***
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di arenili e rientranze, crepe schiuse

  e penso al tempo che scorre spudoratonella memoria in questa notte impeciata così per celiae per dimenticanza  con mani obliquevoglio centellinare due calici inondatidi zibibbo  (uno affrescato in frettadalla mano destra sarà per me che oscillosu una luna impudical’altro scolpito a casosulla mano sinistrasarà per te che all’alba ti protendisul profilo del sole) poi nell’ebbrezza dopo il…
 

sole doppio al crepuscolo

 Cerco con occhi chiaritra il presente e il passato il tuo profilo estetico che si muove nel luogo secolare e liturgicodell’esistenza sciolta,dove si snuda tremula la parola sbrecciatadi forzatura e sfida, che non confida mai il suo suono tangibile e si raffina gocciata nella luce sommessa, intenta, un po’ per celia, nel pregare in effigie…
 

in un bocciolo fragile di albore

  è una notte bislaccache s’accartoccia ai sensi,imbambolati all’albada un dormiveglia ruvido,di congiunzione fragile al torpore,scarnito al sole in bilico sui vetriche si farfugliano specchi da qualche parteun corpo a concanudo di femminaforse rimasto incavosgombro, impalpabile,sgusciante, accesoin un rimando di sognida mente a mente perché nell’aria c’eraun buon odore di eros,chiaro al suo occhioche si scriveva a marginevoci…
 

abbiamo già dato, compagni, abbiamo già dato

  come sarebbe bello sbatacchiare insiemel’aria scheletrica di questa nuova mattinatra il fumo confidente di una pipa accesae il fiato appiccicoso  di un sonno impreciso un demone cromatico occultato tra  muriingarbuglia grovigli pettinati dal tempo non  dimezzarei rumori e le voci tra le scalfitturedei gestiresta  appoggiataalla mia finestra in rivoli di pioggia immaginata  senza avvenireun punto incustodito tra…
 

e in quella crepa dei sensi prima dell'alba

   e tra le mani scorre il dhammapadasotto gli occhi inattesi della menteche vagolava inquieta tra le cosedi una memoria generosa al tattoprima dell'eremo rompono gli argini pensieri d'arrembaggiosu ciò che fui per farne una poltigliad'inconsistenza e sciogliere gli ormeggidi questo luogo di ponente sconfortatodetto occidente almeno nel pensieroe togliersi dagli occhi ipocriti e usuraidi libertà non…
 

sei graspi di frasi, in forma di versi

 Uno: tracce di muschio sulla pellegocce amare e dolci su foglie d’eucalipto al centro di una quadruplice lanterna accesa lasciano scuri segni di pece sulle labbra che si tingono inalterate nel mio precipiziola mia foce antica d’espedienti s’avvinghia forte e si disseta chiaratra capezzoli rosa di bruni pigmenti sazia nel delta d’orizzonti opachi poi mite…
 

daimon xenos fragmenta eidos

  I A fragmenta Le scaglie d’immaginario si frantumano se cozzano indecise su una realtà che affiora solo a brandelli, se a pezzi sparsi s’impone, questo reale fasullo, fatto da alambicchi impeciati che stillano vermi in fossati di terra nera. La bellezza in idea è lampo breve di luce intensa che un nugolo di demiurghi accecati…
 

e sono sobrio in un’alba

  e credo che sia statowalter benjaminnel suo angel novuso forse adornoin minima moraliaad affermare che il vuotoa volte è colmodi cattivo pieno poi si lasciava andarein altre frasiche non rammentoma che potrei cercaretra le mensole te le risparmioperché da sobrioal mattinonon capirei il motivodella faccenda la luce bianca è sparsanel cortiletto in coccio forse sono le nuvoleche impallidiscono oppure è…
 

dietro il sipario una soglia di terra e di salgemma

    anche  stamani il mio saluto al sole lo scaravento sui murie la vacanza si rinnova in un vuoto da grattare per scelta saranno giorni di carestia e di abbondanzae ogni mattina lo so mi sveglierò sorpresonel mio letto disfatto dall’immaginazionein bilico strapazzato da chiarori già vecchi eppure qualcuno aspetta un mio gesto accarezzatoma non so più come…
 

di luci e corpi, di mani porose e bocca docile

   e dal crepuscolo giunge un’ombra vermiglia con la consistenzae la fragranza cedevole di nervi nudi al tatto disadornonello specchio dell’anima assidua a spiegazzarecorpi su corpi e mani porose a conca a titillare abissi femmina coscia inquieta dal profondo dei mari cupido antroe bocca docile al tocco che trabocca di ghiaccio e magmasangue pulsante fiotti in vasi sanguigni…
 

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