IO CE L'HO PROFUMATO

MUSICA RIBELLE..... MA DE CHE?

Faccio una premessa: forse anche questo post, come il precedente, può essere ben compreso solo dalle persone dai 45 anni in su.
Gli altri, la considerino pure una puntata anomala di "La storia siamo noi".

Volete sapere come mai conosco così bene le canzoni di Lolli, e non solo le sue?
La responsabilità è di mio fratello, più grande di me di ben un anno e mezzo.
Certo, alla soglia dei cinquant'anni, quel "ben" appare usato in senso ironico, ma vi assicuro che tra un quasi quattordicenne appena arrivato al ginnasio, ed un quindicenne che era già lì, c'erano almeno dieci categorie sociali di differenza.
Aggiungete che il quindicenne aveva i jeans scoloriti in corrispondenza del pacco (non rabbrividite, era un must dell'epoca), e conduceva un programma di musica alternativa e progressiva, sia pure in una radio libera che aveva sede nello sgabuzzino delle scope della casa dell'editore ("editore"..... ahah, buona questa!), e capirete che non avevo scelta, dovevo ascoltare la musica che ascoltava lui.
Così, se lui comprava un disco, che so, di Guccini o De André, io, non potendo vantare jeans scoloriti e programma alla radio (senza contare che non avevo neanche ben capito che minchia significasse "musica alternativa e progressiva"),  beh, dovevo rilanciare: andavo in un negozio di dischi e tornavo a casa impettito con uno, che so..... di Claudio Lolli, appunto.
E così, conoscevo certi cantanti talmente improbabili che persino i loro genitori ignoravano che incidessero dischi.
Avevo persino i primi LP di Alan Sorrenti.
"Ma lo conosciamo tutti, è quello di Figli delle stelle", direte voi.
E invece no, non è lui! O forse sì, ma non era ancora posseduto dal demone del Supertelegattone. All'inizio scriveva alcune canzoni molto belle, tipo "Vorrei incontrarti" o "Serenesse", ma era capace di occupare tutta una facciata di un LP con una sola canzone di venti minuti, astrusa e lagnosissima.
E Battiato? Avevamo un disco di Battiato che terrorizzava il gatto di mia madre, giuro. Quando mio fratello lo metteva, il povero micio sbarrava gli occhi, rizzava tutto il pelo e si rendeva irreperibile fino a notte fonda.
Eravamo ormai vittime di noi stessi: per ascoltare le canzoni di Battisti, dovevamo staccare il telefono, abbassare le serrande e rinchiuderci a doppia mandata nella stanza dello stereo.
Immaginerete tutti la mia delusione, qualche anno dopo, quando ho capito che mio fratello, paraculo di somma classe ed eleganza, usava l'alternatività e la progressività per "acchiappare". Ma come? A me le ragazze non la davano perché dichiaravo il mio disprezzo per Zero, Baglioni e Cocciante, e lui acchiappava con quei cazzo di nichilisti con i piedi sporchi e puzzolenti?
Mi viene un atroce sospetto, tantissimi anni dopo: non è che, a me, le ragazze non la dessero "a prescindere"? E, soprattutto, mi incazzo con mio fratello: non poteva dirmelo che, per farsela dare, bisognava almeno chiederla?

Mah..... sapere che vi dico? Se rinasco, mi butto su Nicola Arigliano, ecco!
..... uan, tu, tri ....
GUARDA GUARDA GUARDA IL BEL PINGUINO INNAMORATOOOOOOOO!!!!!!