Creato da sognimondo il 03/01/2015

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ma lei

Post n°2 pubblicato il 05 Gennaio 2015 da sognimondo

E' l'inizio della domanda che mi ricordo...di aver sentito nel sogno che mi ha fatto uscire di soprassalto dalle braccia di Morfeo...stamattina alle ore 8.10!

Ero in un nego,forse,oppure ufficio non so , cmq avevo lasciato dei documenti e la signora dietro al bancone,dopo aver digitato il mio nome sul pc mi ha detto:

"ma lei 20 anni fa era già sposata?"

io l'ho guardata, come se mi stesse chiedendo chissà che....poi le ho risp. :

"magari esserlo gia', visto che manco oggi nadas"

poi è finito il sogno e non so come si potesse evolvere...

Vi ringrazio per i commenti, lo so sono cose che non si decidono a tavolino...cmq visto che sono 1215 giorni di frequentazione con A direi che da qualche parte si debba andare...sarebbe la terza volta che arrivo a questo livello ,ovviamente con partner diversi...

alla fine visto che non si decidevano,decidevo io per tutti e dicevo bye bye tagliando i ponti...non vorrei arrivare anche oggi a questa scelta...dover cominciare da 0!

Diaciamo pure che mi trovo bene con i suoi parenti, fratelli, ho un bel rapporto...ma neppure loro riescono a fargli cambiare idea...pero' benchè sia per alcuni demodè credo al matrimonio come vincolo indissolubile...ma non per via della festa abito bianco e co,ma per via di creare un legame solido una presa di responsabilità di fronte alla società...nn un rodaggio che potrebbe finire al primo litigio...

Comunque piazzarmi con due trolley a casa sua,visto che vive da solo da 730gg sarebbe come se andassi in ferie, come se fossi un ospite e non mi va di sentirmi così...quando spesso prima di andarmene a casa mia mi chiede "hai preso tutto?!"

non so se sia una paura che lascia chissà che...oppure una semplice mania...nn so...ma la cosa mi irrita!

Comunque sia questo 2015 ho messo come ob. quello di capire di farmi domande darmi risposte e vedere il da farsi...sono stanca di vivere nel tourn over...

a casa siamo in 3 dal sab al lun e da sola dal mar al ven..quindi vorrei trovare una quadra...

Commenti al Post:
mentedanzante
mentedanzante il 07/01/15 alle 23:20 via WEB
Se il cuore dice matrimonio, diglielo... Se ci tiene a te, come puņ deluderti? Se dopo 1215 giorni non č convinto di stare con te, perchč sta con te? Non č giusto generalizzare, non si tratta di essere allergici al matrimonio ma di avere il coraggio di fare scelte di vita che responsabilizzano.
 
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2/3 BIS

Come crescere un figlio di mezzo

Ma perché la ricerca di autonomia non si trasformi una crescita solitaria, ecco a cosa devono stare attenti i genitori nell'educazione del terzo figlio.

Il rapporto con il primo. Anche se il fratello maggiore è abbastanza grande per badare al secondogenito, non si dovrebbe mai lasciare che il ragazzo prenda il posto del genitore nella guida del secondo figlio, perché il più piccolo non si senta trascurato ed il grande non si trovi di fronte ad una responsabilità più grande di lui.

Evitare i paragoni. Si è già detto che il primogenito è quello al quale i genitori "chiedono di più", così che spesso diventa il figlio più responsabile, ma il fratello maggiore non deve diventare l'esempio da seguire anche per gli altri. In particolare, con il secondogenito, è importante partire dal discorso opposto, cioè valorizzando le sue differenze rispetto agli altri, le potenzialità ed il suo carattere.

Se era l'ultimo. Se il secondo è sempre stato "l'ultimo" coccolato e vezzeggiato e poi è arrivato un fratellino molto più piccolo, è naturale che si verifichi un periodo di smarrimento o anche di capricci. In questo caso, anche se il bambino è già grande va ascoltato e rassicurato, cercando di non dare troppo peso alle sue marachelle. Potrebbe essere utile affidare, inizialmente, di tanto in tanto, l'ultimo nato ai nonni o ad altri familiari, al fine di continuare a far sentire il figlio di mezzo di nuovo l'ultimo arrivato.

 

 

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Delicata la situazione dei figli di mezzo, con ad esempio il secondogenito (di tre), tenderà a sentirsi non importante, sottovalutato o messo da parte. Naturalmente, tutto dipende da come genitori hanno saputo relazionarsi coi figli e come questi hanno reagito alla situazione. Al di là della posizione in famiglia, il ruolo del genitore è fondamentale, proprio per evitare che questa, non condizioni la sua vita da adulto.

Se il primo è il figlio dalle numerose aspettative e all'ultimo viene chiesto di ricoprire il ruolo del "cucciolo di casa", i figli di mezzo sono spesso le figure "intermedie" tra i due fratelli. Ma questa posizione ha anche i suoi punti di forza. Ecco quali sono.

Se i primogeniti sono più tradizionalisti, ambiziosi e hanno uno spiccato senso della responsabilità, i secondi sono spesso più socievoli, creativi e rilassati. Si tratta di una condizione che favorisce, da grandi, scelte più libere e consapevoli, non troppo condizionate dalle aspettative di mamma e papa. Sono in parte "esenti" dal "mandato transgenerazionale" di cui sono investiti i primogeniti.

Se si è in tre, il secondogenito ricopre un doppio ruolo: è un fratello minore per il primogenito e un fratello maggiore per il terzogenito. Questa condizione favorisce le doti di diplomazia e mediazione che sono attribuite, di solito, ai figli di mezzo.

Forti delle esperienze del fratello maggiore ma non vessati dalla attenzioni che i genitori riservano sull'ultimo, i secondogeniti hanno la possibilità di fare subito le loro esperienze, vivendo meno l'ansia che è toccata agli altri due. Gli stessi genitori tendono ad offrire loro maggiore autonomia forti dell'esperienza cha hanno accumulato col primogenito, rendendosi conto che il futuro di un figlio dipende più da lui stesso che dai genitori.

Il figlio di mezzo può trovarsi tra due fuochi: poco considerato dal primo di cui è spesso geloso per la posizione che occupa; in competizione col terzo, il più piccolo, che ritiene investito di maggiori attenzioni da parte dei genitori.

Ma allo stesso tempo il figlio di mezzo può essere anche solidale col primo e col terzo: può manifestare comportamenti regressivi per essere più vicino ed identificarsi col più piccolo o al fine di essere maggiormente vicino al primogenito tende ad identificarsi con quest'ultimo assumendo atteggiamenti da più grande.

Talvolta avviene anche una competizione fra il figlio di mezzo ed il primogenito per la conquista della responsabilità o della preferenza del più piccolo. Ad esempio, quando nasce un maschietto dopo due bambine, c'è la gara a chi deve fare da mamma nei confronti del più piccolo.

Non dimentichiamo che il figlio che è di mezzo, prima di esserlo è stato per un periodo più o meno lungo, secondo ed ultimo. Sarà anche la durata ed il vissuto individuale di questo periodo ad influenzare la nuova "collocazione" familiare, unitamente anche al sesso dell'ultimo arrivato.

 

 

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Pranzo con parenti e c.? Che barba... Ma piace a tanti...
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nn so che dire
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A quanto pare li trovi tutti tu...
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dormire mantiene giovani :)
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Dormirņ tanto e poi, tempo permettendo, farņ gli ennesimi...
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