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io + te

Post n°10 pubblicato il 02 Marzo 2015 da sognimondo

cominciare il we a mezzogiorno,io + te ok c'erano anche i tuoi genitori, cognato,sorelle  e nipoti...

entrare in casa ed essere accolta da Ema che mi porta a vedere la classifica del calcio e inizia a parlarmi a raffica...come se fossi anche io una di fam...;)

poi andare in cucina e trovare tua mamma,tuo padre cognato e sore,che mi accolgono festanti...mentre Andrea mi fa un timido ciao con la manina e Francesco mi guarda con i suoi occhioni chiedendosi chi sia...guarda me e te e si chiede nei suoi primi mesi di vita se ci sia un'associazione tra di noi...se potrei essere una zia che non conosce

ci sediamo al tavolo,mangiamo minestra, arrosto e pure'..senza essere interrotti da nulla come spesso accade a casa mia,telefono che squilla,chi usa pc tablet e cel, tv,mentre si mangia...

invece lì convivialità e i bambini che tengono banco e con entusiasmo tipico loro, raccontando che sono stati al bar a fare colazione che hanno mangiato cioccolata...

dopo uscire io e te senza pensare a nulla,gatti cani e co,alle incombenze in casa, a pulire ecc...cose che mi fanno sempre slittare il we alle ore 16.00,grazie alla mia maniacalità e precisione che poi altri disfano dopo pochi min mettendo tutto sottosopra...che mi pare di vievere con due figli invece che con mami e sore.

Partiamo verso il capoluogo alla ricerca di sole e passeggiate e di un regalo x S...

E' sempre fantastico quando siamo insieme senza doverci curare di nulla tranne noi...avere carta bianca,niente orari...

anche ven sera con amiche, mi chiedevano ridacchiando se ci si fosse decisi per convivere, qsi fossimo cretini a non fare come tutti...premesso che le mie amiche sono tutte sposate...ok hanno convissuto,pero' si sono cmq sposate ma disprezzano la cosa,la vedono con cinismo...pero' l'hanno fatta a suo tempo...

Ieri pom insieme e sera...era bello dormire accoccolati...nn me ne sarei + andata via...credo di essere certa di voler stare con te x sempre,di non aver bisogno di palestre di convivenza alcuna

Commenti al Post:
vivaildivertimento
vivaildivertimento il 09/03/15 alle 12:16 via WEB
Pranzo con parenti e c.? Che barba... Ma piace a tanti...
 
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2/3 BIS

Come crescere un figlio di mezzo

Ma perché la ricerca di autonomia non si trasformi una crescita solitaria, ecco a cosa devono stare attenti i genitori nell'educazione del terzo figlio.

Il rapporto con il primo. Anche se il fratello maggiore è abbastanza grande per badare al secondogenito, non si dovrebbe mai lasciare che il ragazzo prenda il posto del genitore nella guida del secondo figlio, perché il più piccolo non si senta trascurato ed il grande non si trovi di fronte ad una responsabilità più grande di lui.

Evitare i paragoni. Si è già detto che il primogenito è quello al quale i genitori "chiedono di più", così che spesso diventa il figlio più responsabile, ma il fratello maggiore non deve diventare l'esempio da seguire anche per gli altri. In particolare, con il secondogenito, è importante partire dal discorso opposto, cioè valorizzando le sue differenze rispetto agli altri, le potenzialità ed il suo carattere.

Se era l'ultimo. Se il secondo è sempre stato "l'ultimo" coccolato e vezzeggiato e poi è arrivato un fratellino molto più piccolo, è naturale che si verifichi un periodo di smarrimento o anche di capricci. In questo caso, anche se il bambino è già grande va ascoltato e rassicurato, cercando di non dare troppo peso alle sue marachelle. Potrebbe essere utile affidare, inizialmente, di tanto in tanto, l'ultimo nato ai nonni o ad altri familiari, al fine di continuare a far sentire il figlio di mezzo di nuovo l'ultimo arrivato.

 

 

2/3

Delicata la situazione dei figli di mezzo, con ad esempio il secondogenito (di tre), tenderà a sentirsi non importante, sottovalutato o messo da parte. Naturalmente, tutto dipende da come genitori hanno saputo relazionarsi coi figli e come questi hanno reagito alla situazione. Al di là della posizione in famiglia, il ruolo del genitore è fondamentale, proprio per evitare che questa, non condizioni la sua vita da adulto.

Se il primo è il figlio dalle numerose aspettative e all'ultimo viene chiesto di ricoprire il ruolo del "cucciolo di casa", i figli di mezzo sono spesso le figure "intermedie" tra i due fratelli. Ma questa posizione ha anche i suoi punti di forza. Ecco quali sono.

Se i primogeniti sono più tradizionalisti, ambiziosi e hanno uno spiccato senso della responsabilità, i secondi sono spesso più socievoli, creativi e rilassati. Si tratta di una condizione che favorisce, da grandi, scelte più libere e consapevoli, non troppo condizionate dalle aspettative di mamma e papa. Sono in parte "esenti" dal "mandato transgenerazionale" di cui sono investiti i primogeniti.

Se si è in tre, il secondogenito ricopre un doppio ruolo: è un fratello minore per il primogenito e un fratello maggiore per il terzogenito. Questa condizione favorisce le doti di diplomazia e mediazione che sono attribuite, di solito, ai figli di mezzo.

Forti delle esperienze del fratello maggiore ma non vessati dalla attenzioni che i genitori riservano sull'ultimo, i secondogeniti hanno la possibilità di fare subito le loro esperienze, vivendo meno l'ansia che è toccata agli altri due. Gli stessi genitori tendono ad offrire loro maggiore autonomia forti dell'esperienza cha hanno accumulato col primogenito, rendendosi conto che il futuro di un figlio dipende più da lui stesso che dai genitori.

Il figlio di mezzo può trovarsi tra due fuochi: poco considerato dal primo di cui è spesso geloso per la posizione che occupa; in competizione col terzo, il più piccolo, che ritiene investito di maggiori attenzioni da parte dei genitori.

Ma allo stesso tempo il figlio di mezzo può essere anche solidale col primo e col terzo: può manifestare comportamenti regressivi per essere più vicino ed identificarsi col più piccolo o al fine di essere maggiormente vicino al primogenito tende ad identificarsi con quest'ultimo assumendo atteggiamenti da più grande.

Talvolta avviene anche una competizione fra il figlio di mezzo ed il primogenito per la conquista della responsabilità o della preferenza del più piccolo. Ad esempio, quando nasce un maschietto dopo due bambine, c'è la gara a chi deve fare da mamma nei confronti del più piccolo.

Non dimentichiamo che il figlio che è di mezzo, prima di esserlo è stato per un periodo più o meno lungo, secondo ed ultimo. Sarà anche la durata ed il vissuto individuale di questo periodo ad influenzare la nuova "collocazione" familiare, unitamente anche al sesso dell'ultimo arrivato.

 

 

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Pranzo con parenti e c.? Che barba... Ma piace a tanti...
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nn so che dire
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A quanto pare li trovi tutti tu...
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dormire mantiene giovani :)
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Dormirņ tanto e poi, tempo permettendo, farņ gli ennesimi...
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