Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".
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Post N° 360
Post n°360 pubblicato il 28 Giugno 2007 da 72rosalux72
Ecco, se ne è fregata. Vedendo mio figlio piangente mi è sembrato più che giusto andare in terrazza e chiamare Riccardo e Alessandro. Non gli ho detto diretto “siete deficienti”, ma solo che tirare giù le mutande ai più piccoli non è un gioco che fanno i bambini intelligenti… vi divertite con così poco?… e se adesso uno più grande di voi cominciasse a fare lo stesso con le vostre mutande? ( secondo me l’esempio del “ se capitasse a te” funziona). Muti, sottovoce si scaricavano la colpa, la mamma di riccardo non ha pronunciato parola e in quel momento era attenta a quel che succedeva, visto che stavo dando del deficiente a suo figlio. Di farla lunga non mi è parso il caso, credo che il messaggio che al piccolo non si possa fare quel che loro vogliono perché c’è qualcuno che si incazza, sia passato. La sera dopo ettore era titubante sul fatto di uscire, ma l’ho rassicurato, tranquillo che non ti toccano, e se proprio dovesse risuccedere cerca di stampargli un calcione sullo stinco, ma forte eh, poi corri a chiamarmi chè stavolta scendo. Per me ho fatto bene, per la mamma di riccardo no, dice che la faccenda se la dovevano sbrigare tra bambini, anche se di età diverse. Non mi devo preoccupare, son cose che succedono tra bambini. TRA BAMBINI. Eppure il ragazzino siciliano che ha impedito con gli insulti al suo coetaneo di entrare nel bagno dei maschi perché secondo lui è frocio, ha un anno più del suo. Bambini. Ma non mi stupisco, li sento i genitori che vengono in libreria a prenotare i libri per settembre. Ti chiedono una lista per la terza media e poi: ti do il nome del bambino? Viva la professoressa di palermo, che ha trattato come una persona il deficiente di dodici anni e gli ha pure regalato una possibilità di crescere.
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