La telenovela che ha per protagonisti uomini del sismi, giornalisti venduti e politici sornioni, ha raggiunto l’apice. Di fronte alla unanime presa posizione del csm, che ha deciso di dire ufficialmente che no, no no, non si fa che i servizi segreti controllino i magistrati, li spiino e li schedino col fine di metterli alla gogna, ebbene, una precisa parte politica fa spallucce. Si sapeva che l’archivio incriminato è stato trovato nella sede del sismi, scrupolosamente redatto da pio pompa, uomo di pollari, il capo. Dava più gusto però parlare del povero generale speciale, uomo di pollari, guarda il caso.
Ieri sera a primo piano c’erano di pietro e mantovano: il primo ha detto chiaramente che una cosa sporca così deve avere per forza dei mandanti e ha apertamente alluso all’allora governo del berlusca, che voleva mettere in riga la magistratura per risolvere le sue beghe giudiziarie; mantovano si è detto strabiliato, perché pio pompa è stato assunto dal sismi solo nel 2004, prima aveva un contratto di collaborazione e quindi quell’archivio ben impostato su un pc del sismi, dentro la sede del sismi, non l’ha fatto per il sismi. L’ha fatto, parole di mantovano, “a titolo personale”, e tanto per cambiare significato alla cosa, chiama “appunti” i documenti sequestrati dal giudice che tanto hanno fatto incazzare il csm. Tutto, compresi i consiglieri di destra.
Apprendiamo dunque dall’onorevole mantovano che un lavoratore con contratto di collaborazione può tranquillamente usare i mezzi e gli strumenti della ditta o della persona per cui lavora “ a titolo personale”. Domattina lo dico a uno dei magazzinieri della libreria, è uno studente che deve fare il trasloco per metà mese perché ha trovato una camera più economica e non sa dove appoggiare le sue cose fino a fine luglio. Gli dirò che “a titolo personale” può scaricare letto e armadio nel magazzino della libreria.
Quel che più fa innervosire è quel dire di mantovano che essendo pio pompa un collaboratore, non si può considerare un dipendente del sismi.
Eppure delle sue gesta è piena la cronaca per non parlare degli uffici della procura di milano. E’ indagato nel processo per il sequestro abu omar, l’imam di milano sospettato di terrorismo dalla magistratura italiana, trasportato dalla cia nella base usa di aviano e poi fatto sparire in egitto.con l’aiuto dei nostri agenti segreti. Una procura italiana stava indagando su un sospetto terrorista e il sismi mette i bastoni tra le ruote, dando il la ad un’operazione illegale sul nostro territorio nazionale. Pio pompa era talmente poco considerato nel sismi, talmente poco dipendente del sismi, che gli viene affidato l’incarico di far spiare i giudici di milano spataro e pomarici, quelli che conducevano l’indagine su abu omar. Che poi abbia mandato l’agente betulla a oliare l’ingranaggio, beh, è solo rappresentativo del livello dei nostri servizi segreti. Già detto di farina tutto gonfio per via del suo ruolo da 007 quando si sarebbe dovuto vergognare, almeno professionalmente; per non dire che lui intervistava i giudici e loro sapevano già che avrebbe riferito a pio pompa. Mitico quando dichiarò:
” mi interesso così tanto al sequestro abu omar perché sono cattolico e so che pollari è cattolico, e mi dispiacerebbe molto che un cattolico facesse sequestri di persona”
Questa una delle fonti adoperate da pio pompa per spiare i giudici, che almeno si son fatti quattro risate.
Un’altra bella idea di pio pompa, chissà se “a titolo personale”, è stata quella di spiare e pedinare i giornalisti che non sono soliti scrivere articoli sotto dettatura e fare interviste su commissione. Insomma, giornalisti che fanno il loro mestiere e quindi non pigliano soldi dalla cia e dai servizi italiani. D’avanzo e bonini, due che su la repubblica le cose le dicono, compresa al tempo quella di essersi accorti di pedinamenti e intercettazioni ai loro danni, tanto da rivolgersi alla procura di roma. Il collega farina, in arte betulla, fu così carino da fornire a pio pompa ( a titolo personale??) informazioni sugli spostamenti e sulle conversazioni dei due giornalisti.
Questa è roba del 2003, la conosciamo attraverso le intercettazioni disposte secondo la legge dai magistrati. Che poi è incredibile, si incazzano perché viene fuori roba così, e fanno spallucce se il sismi, ILLEGALMENTE, prepara un archivio di incensurati da controllare, spiare ed eventualmente smerlare.
Pio pompa era solo uno dei tanti collaboratori del sismi, come dice mantovano. Eppure, sempre dalle intercettazioni, sappiamo che fu contentissimo dell’arresto di al-zarqawi in iraq da parte degli americani, perché il merito era tutto suo e del sismi. Testuale:
”l’hanno arrestato sulla base di un video che ho trovato io! (…) gliel’abbiamo fatto beccare noi!”
Niente male per un semplice collaboratore al di fuori di tutto.
Ovviamente è una balla, adesso ci manca che gli americani abbiano bisogno di pio pompa in iraq. Però è fantastica un’altra intercettazione, di due mesi prima l’arresto, siamo nel 2006.
Marco mancini, numero due del sismi e già arrestato sempre per il sequestro abu omar, telefona a pio pompa:
“ ho sentito per radio che c’è il nuovo video di al-zarqawi”
Pio: “no di al-zawahiri”
E marco: “ ma non era al- zarqawi?”
Manco sanno come si chiamano i loro e, in teoria, i nostri nemici.
Si vede che i nostri servizi ricordano con più facilità i nomi italiani. E sia chiaro, nessuno ha detto che non è vera la cosa dei magistrati spiati e schedati illegalmente per quattro anni senza che venisse fuori nulla, nemmeno una sbornia in compagnia la sera prima dell’udienza alle otto di mattina.
Solo che è un’iniziativa personale di pio pompa, uno dei tanti collaboratori del sismi.
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