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Post N° 381

Post n°381 pubblicato il 26 Novembre 2007 da 72rosalux72


Ricordo bene che mia mamma venne a conoscenza delle amicizie poco edificanti del berlusca attraverso la televisione, e più precisamente quando travaglio parlò del suo “l’odore dei soldi” da luttazzi. Siccome lei compra solo il giornale locale e salta la parte nazionale, solo dalla tv può essere informata. Lei fa parte della maggioranza degli italiani che si informa esclusivamente attraverso la tv. Non solo nel nostro paese leggiamo poco i giornali, per non parlare dei libri di approfondimento -  a questo proposito segnalo quello di norma rangeri “chi l’ha vista? Tutto il peggio della tv da berlusconi a prodi” ed. rizzoli – ma vediamo tanta televisione. Leggevo da antonia un commento di macraiser col quale in sostanza dava la sveglia a quelli che continuano a pensare che se c’è il berlusca è perché ha tre televisioni, e che il mondo è andato avanti, adesso c’è internet, c’è grillo che fa il finimondo senza andare in tv ecc.
Tra parentesi, sempre mia mamma ha saputo della manifestazione di grillo dalla tv, e non è una dei pochi. Credo invece che siano pochi quelli che si informano attraverso internet, a parte chi lo deve fare per lavoro.
Di famiglie più “normali” della mia ne conosco, e se io quando dorme mio figlio resto sola e posso decidere se mettermi al pc, leggere, telefonare senza dover rendere conto a nessuno, chi ha il compagno o il coniuge non si mette su internet a leggere i giornali.
La mattina compro quasi sempre due quotidiani, poi entro nel bar accanto per un caffè. E’ un bar affollato, e ho notato che pochissimi hanno il giornale sottobraccio, al massimo si legge a casaccio sul tavolone dei quotidiani mentre si mangia il cornetto. Fatico a pensare che tutte quelle persone poi vadano su internet per informarsi.

Io sono una di quelli che sostengono che il berlusca ha vinto grazie alle televisioni e ai favori politici ricevuti. Che poi, più che un pensiero è un dato di fatto, e a me non pare anacronistico ricordare che le sue tv furono oscurate e che l’allora presidente del consiglio craxi tornò da londra più veloce di achille per sfornare un decreto su misura. Sarà una vecchia storia, però la storia mica è fatta di eventi staccati tra di loro, e quel che succede nell’anno 2007, quando veniamo ufficialmente a sapere che rai e mediaset non si facevano concorrenza ma si accordavano sui palinsesti e sul modo di ritardare e confondere le proiezioni delle elezioni regionali, è strettamente legato a quello che è successo negli anni ottanta del secolo scorso. Che poi alla maggioranza degli italiani non interessi, pazienza, non è un motivo per metterci una pietra sopra.
Nel 1996 ha vinto il centrosinistra perché c’era la par condicio, perché ci fu uno scontro diretto tra i due candidati premier e prodi lo stravinse. Leggendo il libro della rangeri, mi sono ricordata che nel 1996, grazie alla par condicio, le trasmissioni politiche di mediaset chiusero i battenti pur di non far intervenire l’altra parte. Sulla rai c’erano le tribune politiche, noiose quanto si vuole, certo più regolari dei programmi monologhi di mediaset e degli spot di forza italia che andavano anche cinquanta volte al giorno.
Voglio dire, se uno ripete il messaggio fino allo sfinimento ci sarà un motivo.

Ho sempre pensato che se davvero internet è questo strabiliante e potente mezzo di comunicazione, il berlusca ci si sarebbe buttato a capofitto da un pezzo. Invece continua a preferire la tv, e giusto qualche giorno fa ha chiamato la folla e le telecamere per la sua personale rivoluzione. Il berlusca non si sarebbe mai azzardato a montare sul predellino se in giro non ci fossero state telecamere, e del resto, senza le telecamere che ci hanno rimandato le immagini quasi in diretta, non starei neanche a parlarne.
Certo, magari si potevano vedere su internet, ma vogliamo mettere la differenza tra ogni singolo che deve decidere di andarsele a vedere sul suo pc e i milioni che se le trovano scodellate sul primo telegiornale della sera?

E’ vero, per la maggioranza degli italiani è perfettamente normale che la gara politica sia impari, dicono che se ha tre televisioni vuol dire che è stato bravo ( ma come disse berlinguer non si diventa privilegiati per caso), e se gli ricordi che in nessuna democrazia uno come il berlusca avrebbe potuto fare politica, fanno spallucce, perché piace il tipo ricco e spregiudicato, che sorride sempre, è sempre giovane e vince pure le coppe dei campioni. Come il mio datore di lavoro, che si lamenta tanto adesso, e quante cosine avrei da dire, di lui che si lamenta e gira con la bmw nei giorni feriali, e col fuoristrada il fine settimana.
Ci credo che gli piace il berlusca, lui stesso è un berlusca in miniatura, con la sua decina di palme intorno al perimetro del giardino di casa. Le palme in umbria, che pacchianata. Ma pur di mostrarsi eh.
Ecco, io davanti al mio datore di lavoro, che c’ha la villa con le palme, i macchinoni e poi davanti ai clienti gli scappano strafalcioni in dialetto e inascoltabili frasi in italiano, tipo “ non so se vado errando” ( che ci ridiamo ormai da anni e lui ignaro continua a dirlo), come scappano al berlusca i romolo e remolo, mi sento in pace con me stessa.
E continuerò a dire che il berlusca e tutti i berlusca in miniatura di questo paese sono un problema e non una risorsa.

 
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