Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Ultime visite al Blog

ossimoramerizeta21liberantealmatalPrimosirevenere_privata.xtirripitirrimattonelladgIlilith_0404dominjusehellahansa007bon.pierriktoyouje_est_un_autreleopardi9
 

 

 
« Messaggio #395Messaggio #397 »

Post N° 396

Post n°396 pubblicato il 06 Aprile 2008 da 72rosalux72


Forse a veltroni farebbe bene pranzare insieme ai miei mentre guardano il telegiornale, scommetto che a sentire i discorsi che fanno, anche lo straordinario risotto con gli asparagi che mia mamma ha preparatato ieri gli andrebbe di traverso.
Io invece me lo sono gustata come conviene perché sono d’accordo con loro.
Bene, il tg1 parla di alitalia e specialmente dei lavoratori che stanno rischiando grosso.
Tra una forchettata di risotto e un sorso di vino, mio papà se la ride. Non è affatto solidale con i lavoratori di alto livello che assaporano per la prima volta l’ansia da perdita del posto di lavoro. Secondo me è pure sottilmente contento. Un pensiero per la bassa manovalanza ce l’ha, per sincerità della cronaca lo devo dire, ma comunque sbotta:
” guarda che roba! quando si tratta di nomi grossi tutti i posti di lavoro sono importanti. quando alla sis ( ditta dove lavorava come metalmeccanico) ci mandarono tutti a casa, all’uscita c’è stato una volta il tgr, poi facemmo le assemblee praticamente da soli. non ci veniva più manco il delegato sindacale.”
Me lo ricordo, ero appena una ragazzina, ma ricordo il senso di sconforto e paura che aleggiava per casa: casa da finire di pagare, oltretutto. Un po’ di visibilità lo avrebbe certamente sollevato, lo avrebbe fatto sentire meno solo. Gli ribatto che i lavoratori hanno purtroppo un potere contrattuale diverso: un pilota d’aereo o un controllore di volo, ma anche un ferroviere o un tassista, avranno sempre più forza e godranno sempre di più attenzione rispetto a un metalmeccanico che rischia il lavoro. O a un’operaia tessile, dico a mia mamma.

Quasi che all’inizio hanno capito male: credevano che difendessi lo status lavorativo e non il lavoro in sé. Oh, ma mi dovreste conoscere no? vi pare che oserei mai dire che il vostro lavoro vale meno di un altro?
Volevo solo farvi capire qual è la logica che innesca certi meccanismi, come quello dei lavoratori alitalia in prima pagina e voi manco sui giornali locali; oppure quello dei tassisti che possono paralizzare una città intera mentre se i metalmeccanici occupano per due ore una stazione o un’autostrada li si considera solo molesti.

Mia mamma voterà per bertinotti, è deciso. Anche se è in pensione le stanno comunque a cuore le sorti di chi lavora adesso al posto suo. Ha continuato a lavorare un po’, dopo la pensione, ha insegnato il mestiere alle ragazze. Che prendono circa mille euro per lavorare otto ore al giorno più il sabato mattina. Quelle che stanno al reparto stiro si può ben dire che se li sudano ‘sti mille euro. E io sono d’accordo con lei quando afferma che queste realtà sono invisibili, destinate al dimenticatoio.
Mio papà a votare non ci andrà, e nonostante la mia opera di convincimento ( perché io ho finalmente deciso che a votare ci vado) credo che non riuscirò a smuoverlo di un niente.
Che poi, ieri quando sono andata via, ho pensato che non è nemmeno giusto insistere: lui è uno che ha sempre votato, pci, pds, ds, e il mutuo in banca l’ha pagato da solo anche quando, un paio d’anni, crebbe a dismisura.
Andò in pensione con un anno di ritardo quando amato, nel ’92 mi pare, bloccò tutto, quando lo stato dopo le gozzoviglie degli anni ottanta doveva risparmiare anche sui soldi della pensione di uno che ha lavorato quarant’anni in fabbrica. Ancora è uno dei suoi argomenti preferiti.
Se è stanco di non veder cambiate le cose alla fine ha ragione.

Veltroni ha detto che nelle sue girovagate per l’italia ha sentito nitido “il respiro del paese”. Io mi sono stufata di queste frasi ad effetto, dei sogni all’americana, degli “i care”, “we can”: gliel’ho detto io ai miei che significano in italiano e per loro sarebbe stato naturale dirlo in italiano. Ho tentato di spiegargli che due parole in inglese fanno figo, fanno presa sugli elettori, e loro mi son cascati dalle nuvole.
Hanno soltanto sottolineato che veltroni diceva che il pd sarebbe andato da solo e poi si è imbarcato di pietro e i radicali. Le cose concrete le notano, gli “we can” per fortuna no, tanto non significano nulla.
Elettori intelligenti i miei, guardano ai fatti e non si fanno incantare da uno che dice di aver sentito “il respiro del paese”.
Vieni a casa dei miei genitori veltroni, vieni a palpare con mano, vieni ad ascoltare le loro storie e, mi raccomando, poi rispondigli in italiano.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963