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Post N° 384

Post n°384 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da 72rosalux72


Va a finire che anche mio figlio farà religione a scuola e per come ci si è arrivati è davvero pazzesco.
Lo accetterei di più se fosse stata una chiara richiesta di ettore, se mi avesse detto:
mamma, mi sono scocciato di uscire dalla classe, voglio restare coi miei compagni, voglio provare a fare religione ecc. Invece mio figlio si è scocciato di restare senza la maestra la seconda e la terza ora del lunedì e di  essere sballottato in giro per le classi. Eh sì, la maestra che dovrebbe fare con lui l’attività alternativa, dall’inizio della scuola, è stata assente sei lunedì. Naturalmente vacanze di natale escluse.
E sarò maligna, ma il fatto che lei abbia il giorno libero di martedì mi fa pensare che siano assenze studiate.
Per fortuna che questa è una tappabuchi, nel senso che le fanno fare solo le educazioni e l’alternativa praticamente in tutte le classi: musica e arte e immagine nelle due terze, tecnologia in varie classi, motoria e così via, perché ha la nomea di una che non ha molta voglia di lavorare e già l’anno scorso ebbe modo di dimostrarlo collezionando trentacinque giorni di assenza.

Fino alla fine della seconda elementare il problema non si è mai posto, erano in quattro ad uscire dalla classe e l’attività alternativa la facevano con la maestra prevalente.
Quest’anno dovevano completare l’orario della lavativa e due ore sono andati a pescarle nell’alternativa della terzaB. Due bambine hanno deciso da quasi subito di fare religione, perché non c’era più la loro maestra preferita; il bimbo giapponese ha cambiato scuola e così è rimasto solo mio figlio.
Lo so da sola che non va bene che solo lui esca dalla classe, già mi ero posta il problema. E probabilmente il finale della storia sarebbe stato lo stesso.
Diciamo che non ti lascia tanta scelta questa sponsorizzata libertà di chiedere l’esonero dalle due ore di religione cattolica. La libertà di scelta la paghi quando il tuo bambino si deve alzare dal suo banco e lasciare per due ore la sua classe e i suoi compagni. Uno cerca di spiegare, ma oggettivamente le ragioni di margherita, che non le piaceva la maestra e voleva stare in classe con gli altri, prevalgono sulle questioni di principio dei suoi genitori. Che sono incazzati quanto me, per la cronaca.

Quando facevo il liceo, ricordo benissimo che l’ora di religione era sempre l’ultima, e io e un altro paio uscivamo prima. Niente attività alternativa, fa ridere. Mio figlio, in quei pochi lunedì che la maestra era presente, ha fatto quanto segue: una volta nella sala computer a giocare col pc genius; un’altra a riordinare i libri nella bibliotechina della scuola; altre a fare letture e riassunti, che sapendo quanto li odia mi sento in colpa come un verme. Del resto, non c’è mica bisogno di fargli fare i testi d’italiano durante l’attività alternativa, mi pare tanto una cosa fatta per far passare due ore.
Quando venerdì andrò dalla dirigente scolastica a togliere l’esonero dall’insegnamento della religione cattolica – arghhh!!- ho intenzione di togliermi anche qualche sassolino. Prima di tutto voglio sapere quale straccio di programmazione ha scritto l’insegnante per le due ore che dovrebbe – quando è presente- trascorrere con mio figlio, visto che hanno fatto sempre cose diverse. E la sfido a trovare un collegamento.
Tra l’altro, ai colloqui di dicembre la stranominata maestra non ha aperto bocca e alla riunione di inizio anno era assente.
Forse spetta alla fantasia dei genitori immaginare programmazione e intenzioni varie.
Poi dirò che qui c’è gente costretta a far violenza ai propri principi, perché naturalmente resto convinta e ancora di più che non c’è alcun bisogno che a scuola sia “insegnata” la religione, qualunque sia.
Non come quelle mamme che, essendo cattoliche o giù di lì, mi dicono beate che non è giusto per il bambino farlo uscire dalla classe ecc. Ma capisco che è facile fare le tolleranti quando le tue idee sono più rispettate delle altre. Parla una che non ha mandato a una festa la sua bambina perché era al mac donald’s, parla lei.


Avessi la possibilità, il lunedì chiederei per mio figlio l’entrata posticipata, alla quarta ora.
Tanto, la prima avrebbero musica con la svogliata in questione, e quando manca – ovvero quasi sempre- li dividono in gruppetti di tre/quattro e poi li smistano nelle altre classi. Lo manderei solo per fare matematica le ultime due ore, perché so che la maestra di matematica c’è SEMPRE. Ora fanno la terza ed esagero se in quasi tre anni ha fatto dieci giorni di assenza. Per dire che uno la differenza la nota.

Poi è inconcepibile che appena una maestra manca, fosse pure per un’ora, i bambini vengano divisi e mandati in giro per le classi.
Eppure, maestra di religione compresa, ogni settimana vedono cinque maestre, qualche classe pure sei, voglio dire, di gente ce ne sarebbe eh. Quando facevo le elementari anche per un solo giorno c’era la supplente, ovvio, la maestra era una sola. Ma non è che adesso sono troppe?

 
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Commenti al Post:
MacRaiser
MacRaiser il 11/01/08 alle 08:53 via WEB
Il difetto sta nel manico, Rosa. L'insegnamento della religione nella scuola italiana sta alla religione come il referendum sul fascismo stava alle libere elezioni. E' ovvio che separare i bambini crea grossi problemi dal punto di vista organizzativo e, alla lunga, psicologico. Ed e' proprio su questo che conta chi ha da sempre concepito questo ridicolo meccanismo. Alla fine devi cedere. E' una chiara forma mobbing (mob per gli americani e' la mafia). Se invece si insegnasse storia delle religioni, integrando con la filosofia, questi meccanismi kafkiani non esisterebbero nemmeno. Ma temo che questo non succedera' mai, in Italia.. non finche' saro' in vita io, almeno :p Troppi interessi intoccabili in gioco; quelli del Vaticano e dei suoi insegnanti di religione (perche' dal Vaticano dipendono gerarchicamente, non dal ministero dell'istruzione) in primis. Consolati, come ho fatto io, pensando che l'inoculazione forzata del virus cattolico attraverso l'ora di religione, funziona di solito al contrario, diventando invece vaccino. Lo scarso numero dei cattolici praticanti in Italia lo dimostra. Ciao :)
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72rosalux72
72rosalux72 il 11/01/08 alle 21:55 via WEB
penso anche io che fargli fare religione alle elementari non lo renderà un futuro cattolico praticante, anche se, come mi dicono i genitori di margherita, si è costretti a smentire l'insegnante, perchè a casa i genitori non diventano cattolici per assecondare quanto il bambino sente a scuola. resta la questione di principio, naturalmente. odio pensare che mio figlio si becchi due ore di uno scelto dai preti e pagato dallo stato per sentirsi dire che chi crede in gesù è una persona che sa comprendere. questa me l'ha raccontata la mamma di margherita, che si è subito affrettata a chiedere alla figlia se la ritenesse una madre incapace di comprendere, visto che non è cattolica. comunque, ormai è fatta, da lunedì mio figlio farà religione. la dirigente scolastica mi ha fatto i complimenti perchè anche secondo lei è giusto che il bambino resti in classe con gli altri. sì, a sprecare due ore. tu dici storia delle religioni, io direi invece una sana educazione civica, visto che sono io a spiegare al bimbo cosa è lo "stato", cosa significa "governo", come si fa a fare il presidente della repubblica, e la repubblica, che è? ciao mac. ps: i cattolici praticanti saranno anche pochi, ma i cattolici per definizione, per tradizione, per omologazione sono davvero troppi.
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lakonikos
lakonikos il 11/01/08 alle 11:22 via WEB
Vecchia storia quella della discriminazione di fatto di chi chiede l'esonero dall'ora di religione. Per E. è dura, ma mi piacerebbe che tu resistessi. Vivo con un'insegnante: il sabato e il lunedì è sempre andata a scuola, anche con 39 di febbre, nonostante le mie insistenze. Proprio per non far venire a genitori e colleghi i sospetti che tu hai espresso. E anche quando c'erano verifiche. Gli insegnanti sono come tutti noi c'è chi ha coscienza e chi no. Ecco, magari qualcuno di noi rischia il posto di lavoro, se è in piccole situazioni, loro no.
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72rosalux72
72rosalux72 il 11/01/08 alle 22:21 via WEB
non posso resistere in nome di un principio che mio figlio non può capire, passerebbe solo il messaggio che la mamma non è d'accordo e quindi si fa come dice la mamma. invece, a vedere come vanno le cose, pare che sia perfettamente in grado di capire concetti astratti e solenni come la fede, o come il dio che si è fatto carne e che si è sacrificato per la tua felicità. poi siamo "noi" non credenti ad indottrinarli, alla faccia. sul resto, caro guido, ti dico solo che la direttrice mi ha detto che la maestra sempre assente risulta sempre malata. le faccio: e come mai solo di lunedì? e lei: ehhh, si vede che soffre di luneditite. capito? la stessa dirigente è perfettamente consapevole che la signora ci marcia, e poi ho detto nel post che quest'anno l'ha sollevata da parecchie rsponsabilità, perchè in fondo se manca la maestra di musica o di alternativa poco male. e naturalmente non mi aspetto che le maestre ci siano tutti i giorni costi quel che costi - fa male la tua compagna ad andare a lavorare con la febbre alta-, sono le assenze a stillicidio che non sopporto. questa attacca alla domenica il lunedì e il giorno libero, e tre giorni di festa quasi ogni settimana sono proprio un lusso. specie per chi di vacanze ne ha tante. ecco, come hai detto tu, in altre situazioni l'avrebbero già mandata in vacanza da un pezzo.
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vita1954c
vita1954c il 14/01/08 alle 20:16 via WEB
Troppe maestre e cattiva disorganizzazione. Bisogna essere liberi di fare religione o meno, ma la scuola ha l'obbligo di fare in modo che quell'ora sia sostituita da qualcosa d'altro...altrimenti è proprio un ricatto, ti pare? Perchè devi rinunciare ad un tuo diritto? Chiedi alla direttrice perchè questa onnipossente orgsanizzazione...Ciao
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/01/08 alle 19:18 via WEB
MA FARGLI FARE LA LEZIONE DI RELIGIONE!!! A SCUOLA è L'ORA PIù BELLA: NON SI FA UN CAVOLO!!! E SE SEI ABBASTANZA INTELLIGENTE, TI DIVERTI PURE A METTERE IN DIFFICOLTà L'INSEGNANTE!!! COME ME LA SPASSAVO DURANTE L'ORA DI RELIGIONE A METTERE IN CRISI L'INSEGNANTE CON DOMANDE A RAFFICA!!! IL POVERINO DOPO UN Pò SI RASSEGNò E NON VOLEVA CHE GLI FACESSI PIù DOMANDE!! PASSAI IL RESTO DELL'ANNO A GIOCARE A BATTAGLIA NAVALE DURANTE LA LEZIONE!!! INSOMMA FAI PIù DANNI SECONDO me A NON FARGLIELA FARE... L'ORA DI RELIGIONE NON è NULLA DI PIù CHE UN'ORA DI OZIO!!! CIAO!!1
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/01/08 alle 23:48 via WEB
rosalux ha posto un problema in modo costruttivo e intelligente...non altrettanto si può dire della tua risposta che si può collocare a metà strada fra la smargiassata infantile e l'immaturità. di certo con questo genere di 'ragionamenti' sarà difficile che si possa trovare una soluzione a qualsiasi tipo di problema.bravo, complimenti!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/01/08 alle 18:16 via WEB
la mia è solo una risposta pratica!!! perchè complicare la vita del figlio, mentre la soluzione è così semplice? tenuto conto che la scuola non pone alternativa all' ora di religione e tenuto conto del senso di isolamento e di diversità che proverà il figlio, secondo te ti sembra giusto far vivere a un bambino un tale stress? la battaglia è giusta, ma è giusto che il prezzo da pagare sia la serenità del figlio? meglio lasciar al figlio l'ora d'ozio, perchè questa è l'ora di religione e poi semmai contemporaneamente proporre la battaglia per una decente alternativa per i bimbi all'ora di religione. La più semplice sarebbe mettere l'ora di religione all'ultima ora, così chi non vuole seguirla se ne va a casa. comunque io penso che il bimbo deve stare tranquillo e non subire gli effetti di queste battaglie da " adulti", QUESTE COSE TENIAMOCELE PER NOI. A voi risulta per caso che l'ora di religione sia niente di più che un'ora di ozio?
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paradoxon1958
paradoxon1958 il 26/01/08 alle 13:26 via WEB
E' comunnque un modo per far conoscere a tuo figlio qualcosa, non certo uin'ora di smargiassate. Conoscere significa poter scegliere in futuro. Ciao.
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BobSaintClair
BobSaintClair il 20/01/08 alle 11:39 via WEB
Certo se facessero un' attivita' ludica per gli esonerati dal corso di religione, credo che l'affluenza sarebbe all'opposto! :) Forse dovrebbero tenere un insegnante a disposizione in palestra e far confluire li i ragazzi durante le assenze improvvise dell'insegnante! :)
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anacleto.mitraglia
anacleto.mitraglia il 25/01/08 alle 22:52 via WEB
Ti do pienamente ragione, salvo per il "toglierti dei sassolini dalle scarpe". Io mi sono permesso pacatamente di chiedere alle maestre, durante una riunione di genitori, di dare piu' compiti a casa. E' finita che c'e' stata una ritorsione su mia figlia da parte di alcune maestre. Da quel giorno ho deciso che non avrei piu' fiatato a scuola, salvo che in caso di problemi di incolumita (fisica o mentale) di mia figlia.
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lunagiallablu
lunagiallablu il 26/01/08 alle 19:03 via WEB
Io , invece sono convinta che alcune cose vadano dette, non sempre si producono cambiamenti ma qualche volta si.Serve anche a noi, a ribadire che non ci stiamo o che sappiamo che non è così che devono andare le cose, ma serve anche agli altri, dirigente compresa, che qualche volta sono intelligenti e colgono la mancanza nel servizio erogato e ,potendo,lo migliorano.E' quello che mi è capitato andando a parlare con la dirigente della scuola dei miei figli.
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