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IL TERRORISMO E L' UFFICIO DI COLLOCAMENTO ULIVISTA

Post n°22 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da il_primo_solista

Sono state centinaia le vittime di questo sterminio. Quanto terrore hanno seminato per anni, e quante famiglie hanno distrutto. Eppure i casi di ex terroristi assassini elevati ad incarichi istituzionali  o assunti in enti pubblici non si contano più. sono talmente tanti da diventare un problema morale. Una volta per trovare un posto di lavoro occorreva una laurea, adesso la figura professionale più ricercata è l'ex terrorista rigorosamente di sinistra e con un curriculum di tutto rispetto fatto di omicidi, furti e gambizzazioni. E' evidente che stiamo assistendo ad una legittimazione a posteriori dei brigatisti rossi e sinceramente in tutto questo vi trovo un ulteriore sgretolamento  effettuato dalla sinistra nei confronti dei valori che da sempre hanno retto la nostra società.

Tralascio il pluriassassino Cristoforo Piancone  di cui ho già narrato le gesta nel post precedente e inizio quella che in realtà è solo una piccola parte della lunga conta.

Il primo, forse il più famoso, è l'ex terrorista e ora deputato  D'Elia a cui è stato assicurato un prestigioso  posto di segretario alla camera . Dopo di che è stata sistemata l'ex brigatista Susanna Ronconi al Ministero della Solidarietà Sociale. La pluriomicida lavora alle dipendenze del ministro rifondatore del comunismo Ferrero che ha fatto di tutto per averla. Poi abbiamo il brigatista Di Bello che non ci si crede è in forza al Ministero dell'Interno. 

La lunga lista con quasi tutti gli altri:

Claudia Gioia, è una delle dirigenti del Museo d'arte contemporanea di Roma, quattromilacinquecento euro di stipendio. Era stata condannata a 28 anni di carcere per l'omicidio del generale dell'Aeronautica Licio Giorgieri e per il ferimento dell'economista Da Empoli, era nelle Unità comuniste combattenti. Nel 91 era stata intercettata mentre parlava in prigione col Br Melorio di un tentativo di ricostruzione delle Ucc.

Nicola Solimano Ex di Prima linea, condannato a 22 anni lavora alla Fondazione Michelucci di Fiesole, costituita nel 1982 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Pistoia e Fiesole. È stato consulente della Regione Toscana per la nuova legge a tutela dei popoli Rom e Sinti e fra i coordinatori di un campus internazionale nell'ambito dell'iniziativa regionale Porto Franco, per conto dell'Assessorato alla cultura della Regione.

Corrado Federico Alunni Fondatore Br, 58 anni, arrestato nel 1978 dopo esser passato nelle Formazioni comuniste combattenti. Nel 1980 tenta la fuga da San Vittore insieme a Vallanzasca, nel 2003 scrive un libro con altri autori (La rapina in banca, storia, teoria, pratica), da anni è fuori di galera, lavora in una coop informatica.


Anna Cotone Ex bierre del Partito Guerriglia, coinvolta nel sequestro dell'ex assessore dc Ciro Cirillo, arrestata nel 1982, in semilibertà da anni, lavora dal 2002 nella segreteria politica dell'europarlamentare di Rifondazione comunista, Luisa Morgantini.

Vittorio Alvaro Antonini Già responsabile della colonna romana Br, coinvolto nel sequestro Dozier, arrestato nel 1985, è in semilibertà dal 2000. Presiede l'associazione culturale Papillon-Rebibbia promotrice della protesta che nel 2004 si è allargata a tutte le carceri d'Italia. Ha avuto l'onore di essere convocato a Montecitorio dalla commissione-giustizia per discutere dei problemi delle galere.

Lauro Azzolini Membro esecutivo delle Br nel processo a Moro, 62 anni, tre ergastoli, l'uomo che sparò a Montanelli, è libero. Da semilibero ha iniziato a lavorare in una coop che si occupa di non-profit, settore disabili, per la Compagnia delle Opere.

Barbara Balzerani Svariati ergastoli, ai vertici delle prime Br-Pcc, autrice del libro Compagna Luna per Feltrinelli, ha lavorato con la coop Blow Up di Trastevere specializzata nell'informatica musicale. Arrestata nel 1985 ottiene i primi permessi agli inizi degli anni Novanta.

Marco Barbone L'assassino del giornalista Walter Tobagi si è pentito ed è tornato libero. Lavora in una tipografia a Milano.
Cecco Bellosi Ex componente della colonna Walter Alasia, in manette nel 1980, condannato a 12 anni, libero nel 1989. Presiede un centro di recupero di tossicodipendenti a Nesso che collabora con l'associazione Lila.

Vittorio Bolognese Colonnello delle Br-Partito Guerriglia, è in semilibertà dal settembre 2000. Ha lavorato come operatore informatico alla coop romana Parsec dove ha trovato Pancelli, Piccinino e altri ex irriducibili.

Franco Bonisoli Brigatista del commando di via Fani, ergastolano, 13 anni di carcere, dissociato, è libero. Ha fatto il grafico in una Coop di Sesto San Giovanni, lavora in una società di servizi ambientali.

Paola Besuschio Il suo nome venne fatto dalle Br durante il sequestro Moro, era detenuta, ne volevano la liberazione in cambio del leader dc. Lavora in una cooperativa statistica.

Anna Laura Braghetti Ex compagna di Prospero Gallinari, è coinvolta nell'omicidio del giudice Vittorio Bachelet, è la carceriera di Aldo Moro in via Montalcini, nota come signora Altobelli: condannata al carcere a vita. Ha scritto alcuni libri, dal 1994 lavora tutti i giorni all'organizzazione di volontariato vicina ai Ds, Ora d'Aria che si interessa alle problematiche dei detenuti.

Paolo Cassetta Esponente tra i più duri del partito armato, raffica di condanne alle spalle, è semilibero da un bel pezzo. Lavora stabilmente alla coop 32 dicembre, collegata al Centro Polivalente circoscrizionale intorno a cui gravitano vecchie conoscenze degli anni di piombo, come Bruno Seghetti e Cecilia Massara.

Geraldina Colotti Militante delle Ucc, ex insegnante di filosofia, ferita in un conflitto a fuoco nel gennaio del 1987, ha lavorato alla coop romana 32 dicembre, oggi è impiegata al quotidiano Il Manifesto dove lavora anche l'ex bierre Francesco Piccioni, semilibertà dal 1999.

Renato Curcio Fondatore e ideologo delle Br, gira l'Italia facendo conferenze in scuole, università, consigli comunali, presenta i suoi libri ai festival dei partiti. In tv, sulla berlusconiana Canale 5, è arrivato a dire che le vittime degli anni 70 sono i suoi compagni di lotta morti sul campo. Da dieci anni è a capo della coop editoriale Sensibili alle foglie che si occupa di studi sulla lotta armata, carcere e droga, tema quest'ultimo cavalcato da don Gallo, il parroco antagonista di Genova, che ha presentato il libro edito da Curcio insieme a Dario Fo. Condannato a 30 anni, ne ha scontati 24, è semilibero dal 1993.

Alessandra De Luca Anche lei brigatista nel processo a Moro, è in semilibertà da tempo. È stata candidata col partito di Bertinotti alle regionali del Lazio, ma non ce l'ha fatta.

Roberto Del Bello Ex brigatista della colonna veneta, condannato a 4 anni e 7 mesi per banda armata, oggi lavora al Viminale come segretario particolare di Francesco Bonato, sottosegretario agli Interni per Rifondazione comunista.

 Diego Fornasieri Insieme ad altri ex detenuti è attivo nel non-profit attraverso la cooperativa sociale di prodotti biologici Arete. Guerrigliero di Prima linea, incassa una condanna a 30 anni nel 1983. Libero.

Alberto Franceschini Fondatore con Curcio delle Brigate rosse, nel 1983 si dissocia. Oggi lavora a Roma con la Braghetti all'associazione per detenuti Ora d'Aria. Condannato a più di 50 anni di galera, esce dal penitenziario nel 1992 dopo 17 anni di reclusione. Scrive libri, partecipa a conferenze.

Prospero Gallinari Membro del commando che sparò alla scorta di Moro in via Fani, responsabile della prigione del popolo, è libero da tantissimi anni per problemi di cuore.

Eugenio Pio Ghignoni Brigatista coinvolto e condannato nel processo Moro, è il responsabile della Direzione Affari Generali dell'Università Roma Tre, cura la sicurezza.

Maurizio Jannelli Già capocolonna romano delle Br, ergastolo per vari crimini (tra cui la strage di via Fani) ha lavorato alla Rai come autore a partire dal 1999. Per il Tg3 ha seguito Il mestiere di vivere, Diario Italiano, Residence Bastogi, fa parte dello staff della trasmissione sportiva Sfide.

Natalia Ligas Nome di battaglia Angela, la dura delle Br-Partito Guerriglia che partecipò al massacro di piazza Nicosia a Roma, ergastolana, permessi premio a partire dal 1998, dal 2000 è semi-libera nonostante non si sia mai dissociata.

Maurizio Locusta Partecipa al delitto Giorgieri (24 anni di pena), viene estradato dalla Francia nel marzo 1988, dopo qualche anno esce ed è assunto alla fondazione Lelio Basso-Issoco come assistente di sala consultazione.

Francesco Maietta Ex militante delle Ucc, condanne pesantissime, lavora part time in un ente importante dal 1990. Si è sposato nel 1998 a Ostia con una ragazza della Caritas.

Corrado Marcetti Ex di Prima linea, oggi è direttore della Fondazione Michelucci a Fiesole.

Nadia Mantovani Dissociata, condannata a 20 anni per appartenenza alle Br, ottiene la condizionale a gennaio '93 quando sconta due terzi della pena. Ex fidanzata di Renato Curcio, è tra le fondatrici dell'associazione per il reinserimento dei detenuti Verso Casa. Il 23 agosto 2004 la sua performance sugli anni di piombo al meeting di Rimini ha riscosso molto successo tra il pubblico di Cl.

Mario Moretti Il numero uno delle Br, leader della direzione strategica, partecipa al sequestro Moro, dopo 17 anni di carcere, 9 di clandestinità e 6 ergastoli, nel 1994 ottiene il permesso di andare alla Scala. Una volta fuori, in lavoro esterno, si occupa di volontariato. Esperto di informatica partecipa alla fondazione della Cooperativa Spes composta da ex irriducibili dissociati. Scrive libri.

Valerio Morucci L'ex postino delle Br durante i 55 giorni del caso Moro, scontati 17 anni di prigione, dissociato, è libero. Autore di libri di successo (l'ultimo, La peggio gioventù) vincitori di premi letterari con Il collezionista (la VI edizione di Esperienze in giallo) lavora come consulente informatico.

Ave Maria Petricola Quest'anno la Provincia di Roma ha assunto quest'ex pentita brigatista, nome ricorrente al processo Moro, come responsabile del centro di Torre Angela, VII municipio della Capitale, che trova lavoro ai disoccupati. Amnistiata nel 1987, nel 2004 la ritroviamo nella lista degli assistenti sociali regionali.

Remo Pancelli Killer dell'ala militarista delle Br Colonna 28 marzo, l'ex dipendente delle Poste del sequestro D'Urso, viene bloccato dai carabinieri il 7 giugno del 1982. Pluricondannato, è inserito in una coop sociale (che ha ospitato altri ex terroristi rossi).

Marco Pinna Soldato della colonna sarda delle Br, è vicepresidente della coop ambientale Ecotopia.

Susanna Ronconi Storica figura del troncone toscano di Prima Linea, lavora al Gruppo Abele di Torino dove ha la responsabilità delle cosiddette Unità di strada. È stata consulente di Asl e Comuni del nord Italia, collabora alla pubblicazione del Rapporto sui diritti globali a cura dell'associazione Informazione&Società per la Cgil Nazionale. Un'interrogazione di Gasparri (An) e Giovanardi (Ccd) la segnalano come beneficiaria di una consulenza da parte dell'allora ministro Livia Turco.

Giovanni Senzani Il criminologo delle Br-Partito Guerriglia, irriducibile fino al midollo, mai pentito, sospettato di essere il Grande Vecchio del sequestro Moro, ergastolano per l'omicidio del fratello del pentito Patrizio Peci, esce nel 1999 in semilibertà ma un anno dopo è dietro la scrivania di un centro di documentazione della Regione Toscana denominato Cultura della legalità democratica e inserito nel progetto Informacarcere. Nel 2001 si è scoperto che il centro poteva clonare tutti gli atti, anche quelli segreti, della commissione parlamentare sulle stragi. È coordinatore della casa editrice di sinistra Edizioni Battaglia.

Marco Solimano Ex di Prima linea, oggi è consigliere dei Ds al Comune di Livorno. Da circa dieci anni è assistente volontario al carcere di Livorno come responsabile Arci.

Trovo vergognoso che questi assassini in quanto comunisti non solo non scontino tutta la loro pena ma che addirittura usufruiscano di un trattamento di favore che li porta a ricoprire prestigiosi e ben retribuiti incarichi per lo stato a discapito di chi ha rispetto per la vita umana, ha rispetto delle leggi e si è sempre comportato onestamente.

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Commenti al Post:
il_primo_solista
il_primo_solista il 18/10/07 alle 18:58 via WEB
Il fatto che tu riesca a contrapporre il solo Roberto Fiore ignorando opportunamente tutti quelli che ho elencati, e ne ho elencati solo una parte, non solo la dice lunga sulla tua fede incrollabile e cieca ma riesce in modo del tutto involontario a mettere in evidenza quanto il fascismo rosso sia sempre stato imperante. A differenza di te penso che questa merda puzzi tutta allo stesso modo, di certo non ne faccio una questione di colore, ma mi riuscirebbe difficile inserire Fiore nella lista dato che non fa nè il consulente ne il dirigente di musei al soldo di una giunta di centrodestra. Il guaio è che tu non hai la più pallida idea di cosa sia capace la sinistra, a tale proposito in Campania ed in Calabria sembra sempre più emergere un certo legame tra la malavita organizzata e le loro giunte perchè vedi, le mafie non sono ne di destra ne di sinistra ma si dedicano a chi possiede il potere, comunque tutto questo ci porta fuori strada e non c'entra niente con la vergogna di cui sopra.
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biscotto82
biscotto82 il 19/10/07 alle 12:20 via WEB
Io non capisco come fai a mistificare cosi le cose dico…allora…a differenza tua,io sono stato il primo a dire “fuori tutti”, quindi non devi venirlo a dire a me che la merda puzza tutta!!io ti dicevo proprio questo..”ok hai ragione,ma allora perché non fuori gli indagati per mafia??o i prescritti grazie a leggi varate da UN governo??”poi vado oltre dicendo che io credo nella pena rieducativa e che quindi non ci vedo nulla di male nel fatto che chi si è macchiato di reati in passato ora faccia il consulente informatico,o lo scrittore,o sia il fondatore di associazioni per detenuti e via dicendo..ma questi sono punti di vista!altro discorso è per incarichi istituzionali…saluti…
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il_primo_solista
il_primo_solista il 20/10/07 alle 16:13 via WEB
Qualche giono fa ho letto della commemorazione del povero Crescenzio Roberto a 22 anni dalle molotov lanciate da un gruppo di manifestanti tra i quali c'erano esponenti di Prima Linea. Una cosa davvero triste. Quindi per piacere queste cazzate sulla pena rieducativa abbi il buon senso di andarle a racontare da un'alta parte magari se ne hai il coraggio vallo a dire alle mogli e ai figli di quelli che i tuoi amici dell'Ulivo hanno sterminato. Al tentativo di reinserimento ci credo ma non per chi commette simili atrocità senza mai pentirsi oltretutto. Io non ho letto neanche una tua parola di condanna nei confronti di quegli assassini e son o convinto che le tue affermazioni siano solo di comodo, in realtà se in quella lista ci fossero stati fascisti neri ti saresti proclamato come il peggiore dei forcaioli.
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il_primo_solista
il_primo_solista il 20/10/07 alle 16:16 via WEB
Per precisione di cronaca bisogna dire che il povero Crescenzio è stato arso vivo.
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biscotto82
biscotto82 il 21/10/07 alle 17:57 via WEB
per te la pena rieducativa è una cazzata..per me una cosa per cui battersi..e di conseguenza credo di non essere io il forcaiolo..non hai letto parole di condanna..io credo che per certe schifezze nemmeno serva..se pensi che io sia un fautore del terrorismo di qualsiasi colore hai davvero sbagliato persona..ma la tua dialettica violenta(evidente soprattutto in post su un altro blog9evidenzia il senso di civiltà mio e quello tuo..
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il_primo_solista
il_primo_solista il 23/10/07 alle 10:07 via WEB
Sei estremamente contraddittorio. Uno non può essere garantista a intermittenza, lo è sempre. tu invece sei a favore della semiliberta per i terroristi assassini e contro la prescrizione, come se in un paese civile non sia indegno che un uomo, magari innocenti, venga segregato anni non per avere una sentenza ma per aspettare il proprio processo. Riguado poi la mia dialettica "violenta", chiunque legga il tuo commento la può trovare nel blog di orion, così di dialettica conoscerà anche la tua.
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biscotto82
biscotto82 il 23/10/07 alle 12:59 via WEB
Allora..almeno su questo cerchiamo di capirci..uno, io ho detto che credo nella pena rieducativi e lo confermo..credo anche però nella certezza della pena quindi, ti sconti la tua pena e io aiuto il tuo reinserimento in società, naturalmente per chi si macchia di certi reati certe porte le lascerei chiuse, e infatti in un post precedente ho scritto i mestieri per i quali non ci vedo nulla di male.ho detto quindi che come certe cariche vanno vietate a queste persone a maggior ragione vanno vietate a persone indagate per mafia o che hanno reati gravi prescritti,oltretutto prescritti in seguito a leggi varate dal governo presieduto dal futuro prescritto!io credo che se la macchina della giustizia riuscisse a funzionare nei suoi tempi e nelle sue procedure la prescrizione sarebbe un mezzo da eliminare!il garantismo è cosa diversa..io credo che vadano aspettati tutti i gradi di giudizio ma nel frattempo credo che certe cariche nn vado ricoperte!riguardo la dialettica non rispondo nemmeno..la tua arroganza è stata tanto evidente da non lasciare spazio a commenti..saluti..
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il_primo_solista
il_primo_solista il 24/10/07 alle 14:25 via WEB
Tu dici tutto e il contrario di tutto. Sulla pena rieducativa e sulla certezza della pena hai finito per dire le stesse cose che dicevo io, ma tantè. Comunque non hai capito il senso del post, non è questione solo di quali siano gli incarichi, il problema non è solo istituzionale ma soprattutto morale e civile dato che questi incarichi arrivano tutti grazie al potere esercitato dalla sinistra che coccola i suoi terroristi anzi peggio, li legittima ed è una azione di una gravità assoluta. per non parlare del fatto che molti di questi assassini sono in libertà grazie a giudici politicamente compiacenti, gli stessi giudici che da anni usano il potere giudiziaro per condizionare la libertà politica del popolo italiano. Riguado la prescrizione per un principio di elementare civiltà giuridica il governo precedente altro non fece che modificare i tempi che nonostante questo sono ancora nettamente al di sopra della media europea. Poi indagati non significa necessariamente colpevoli. Lasciamo perdere gli innumerovoli casi di persone innocenti che hanno subito un'ingiustizia, bisogna anche constatare che politicamente un magistrato, e ce ne sono tanti che posseggono la tessera di una precisa corrente politica, per questioni non inerenti alla giustizia può impunemente inquisire chiunque e poi non avendo prove lasciare cadere tutto in prescrizione. La colpevolezza va provata, un giudizio finale va emesso, cosa siamo in un regime ? Altrimenti poi succede che dove non vè il reato ci sia invece il linciaggio politico morale.
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biscotto82
biscotto82 il 24/10/07 alle 16:43 via WEB
Evidentemente vediamo in modo diverso certe cose..il fatto dei giudici compiacenti..hai prove?è grave quello che dici..io credo nell’autonomia della magistratura e credo che anzi sia stato gettato fango su di loro per celare movimenti non legali da parte di una certa classe politica!ma qui è come dire..è nato prima l’uovo o la gallina??riguardo la prescrizione io credo che,primo per certi reati sia quanto meno da ridiscutere,secondo che il governo precedente non lo fece per un principio di civiltà giuridica ma solo perché cosi molti processi scomodi si chiusero con l’utilizzo di questo strumento(e se vuoi posso farti una lista),ma anche qui diciamo che è questione di punti di vista!!è certo poi che la colpa finale vada provata,per questo ho gia detto in precedenza,sarebbe utile snellire la macchina della giustizia perché tutti i procedimenti vengano portati a termine in tempi decenti e senza il ricorso alla prescrizione!!
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il_primo_solista
il_primo_solista il 25/10/07 alle 16:42 via WEB
Non essere ingenuo, hai mai sentito parlare di Magistratura Democratica ? Falcone e Borsellino ne sapevano qualcosa. E la foltissima presenza di magistrati di sinistra in parlamento incuriosisce parecchio, ma tu puoi continuare a far finta di non vedere, se vuoi. Io non temo per l'autonomia della magistratura perchè non c'è mai stata, tanto è forte la corrente togata legata alla sinistra. Semmai temo il contrario, sono un ordine non un potere eppure caratterizzano o addirittura determinano le sorti del potere legislativo, quello subordinato al popolo. La magistratura poi è irrecuperabile se non si spezzerà la sua inefficiente autoreferenziabilità. Sono proprio loro a non voler riformare la giustizia, la loro corporazione da tempo l'ha piegata ai propri interessi di casta. Una casta cresciuta perchè nutrita dalla sinistra che li ha resi persino intoccabili.
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biscotto82
biscotto82 il 26/10/07 alle 09:45 via WEB
Permettimi…ma mi sembra un comizio di berlusconi…evidentemente ha raggiunto il suo intento!ma poi dico…per come la metti tu ora come ora chi stabilisce chi sono i giudici legittimati ad indagare e chi non lo è??!cosi si nega una parte di giustizia!tra parentesi falcone e borsellino nelle loro indagini rilevarono anche degli stretti legami tra cosa nostra, berlusconi e dell’utri…toghe rosse anche loro!!??io credo che abbiamo il sacrosanto dovere e diritto di indagare!ma io ne faccio un discorso trasversale…trovo allucinante che un magistrato possa essere trasferito in seguito alla richiesta di un ministro indagato dal magistrato stesso…questo è negare lo stato di diritto!tornando alla prescrizione,mi dici se trovi giusto fare una legge che riduce i tempi per la prescrizione,e che viene fatta da chi,in seguito a quella legge si vede prescritti diversi procedimenti a suo carico??alora il potere chi ce l’ha?saluti…
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il_primo_solista
il_primo_solista il 26/10/07 alle 19:47 via WEB
Dove l'hai letta una simile sciocchezza ? Falcone e Borsellino non hanno mai indagato su Berlusconi e previti. Ad indagare su previti e non su Berlusconi, che non ha mai ricevuto avvisi di garanzia in tal senso, erano toghe legate a Magistatura Democratica i quali ricorrevano per le loro indagini quasi esclusivamente sulla parola di mafiosi che per interesse erano disposti a collaborare. Possiamo immaginarci come quest'ultimi conoscessero benissimo a quale corrente politica fossero legati i propri interlocutori ed è molto probabile che le loro parole fossero conseguenzali. Di sicuro Falcone li riteneva poco credibili se per falsa testimonianza di cosiddetti pentiti ne ha incriminato piu d'uno, anche per questo Falcone fu isolato e silurato proprio da Magistratura democratica e sconfitto da gente come Violante e Elena Paciotti, tutti e due eletti nelle liste del fù Partito Comunista. Furono loro a far si che il Consiglio Superiore della Magistratura giudicasse Falcone indegno di combattere la mafia e fu addirittura quello schifoso di Leoluca Orlando ad accusarlo di essere connivente con i politici in odor di mafia.
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il_primo_solista
il_primo_solista il 26/10/07 alle 19:58 via WEB
E impressionante vedere quanto riesca a prevalere il pensiero unico e quanta capacita abbiano questa gentaglia nel manipolare le coscienze, tu poi probabilmente sei tra quei fortunati che non hanno mai dovuto ricorrere al sistema giudiziario o ne hanno mai subito l'imbarbarimento sulla propria carne se reputi tutti quelli che hanno preso coscienza della gravità di tale situazione come persone conformate ad un pensiero. Tu non invochi l'autonomia della magistratura ma come tanti sei stato addestrato ad implorarne l'impunità, a santificarla, ma stiamo parlando di una supercasta a cui la sinistra ha dato poteri illegittimi compromettendo il diritto dei cittadini. La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo si apprestava a prendere dolorosi provvedimenti nei confronti dell'Italia tanto è grave la situazione. Nel solo 2006 ci ha condannati migliaia di volte circa il doppio delle condanne emesse all'intera Europa. Il nostro sistema Giudiziario costa quanto è più degli altri paesi ed è talmente ingiusto da arrivare a stravolgere l'ordine democratico, come fai a difendere una simile corporazione che per interesse aggredisce chiunque tenti di introdurvi dei cambiamenti. Per quanto riguarda De Magistris ritengo la cosa complessa e non abbiamo in mano elementi sufficienti. Non gli do del tutto torto, ma diffido fortemente di un suddito dello stato che rinnega una legge e si fa strumentalizzare da chi usa il sistema mediatico soltanto per alimentare l'antipolitica. Mentre per il resto trovo giusto che per gli incensurati siano stati ridutti ad un livello più civile i periodi per la prescrizione dato che i tempi della giustizia sono fuorilegge. Poi Berlusconi è uno strano animale, quando l'attaccano si difende, e ha usufruito una volta di questa modifica, ma non trovo tutto ciò scandaloso; di fronte ha dei magistrati militanti che lo perseguitano esclusivamente dal giorno in cui è entrato in politica. In pratica ad una giustizia ad personam ha contrapposto una legge ad personam e questo in parte lo può scagionare soprattutto perchè la legge in questione ha dei giusti principi, in caso contrario, ti assicuro, lo avrei biasimato aspramente.
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biscotto82
biscotto82 il 26/10/07 alle 22:32 via WEB
allora..mi correggo perchè ho detto che furono loro ad indagare su berlusconi e dell'utri ed è un'inesattezza...c'è una chiara intervista di borsellino che però parla chiaramente dei rapporti che c'erano tra berluscono,mangano,dell'utri e le famiglie mafiose.ora..non sono stati loro ma dell'utri è stato condannato a 9 anni per associazione mafiosa,e se non sbaglio è il braccio destro di berlusconi,ma forse non vuol dire,in più mangano non faceva parte dei sette nani,ma berlusconi non sapeva...in più questi sono starlci delle sentenze che se non altro lanciano un'ombra su certe persone che visto i discorsi fatti secondo me almeno non dovrebbero ricoprire certi incarichi:Bombe del 1992 e del 1993 (l’accusa è di concorso in strage) Caltanissetta sui presunti "mandanti a volto coperto" delle stragi del 1992 (Falcone e Borsellino) e del 1993 (Milano, Firenze e Roma) sono state archiviate per scadenza dei termini d'indagine. A Firenze, il 14 novembre 1998, il gip Giuseppe Soresina ha però rilevato come Berlusconi e Dell'Utri abbiano "intrattenuto rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista realizzato".Aggiunge il giudice che esiste "una obiettiva convergenza degli interessi politici di Cosa Nostra rispetto ad alcune qualificate linee programmatiche della nuova formazione [Forza Italia].Il gip di Caltanissetta Giovanni Battista Tona ha scritto: "Gli atti del fascicolo hanno ampiamente dimostrato la sussistenza di varie possibilità di contatto tra uomini appartenenti a Cosa Nostra ed esponenti e gruppi societari controllati in vario modo dagli odierni indagati [Berlusconi e Dell'Utri].C'è, infine, la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta, che il 23 giugno 2001 ha condannato 37 boss mafiosi per la strage di Capaci: nel 14 capitolo intitolato esplicitamente "I contatti tra Salvatore Riina e gli on. Dell'Utri e Berlusconi", si legge che è provato che la mafia intrecciò con i due "un rapporto fruttuoso quanto meno sotto il profilo economico". Talmente fruttuoso che poi, nel 1992, "il progetto politico di Cosa Nostra sul versante istituzionale mirava a realizzare nuovi equilibri e nuove alleanze con nuovi referenti della politica e dell'economia".per me tanto basta...ma io sono gentaglia...e sinceramente non ti rispondo nemmeno più...
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il_primo_solista
il_primo_solista il 27/10/07 alle 14:01 via WEB
E vero c'è un intervista peccato che ne sia stata accertata la manipolazione e da quel momento quella casseta è sparita. Ciò nonostante non conteneva nulla che coinvolgesse Berlusconi. Il magistrato Giuseppe soresina poi te lo raccomando lui toga rossa si autodefinisce e le sue indagini si basavano soltanto sulle poco credibili testimonianze mai supportate da prove di mafiosi a dir poco compiacenti. Dell'Utri poi è stato riconosciuto colpevole grazie ad un mostro giuridico imposto dalla sinistra ( concorso esterno in associazione mafiosa ) che è una roba che non esiste in nessun ordinamento giuridico. Non è neanche favoreggiamento e neanche il reato di affiliazione in cui bisogna dimostrare con quali atti hai favorito la mafia. Con il "concorso esterno" si possono mettere la mai su chiunque, in pratica per essere inquisiti basterebbe salutare per strada una qualsiasi persona che la procura ritenga possa essere affiliato alla mafia. Questa è barbaria giuridica e questi sono persino peggio della mafia.
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il_primo_solista
il_primo_solista il 27/10/07 alle 14:20 via WEB
Comunque trovo veramente spregevole e per nulla intelligente il tuo assurdo e del tutto personale accostamento tra Berlusconi e quelle stragi. Dovresti vergognartene, ignori persino che allora il cavaliere facesse l'imprenditore e non il politico e che nel 92 La Standa, di cui era titolare, in Sicilia subì a scopo di estorsione tre attentati mafiosi in altrettante sedi che gli causarono danni per diversi miliardi di lire..alla faccia del mafioso..e certo che ha avuto rapporti di tipo economico con la mafia, lui pagava e i secondi incassavano e magari gli imponevano Mangano. Anche Dell'Utri è un uomo di affari, e in Sicilia se non lo sai qualsiasi azienda o uomo d'affari non può evitare nonostante tutto di avere contatti con esponenti della mafia, lo stesso mondo cooperativo In sicilia come in Calabria e in Campania lo trovi aggrovigliato agli interessi di stampo mafioso e camorristico. Su questi fatti devi sapere che si avviarono delle inchieste nel 1991, tutte archiviate nel 1999, ma attenzione, i carabinieri che stavano indagando su quelle piste sono stati tutti dispersi, trasferiti o ridotti di rango se non di grado, in pratica l'allora Ministro degli Interni Giorgio Napolitano gli destinò lo stesso trattamento che Visco ha poi risevato al generale Speciale. A quanto pare certi atteggiamenti mafiosi devono essere connaturali alla loro indole comunista. Se ti può interessare molti particolari, mai smentiti, di questa vicenda, li trovi anche nel libro dell'ottimo giornalista Andrea Pamparana "Gli impuniti". E infine ti devo anche dire che sei anche un testone, leggi meglio prima di fare l'offeso. Ti devi essere montato la testa, tu appartieni alla categoria dei manipolati e non dei manipolatori. Rilassati, non fai parte di quella gentaglia.
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biscotto82
biscotto82 il 27/10/07 alle 14:44 via WEB
manipolata ?hai prove?p parli per parlare?perchè naturalmnte..i tuoi sono fatti,le mie chiacchiere da bar..i tuoi riferimenti sono di persone serie,i mei di toghe comuniste e complottiste..bè mi sembra almeno curiosa come cosa!comunque per me non è spregevole nulla..io ti ho parlato di atti di processi non mi sono inventato nulla..tu pensi che siano manipolati, io no!ma sono fatti..ma per te è tutto comunista..tutto complotto..mi ricordi qualcuno!cmq so di non essere gentaglia...grazie...
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Liberati dal giudice Giorgio Piziali i Rom che costringevano i figli a rubare sotto minaccia di stupro le bambine e con continue percosse i bambini. 
 

Simili comportamenti da parte dei magistrati sono possibili perchè l'ordinamento giuridico italiano e le sue tonnellate di codici consentono la più assoluta discrezionalità e l'assoluta libertà di interpretazione. In pratica secondo i nostri codici ed ordinamenti ad assoluta discrezione chiunque potrebbe essere arrestato e tenuto in galera persino per un semplice saluto, e sempre a discrezione, chi viene ritenuto un assassino potrebbe, per volere del giudice, immediatamente essere prosciolto e tutto senza contraddire i suddetti codici e ordinamenti. Oltretutto tale "settore" non è sottoposto ad alcun controllo democratico. Quindi tutto perfettamente, dal punto di vista italiano, legale e formalmente ineccepibile. Che poi lo sia anche dal punto di vista dei diritti umani, civili e politici è un'altro conto. Perchè di potere assoluto si tratta. L'ordinamento giuridico è, come dimostrano i fatti da quindici anni a questa parte è nella sostanza intoccabile, anche se formalmente il parlamento può emanare leggi in tal senso. Chi tocca muore questo è quello che è sempre capitato. Per bilanciare un simile potere , unico nell'intero mondo occidentale, la costituzione prevedeva l'immunità parlamentare (cioè la tutela per tutta la legislatura dei rappresentanti del popolo) abolita proprio per volere di quella sinistra antidemocratica che continua a starnazzare ipocritamente al proprio popolino che la costituzione è sacra ed intoccabile.

 

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