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Un libro da leggere: Maledetta primavera

Post n°2785 pubblicato il 24 Marzo 2015 da maxsof1
 
Tag: Libri

Autore: Paolo Cammilli

Descrizione:

A Settimo Naviglio, un coriandolo di palazzi tutti uguali appena fuori dalla periferia di Milano, la gente si annoia. Ma i luoghi non valgono, valgono le persone. Basta allora un vecchio conto in sospeso fra uno stagionata P.R. e una ragazzina strafottente per incendiare tutto: amicizie, desideri, ricordi. Fabrizio Montagner è un po' sfatto, sogna a occhi aperti e ci crede anche quando non dovrebbe. Carlotta Magonio è bella, orgogliosa e dolce con chi vuole lei. Potranno mai scambiarsi fragilità e colpi violentissimi? Il mondo intorno non li aiuta. Non certo Ginevra De Amicis, la migliore amica di Carlotta. Non Simone,un ragazzo taciturno con alle spalle una storia troppo brutta per essere vera. E nemmeno Renato Boriani e Umberto Barà: campioni sul viale del tramonto, i quali resteranno imbrigliati in un gioco più grande di loro.

Commento: Ho comprato questo libro senza troppe pretese e alla fine si è rilevato un buon acquisto. "Maledetta primavera" non è un capolavoro ma riesce ad appassionare il lettore dalla prima pagina fino alla fine. Questo libro è un romanzo di vita, completo in tutte le sue parti. Dalla storia d'amore cosi dolce, ma allo stesso tempo anche crudele, dove i sentimenti cosi descritti ti riportano inevitabilmente a qualcosa di vissuto. Catapultandoti poi in un giallo che più che il "giallo", quello che fa riflettere è la mancanza di giustizia dei nostri tempi. Tutto in questo romanzo è molto reale e le emozioni ti investono dal primo all'ultimo secondo, così come le continue trovate dell'autore. "Maledetta primavera" ci costringe a vedere le macerie del nostro Paese. Una società alla deriva in cui tutto è spettacolo. L'Italia morbosa nella quale anche un paesino miserabile può riscattarsi, diventando il palcoscenico del male. Conclusioni? "Maledetta primavera" non è un romanzo per chi non vuole guardasi allo specchio e accettare che chiunque di noi può essere Federico, Carlotta o la perfida e viziata Ginevra. Ultima nota per l'autore Paolo Cammilli: il suo stile è simile a quello del grande Niccolò Ammaniti. Da leggere assolutamente. Il libro sarebbe da 7 ma gli ho tolto mezzo voto per il finale che mi ha lasciato con l'amaro in bocca.

Voto: 6½

 
 
 
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