Maxso's Blog

In un post scritto il 4 giugno del 2007 vi parlai della mia “Work Experience” di un giorno presso una società del centro Direzionale di Napoli e di come molte cose non mi convincevano, tipo la retribuzione dei 500 euro mensili da parte della Regione Campania.

Dovete sapere che le aziende(di solito Spa) che prendevano questi “tirocinanti” prendevano 1500 euro al mese dalla Regione Campania facendo lavorare il “poveraccio” 8 ore al giorno senza versargli un euro. La cosa più scandalosa è che se superavi un certo numero di assenze(20 giorni in 6 mesi) dovevi restituire tutti i soldi, anche quelli guadagnati lavorando. Alla fine, per tutte queste stranezze e per paura di essere retribuito con molti mesi di ritardo, dovetti rinunciare. Anzi, per la verità mi rifiutai di firmare quel contratto a forma di “inculata”.

Ieri(29 luglio), mentre sfogliavo il quotidiano “Il Napoli” leggo la storia(cliccate sulla foto per ingrandirla) di uno di quei poveracci che hanno firmato quel contratto e che a distanza di mesi ancora non hanno ricevuto un euro dalla Regione Campania. E’ mai possibile che mentre nel resto d’Europa c’è un sussidio per i disoccupati in Italia c’è l’assistenzialismo alle aziende?

Trama(fonte FilmUP):

Earl Brooks(Costner) ha tutto: una moglie amorevole(Marg Helgenberger) e una figlia devota(Danielle Panabaker), l'appoggio della sua comunità e un'attività commerciale che va a gonfie vele. Tuttavia, il signor Brooks conduce anche un'altra vita sconosciuta a tutti. Infatti, è il famigerato assassino seriale conosciuto come il "Killer delle impronte". Sebbene negli ultimi tempi sia rimasto tranquillo, la sua patologia emerge ancora una volta a causa del suo malvagio ed astuto alter ego(interpretato dal premio Oscar William Hurt), a cui il signor Brooks imputa i crimini che commette. Quando cede all'ennesimo impulso criminale di uccidere una coppia innocente, il signor Brooks commette il suo primo errore, perché si fa cogliere in flagrante da un fotografo ficcanaso(Dane Cook) che decide di ricattarlo, sottoponendogli una richiesta incredibile. Inoltre, quest'ultimo crimine scatena l'interesse di un'agente di polizia molto tenace(Demi Moore), che è spinta da una crisi personale a cercare disperatamente di scoprire la vera identità del "Killer delle impronte" e che si mette quindi sulle tracce del signor Brooks. Ora, per la prima volta, il signor Brooks dovrà affrontare una partita decisiva, a meno di non riuscire a nascondere la sua scioccante vita segreta e la sua vera identità per sempre.

Attori: Kevin Costner, Dane Cook, Demi Moore, William Hurt, Marg Helgenberger.

Commento: Ho aspettato con ansia l'uscita di questo film a noleggio e l'attesa non è stata delusa. Il film è stupendo, in alcune scene sembra di riviviere quasi "American Psycho". Earl Brooks(Kevin Costner) è un uomo ricco di successo che però ha uno "strano" hobby. Guidato dal suo alter ego(William Hurt), Earl ammazza le coppie mentre fanno l'amore e, una volta uccise, le fotografa senza lasciare "traccie". Il detective Tracy Atwood(Demi Moore) si mette alla ricerca di questo serial killer chiamato il "Killer delle impronte", ma non ci sono mai testimoni sui luoghi dove avvengono i delitti. Finisco di raccontarvi la trama, altrimenti vi svelo tutti i colpi di scena di questo film. Guardatelo, se amate il genere thriller.

Voto: 7

Navigando sulla piattaforma Libero Video mi imbatto in un video che parla delle ragazze “calde” della chat. La tipa del video è una studentessa universitaria che per “arrotondare” si spoglia davanti ad una webcam. La donna dichiara di guadagnare in media 2 mila euro al mese, naturalmente senza pagare un euro di tasse. Forse finalmente ho trovato un “lavoro” che fa per me, perché facendo il “sostituto d’imposta abusivo” a queste tipe potrei alzarmi un bel gruzzolo ogni mese.

A parte gli scherzi, a me sorprende come una tipa(come quella del video) possa fare tutto per soldi, ma allo stesso tempo mi sorprende anche come alcuni uomini siano così stupidi da farsi svuotare il portafoglio per una “cosa” virtuale. Quest’ultima cosa proprio non la concepisco. Forse sarà perché una donna con me deve sudare(e anche molto) per “scucirmi” dei soldi. Poi non ci lamentiamo se le adolescenti si vendono per pochi euro o per una ricarica del cellulare. Di seguito potete leggere altri due miei post sul business della “pucchiacca”.

L'industria della "pucchiacca"
Quando la “Pucchiacca” è business

Volevo scrivere qualcosa sulla norma anti precari, ma lo farò prossimamente perché in questo post voglio farvi capire come i media(in particolare la TV) siano dannose per la nostra psiche.

Da diversi anni la TV propone dei falsi miti che servono a sviare le persone dai veri problemi che affliggono il nostro paese. Ecco spiegato perché nel 2003 quando il governo Berlusconi approva la legge Biagi, nessun italiano è sceso in piazza per protestare. Una riforma del lavoro giovanile la tentò anche la Francia. Nel 2006 il primo ministro Dominique De Villepin propose una legge che cambiava il contratto di primo impiego(Cpe), ma che non fu mai approvata perché i giovani(in particolare gli studenti) scesero in piazza a protestare.

L’Italia è un paese ignorante. Solo così può essere spiegato l’inculamento continuo che i politici fanno nei nostri confronti. Ma cosa possiamo sperare da un genitore che cresce i propri figli a “pane e Lucignolo” e che prende come riferimento il “Pallenda”?

Ieri(sabato 26 luglio), il Napoli, davanti a 60 mila spettatori, nel ritorno di Intertoto ha battuto per 1-0 il Panionios. La squadra greca già aveva perso in casa all'andata con il medesimo risultato quindi aveva poche possibilità di ribaltare la situazione.

Non voglio parlare della gara, perché la squadra di Reja gioca proprio male, ma voglio soffermarmi sulla faccenda diritti TV. La settimana scorsa Sky aveva acquisito i diritti per trasmettere la gara in diretta versando al Napoli circa 800 mila euro. Molti abbonati che hanno il pacchetto completo(57 euro al mese) con la TV di Murdoch speravano di vedere la partita.

Invece, Sky ha pensato bene di mettere la partita in pay per view. In poche parole, chi voleva vedere la partita, oltre ad essere un abbonato di Sky, doveva comprare a 10 euro l'evento. Una vera e propria truffa.

Essendo ancora per poco un cliente indiretto di Sky(ho fatto la disdetta per conto di terzi) ho deciso di non farmi fregare altri 10 euro preferendo non vedere la partita. Però molti napoletani(stupidi) non hanno fatto come il sottoscritto e hanno preferito farsi inculare ancora una volta, non sapendo che sul web c'erano dei link che permettevano di seguire la gara in diretta...