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Messaggi del 25/09/2008

Alitalia: L’inculata è servita

Post n°1711 pubblicato il 25 Settembre 2008 da maxsof1
 
Foto di maxsof1

Dopo il ritiro dell’offerta CAI per l’acquisizione della “parte sana” di Alitalia, molti hanno pensato che la nostra compagnia di bandiera sarebbe fallita(magari). Invece, per colpa di qualcuno(Berlusconi o Veltroni?) l’ipotesi fallimento è stata scongiurata. Oggi(25 settembre), Roberto Colannino ha convinto  anche la CIGL e quindi, a meno che imprevisti da parte dei piloti, la parte sana di Alitalia è salva. Vi starete chiedendo il significato della parola “parte sana”. Ebbene, dovete sapere che la CAI acquisterà solo il marchio e gli aerei, mentre i debiti verranno lasciati ai più stupidi, vale a dire i contribuenti… 

Pensate, questa magia ci costerà la bellezza di 100 euro a testa(neonati inclusi). Un nuovo nato senza saperlo dovrà saldare un debito per colpa dei disastri fatti dai manager che si sono succeduti dal 1996 ad oggi. Riguardo ai manager, il caso più eclatante è quello di Giancarlo Cimoli, che nel triennio dal 2004 al 2007 fa perdere ad Alitalia la bellezza di 1 miliardo e mezzo di euro, ma nonostante ciò in quel triennio, con i suoi 2 milioni e 300 mila euro, risulta il manager più pagato di una compagnia aerea in Europa. Inoltre, avendo fatto un “buon lavoro”, riceverà anche una buona uscita di 3 milioni di euro.

Ritornando alla vicenda acquisizione, della CAI non mi fido, perché più che da un gruppo di imprenditori mi sembra formata da un gruppo di avvoltoi senza scrupoli. Alla fine credo che tra un paio d’anni venderanno tutto ad Air France guadagnandoci un mucchio di soldi e senza dare un euro ai contribuenti stupidi che pagano i debiti.

 
 
 

Il film del giorno: Gomorra

Post n°1710 pubblicato il 25 Settembre 2008 da maxsof1
 
Tag: Film
Foto di maxsof1

Trama(fonte FilmUP):

Potere, soldi e sangue. In un mondo apparentemente lontano dalla realtà, ma ben radicato nella nostra terra, questi sono i "valori" con i quali gli abitanti della provincia di Caserta, tra Aversa e Casal di Principe, devono scontrarsi ogni giorno. Quasi sempre non puoi scegliere, quasi sempre sei costretto a obbedire alle regole del Sistema, la Camorra, e solo i più fortunati possono pensare di condurre una vita "normale". Gomorra è un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra si apre e si chiude nel segno delle merci, del loro ciclo di vita. Le merci "fresche", appena nate, che sotto le forme più svariate - pezzi di plastica, abiti griffati, videogiochi, orologi - arrivano al porto di Napoli e, per essere stoccate e occultate. E le merci ormai morte che, da tutta Italia e da mezza Europa, sotto forma di scorie chimiche, morchie tossiche, fanghi, addirittura scheletri umani, vengono abusivamente "sversate" nelle campagne campane, dove avvelenano, tra gli altri, gli stessi boss che su quei terreni edificano le loro dimore fastose e assurde - dacie russe, ville hollywoodiane, cattedrali di cemento e marmi preziosi - che non servono soltanto a certificare un raggiunto potere, ma testimoniano utopie farneticanti.

Attori: Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Carmine Paternoster.

Commento: Finalmente guardo un film italiano decente, anche se forse dal punto di vista della regia si poteva far meglio. Come sapete questo film tratta le vicende narrate nel libro di Saviano e devo sottolineare che come nel libro anche nel film si da "solo" un'immagine negativa del mio quartiere(Scampia). Uno che non sa le cose, potrebbe pensare che a Scampia ci siano solo delinquenti e camorristi. Segnalo anche un'inesattezza. L'omicidio di Maria(Maria Nazionale) viene "ambientato" nelle vele, ma nella realtà è avvenuto in un altro luogo(in delle abitazioni vicino al quadrivio di Arzano). A parte queste mie considerazioni, il film è ben interpretato dagli attori. Toni Servillo è davvero bravissimo. Due scene mi hanno colpito su tutte in questo film. La prima è quella in cui Roberto(Carmine Paternoster) presenta suo padre a Franco(Toni Servillo). Qui si intuisce come è difficile trovare lavoro a Napoli e come questa "disgrazia" venga sfruttata dalla criminalità organizzata per "reclutare" nuovo personale. La seconda, con protagonisti sempre Servillo e Paternoster, è quella in cui Roberto capisce che con i rifiuti tossici si sta uccidendo la Campania e decide di non lavorare più per Franco. Bellissima e significativa la frase "Per salvare un operaio di Mestre ammazzi una famiglia di Mondragone".

Voto: 7½

 
 
 

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