Creato da foglienere il 22/10/2006

Mens Insana

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Effetto Farfalla... (Assurdità sulla Teoria del Caos)

Post n°10 pubblicato il 03 Novembre 2006 da foglienere

immagineJack camminava distratto ultimamente, aveva appena letto della teoria del caos e si chideva... "ma come cazzo fa un farfalla in Australia a provocare un uragano in Kansas? E poi non possono cercare quella maledetta farfalla e far finire 'sti benedetti uragani in America?" Continuava a rimuginare su come le azioni confluiscono e pochissimi insignificanti input modificano grandi eventi, o meglio, continuò a farlo nei due minuti che dividevano la biblioteca dal primo McDonald, dove il pensiero costruttivo è bandito per convenzione e ogni forma di sano ragionamento viene annegata in montagne di patatine e laghi di ketchup. E proprio una macchia di rosso condimento arrivò ad ornargli la felpa nuova. Il colpevole era un suo coetaneo che passandogli vicino ha fatto franare il suo piccolo monte di patatine già condito. Jack non pensò nemmeno, il pugno era il minimo sindacale. La piccola rissa durò poco, gli inservienti divisero i due e li cacciarono dal locale.
Il giorno dopo scoppiarono due guerre contemporaneamente, Jack rimase di sasso a questo fatto, suo fratello sarebbe diventato militare entro qualche giorno e pensare che sembrava tutto così tranquillo.
Ma gli ronzava nella testa quella Teoria del caos, così iniziò a fare caso alle sue azioni e la cosa lo sconcertò. Non voleva crederci, tutta quella responsabilità sulle sue spalle era troppa... o forse erano solo coincidenze!
Fatto sta che si scoprì un giorno a battere i piedi, incazzato con i genitori per l'ennesima rifiuto a ritardargli il coprifuoco, non passarono due ore che un terremoto sconquassò l'Asia meridionale. Un volta colto da un raptus calciò una pianta, al telegiornale registrarono che in Amazzonia si era quasi raddoppiato il ritmo di deforestazione. Lasciò il frigo aperto e il polo nord si scioglieva...
Così decise di cambiare, ogni suo gesto era d'importanza vitale, coincidenze o meno non poteva continuare così.
Ritrovò quel ragazzo del McDonald e gli chiese scusa, seppur prima dovette scansare due ottimi diretti al volto (per fortuna ce la fece...). Tornando a casa vide una ragazza, era parecchio che gli veniva dietro, ma siccome non era proprio una fotomodella (e sicuramente non lo sarebbe mai diventata) non l'aveva mai degnata di uno sguardo. Eppure, sarà il suo nuovo stato d'animo, sarà stata la luce del sole che giocava maliziosamente tra i suoi neri capelli, chissà cosa fu, ma gli venne voglia di passare il pomeriggio con lei. Pomeriggio che finì molto tardi con un abbraccio e un dolce bacio di buona notte delicatamente appoggiato sulle labbra, un casto bacio tra due teneri adolescenti al loro primo incontro, certo è che i tutti i baci e gli abbracci che si erano scambiati prima di nascosto al parco non avevano nulla del primo tenero incontro tra due adolescenti, ma tanto vale... Dato che c'era provò anche l'ultima cosa, seminò una pianta. Ma alla sera il telegiornale non portava nessuna buona notizia, il mondo sembrava andare a rotoli e oltretutto ne sembrava anche oltremodo contento. Jack era un tipo testardo e continuò così, ogni tanto perdeva la pazienza, ma poco, così ogni tanto capitava un piccolo tifone quando sbuffava, un piccolo tsunami, un allargamento del buco nell'ozono.
Dopo un po' di tempo ecco che le guerre lentamente smisero, l'ultima cessò quando il lui e il ragazzo del McDonald uscirono insieme un'anno dopo per bersi una birra da buoni amici. La pianta che aveva seminato fiorì e con essa l'Amazzonia aveva riguadagnato tutta la terra persa nell'ultimo mezzo secolo. E da quando si sposò, non vi fu più nemmeno un divorzio....

 
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