Creato da foglienere il 22/10/2006

Mens Insana

ciarlatano, venditore di sogni, mercante di nuvole

 

 

Anni '80

Post n°80 pubblicato il 13 Marzo 2007 da foglienere

Noi che leggendola si sono inumiditi gli occhi!

quanti ricordi...

 
 
 

Puffbacche o Puffragole?

Post n°79 pubblicato il 08 Marzo 2007 da foglienere

Qualcuno mi sa risolvere il dubbio?
Qualcuno si ricorda se i puffi mangiavano le puffragole o le puffbacche? Su questo dilemma abbiamo scommesso una partita a Risiko (quella del post precedente)
su Google puffbacche battono puffragole 1100 a 276.
Attendo risposte...

AGGIORNAMENTO
Ahimè sono costretto a capitolare sotto una valanga di puffbacche, me li vedo tutti questi cosini blu alti 2 mele o poco più sudati da bestie che mi versano in testa un mini-cestino di puffbacche.
Se non mi vedete sui blog per un po' è perchè li sto lasciando fare, merito di essere seppellito di puffbacche. Magari chiedo qualche puffragola per far passare l'attesa...

grazie a chi ha partecipato al sondaggio, comunque resto sempre in attesa di una prova schiacciante che ribalti il risultato, adoro i colpi di scena... (magari esce che Grande puffo si faceva indigestioni su indigestioni di puffstorioni del baltico in salsa puffosa)

 
 
 

Rubando in giro (grazie E* S*)

Post n°78 pubblicato il 07 Marzo 2007 da foglienere

il presente testo non è scritto da me, ma da un amico, vi lascio il link del suo blog su msn non so quanto sia accessibile in ogni caso mi pareva giusto lasciare traccia della serata di ieri nelle parole del suo bollettino di guerra!

Guerra mondiale ed errori militari .....
Correva l'anno 2007, il mondo era in subbuglio e le 6 maggiori forze
politiche del pianeta muovevano le proprie pedine e redigevano le proprie
alleanze. All'improvviso la guerra scoppiò ... la presidentessa L* decise
improvvisamente di attaccare, senza una motivazione plausibile, sul fronte
europeo. Per un vincolante gioco di alleanze tutti presero posizione e si
schierarono.
La situazione non fu facile, le armate nere, capeggiate dal generale A*,
già possedevano buona parte delle americhe. La presidentessa L* dominava il fronte
europeo, tutti gli altri si spartivano il mondo senza un vero senso, a macchia
di leopardo.
Dopo qualche anno di piccole scaramucce entrarono nella scacchiera mondiale
delle armate di rinforzo del generalissimo Manu Fon S* che decisero
immediatamente di muovere guerra alle armate verdi della duchessa B*, vera
arpia del fronte asiatico. Amava soggiogare il popolo facendolo lavorare fino
allo stremo nei campi di riso. S* non sopportava la situazione .....
Senza nessun motivo la zona asiatica divenne un roventissimo campo di
battaglia. La principessa Ereditaria V* decise di attaccare
improvvisamente le armate verdi, agevolando il compito alle rosse ma, allo
stesso tempo, decimando il suo già esiguo esercito.
In tutto questo trambusto non dimentichiamo il comandante in capo B*
che, con delle mosse che stavano tra il pazzo e l'insensato, mandò molti dei
Suoi a morire nelle praterie americane, tentando di vincere una battaglia ormai
visibilmente già persa in partenza.
Dopo alcuni anni, la regina L* in compagnia della spietata sorella J
erano ormai alla disfatta quando la situazione volse a loro favore.
Il generalissimo S* (per chi non lo avesse ancora capito sono io(non io Scalda!! ndr)), dopo
l'intervento di molti altri rinforzi decise che era giunto il momento della
Soluzione Finale. Attaccò fino allo stremo le armate verdi in Asia
distruggendole facilmente. L'obiettivo era vicino ma si scontrò contro un muro
invalicabile, il GIAPPONE. Un manipolo di eroi che resistettero fino allo
stremo, senza paura, decimando le armate rosse. Il generalissimo perse la testa
continuando ad attacare, troppo tardi si accorse dell'errore che commise
precedentemente nel disporre le proprie truppe di rinforzo. La guerra ormai fu
persa.
A quel punto i giochi si fecero veloci, L* decise di eliminare B*,
escludendo cosi S* dai giochi per la vittoria e mentre tutti gli altri
combattevano su più fronti, A* decise di chiudere la partita. Con una
vagonata di rinforzi conquistò il versante Americano. L'Africano era già
diventato suo approfittando delle esigue forze lasciate da S* sul
territorio.
A* vinse la guerra conquistando 24 maledettissimi territori ............
e questo è quanto.

 
 
 

Dentro di te...

Post n°77 pubblicato il 05 Marzo 2007 da foglienere

Passeggiando per strada ho letto questa bellissima frase:
"Dentro di te c'è molto più di quello che pensi!"

Pensiero di una persona normale:

  • "Che bello!"  :) :)

Pensieri miei:
  • "Mi hanno utilizzato come discarica abusiva mente dormivo?"
  • "Ho mangiato da Mc Donald o in una rosticceria cinese ultimamente?"
  • "Chi ti dice che penso?"
  • "Ecco dov'è finita la pinza che non trovavano i chirurghi!"
  • "Quando ho fatto la cavia per supposte mi avevano assicurato non più di dieci!"
  • "Pensiero censurato che comprende persone di colore mooolto dotate e alcune mie parti mooolto intime, di cui poi sono oltremodo geloso"
  • "Devo chiudere per inventario, chissà che figura ci faccio mentre giro nel mio corpo con un cartello appeso fuori 'chiuso per inventario'?"
  • "Altro pensiero censurato che comprende siringhe e sostanze che stupiscono assai"
  • "Che sia legale? Che debba condonarlo? (Sarebbe carino andare allo sportello: Scusi mi sono guardato dentro e ho visto che avevo questa cosa, ecco neanch'io so come ci è finita, si si è roba mia ormai, certo, me la porto dietro da un po' di tempo mi sembra, ma il modulo c/24 per il condono?, si si proprio quello, e dice che poi devo inserirlo nella denuncia dei redditi? ah si ho capito, lo dirò al commercialista grazie!)"
  • "Speriamo sia divertente!"
  • "Dai che appena lo trovo lo dico a quelli del blog (Ahaha illusi, se lo trovo mica glielo dico a quelli!)"

  • "Ma soprattutto... TU COME FAI A SAPERLO?! E POI CHE TE NE FREGAAAA?!?"
Ogni riferimento a fatti persone... si insomma lo sapete già!

 
 
 

Aspettando l'alba

Post n°76 pubblicato il 01 Marzo 2007 da foglienere

Ultimamente mi sono dedicato poco al blog, ho una buona scusa! Così per mettermi alla prova ho scritto un racconto horror per un concorso.
Perchè un racconto del terrore vi chiederete... beh perchè è il primo concorso che ho trovato... Avrei potuto scrivere indifferente una storia per bambini o un poliziesco, era solo voglia di scrivere. Probabilmente è rozzo, magari anche poco avvincente e non mette il benchè minimo terrore, ma visto che ormai l'ho scritto ecco a voi. Se avete voglia di lasciare un commento ve ne sarò eternamente grato (diciamo per qualche ora...)
Scalda

Sono le dieci del 15 Giugno. Sono due notti che non chiudo occhio e questa non sembra diversa. So che domani mattina riderò di queste poche righe, ma per combattere l'inquietudine e far passare il tempo ho deciso di scrivere questa storia.
Sono stato nell'esercito partecipando a parecchie operazioni sul campo, ma venni cacciato per insubordinazione. Fuori dall'esercito continuai a fare quello che avevo imparato: uccidere. Divenni un sicario. Le prime vittime erano lavori poco impegnativi, li portai a termine in breve tempo. Fucili e pistole però mi stancarono ben presto, libero dalla disciplina militare mi assalì la brama di sangue. Iniziai a seguire le vittime sempre più da vicino, donavo loro la morte con gioia folle. Quando la lama del pugnale accarezzava lentamente la gola, gioivo nel vedere il puro terrore sgorgare dai loro occhi mentre la vita erompeva con il rosso sangue.
Ma tutto è cambiato due giorni fa. Quel figlio di puttana.
Cazzo, ho visto ragazzi sgozzati, madri violentate con i figli ancora al seno, uomini torturati, insomma tutto l'orrendo campionario che la guerra può morbosamente offrire e l'ho affrontato impassibile.
Non aveva neanche vent'anni, mi avevano consigliato di portare a termine il lavoro in fretta e senza avvicinarmi più del necessario. Non ho resistito, togliere una vita così giovane non capita spesso. Iniziai il pedinamento, ma più mi avvicinavo più provavo repulsione per quel giovane uguale a mille altri. Mi dissi che dopo quel lavoro avrei preso una lunga vacanza, forse avevo lavorato troppo.
Due giorni fa ebbi l'occasione, lo avvicinai in un angolo scuro e lo colpii ad una tempia. Lo appoggiai ad un portone in ombra e con la delicatezza di una fata gli appoggiai la fredda lama sul collo. Un brivido mi percorse tutto il corpo, l'eccitazione mi scorreva per le vene come droga potente, ma stavolta c'era qualcosa di diverso. Non era il caldo e fremente vibrare, il sudore mi si gelava addosso. "Per fortuna è buio" mi dissi, ma l'acciaio lucido  della lama colse un riflesso.
Merda! ho appena fumato tre sigarette di fila e mi è rimasta solo mezza bottiglia di whiskey. Non vedo l'ora che venga domattina per ridere di queste stronzate. Giro a vuoto per la stanza, indeciso se uscire o meno, ogni volta che mi avvicino alla porta provo un repellente senso di freddo.
E' quasi mezzanotte, sono in un bagno di sudore. Ho trovato il coraggio di uscire in fondo alla bottiglia di whiskey, ne ho comprata un'altra. Insieme a qualche pacchetto di sigarette (Devo aver bevuto troppo, le righe iniziano a muoversi). Sono corso in casa, le persone per strada mi guardavano con occhi rossi, qualcuno mi sorrideva con un ghigno, mostrando lunghe zanne. Mi sentivo sempre osservato. Che cazzo di allucinazioni.
Niente, neanche infilandomi a letto riesco a prendere sonno, continuo a fissare questo soffitto scrostato. Così scrivo, aspettando che l'alba giunga presto, voglio proprio rileggere queste poche righe e ridere di tutte queste cazzate.
Unghie artigli denti graffi sangue sangue
Merda! Devo essermi addormentato! Mezzanotte è passata da poco.
È stato un sonno allucinato, queste parole devo averle scritte inconsciamente durante l'incubo. Sembrava così reale.
Qualcosa è entrato dalla finestra. Ricordo solo lunghi artigli che mi squarciano le carni, le mie interiora uscire, i suoi denti affondarmi profondamente nel collo, con grosse e forti mani mi disloca le braccia dalle articolazioni fino a strapparmi muscoli e tendini. Io urlo e urlo, mentre il sangue schizza tutto intorno rendendo la stanza simile ad un mattatoio.
La mia maglietta è zuppa di gelido sudore. Ha anche due gocce di sangue. Che non mi spiego.
Eppure la cosa più inquietante di tutto quell'incubo sono stati gli occhi. Occhi così antichi e profondi. Non riesco a dimenticarli.
Erano gli occhi di due giorni prima. Illuminati dal riflesso della mia lama non mostravano il solito terrore, non c'era l'angoscia dell'imminente morte. Erano colmi di sadico divertimento, il suo sguardo così colmo di maligna conoscenza era fuori luogo in quella faccia così giovane. Non mostrava traccia di paura, ma solo una ripugnante curiosità.
La vista della faccia morente delle vittime era la mia gioia, ma maledico mille volte quel dannato sprazzo di luce.
Non riesco a ripensarci senza sentire il sangue gelarsi nelle vene, senza tentare di affogare il ricordo nell'ennesimo bicchiere di alcool, senza provare ad annebbiarlo con un altra sigaretta.
Cazzo! Di nuovo! Mi hanno bussato alla porta, quella stronza della vicina si è presa un bel colpo quando mi ha visto aprire. Non sono certo un bello spettacolo, sudato fradicio, con la maglietta insanguinata, per non parlare della mia faccia. Dopo tre giorni devo aver delle occhiaie da far invidia ad un teschio. Non so con che coraggio è riuscita a dirmi balbettando che aveva sentito delle urla disumane venire dalla mia stanza e voleva vedere se andava tutto bene.
Devo essermi addormentato di nuovo. Un altro incubo mi deve aver assalito. Sentivo il sangue bollire nelle vene, mi sentivo bruciare. Sentivo la pelle arricciarsi come in un incendio assieme all'odore della carne arsa dalle fiamme. Il dolore era insopportabile e in quel momento devo aver urlato.
Manca un quarto all'una, ho ingoiato pasticche di tranquillanti, eppure non riesco a prendere sonno. Ora ho quasi paura di addormentarmi, anche mentre sognavo il mio corpo che dolorosamente si inceneriva, avevo ben chiara la presenza di quella faccia che godeva del mio dolore. Quel figlio di puttana rideva, come due giorni fa, in quel portone, rideva di me mentre lo sgozzavo.
La mia maglietta è insanguinata, ora ha lunga una striscia di sangue. Assurdo, non ho nemmeno un graffio chissà da dove viene. Me la sono tolta e ho guardato allo specchio il mio corpo segnato dalle molte cicatrici, nessun taglio fresco. Indossandola di nuovo mi sono accorto anche del segno di una bruciatura. Dormendo devo averci appoggiato la sigaretta accesa, ecco anche il perché di quel sogno. Il mio stato alterato legato all'odore di bruciato ed ecco un bell'incubo in cui vengo arso vivo. Ma non mi sembrava di aver in mano una sigaretta, dev'essermi caduta. Me ne sono accesa un'altra per calmare i nervi.
I tranquillanti non stanno facendo effetto. Sono quasi le due, mancano poche ore all'alba. Ho riletto tutto quello che ho scritto. Sembra il delirio di un pazzo, mi sono messo a ridere. Nella stanza la mia risata risuonava con un eco distorto. Il sudore mi si è ghiacciato sulla pelle con la sensazione che un fredda mano mi graffiasse la schiena.
Sto ancora girando a vuoto per la stanza, guardando fuori dalla finestra la luna illumina di un pallore spettrale la città. Per le strade non passa anima viva.
Merda, ancora! Sono fradicio di wiskhey. Stavo bevendo l'ennesimo bicchiere e mi sono trovato disteso a terra. Fatico a scrivere tanto sto tremando, non riesco a tenere ferma la mano.
L'ho rivisto, era lui, è stato il peggior incubo che abbia mai avuto. Veniva verso di me ridendo, con il sangue che colava dalla gola. Il suo ghigno mi rimbombava nel cervello, i suoi occhi diabolici mi avevano pietrificato, i miei muscoli soffrivano dolori incredibili nella loro immobilità. Lui si avvicinava con satanica dolcezza, come un perverso amante.
Fatico a scrivere, ma voglio tenere fede al mio impegno, prego l'alba che arrivi presto. Fanculo, questa notte non finisce mai!
Mi ha appoggiato la mano alla guancia, scottava come brace, non riuscivo neanche ad urlare la gola mi pareva pietra. La sua mano scendeva lentamente.
Ah voglio dormire, voglio dimenticare il dolore, era solo un sogno.
La sua mano scendeva sul mio petto fermandosi all'altezza del cuore, non riuscivo a distogliere  lo sguardo dalle sue pupille, due pozzi aperti su abissi infernali.
Sentivo le sue dita al centro del mio torace lentamente affondare nella carne. Io ho urlato, chiedendo la morte, pregando che quel dolore cessasse in qualunque modo, senza che le mie orecchie cogliessero alcun suono.
La sua mano si è stretta attorno al mio cuore, ne avvertivo la vibrazione in tutte le membra. Ha iniziato a stringere, sentivo il tenero muscolo deformarsi e un insopportabile dolore diffondersi per tutto il mio corpo, la sua risata intanto mi perforava i timpani. Ero immobile, completamente in suo potere attendendo l'inevitabile.
Non riesco a descrivere l'orrore di questo incubo, sono le tre, l'alba è vicina.
Sole, voglio il sole! Cazzo quando arriva?
Si divertiva ad aumentare pigramente la stretta per prolungare la mia agonia e assaporarne ogni istante. Infine il mio cuore ha ceduto è scoppiato mentre il sangue mi schizzava su tutto il corpo e i miei sensi si annebbiavano.
Ho ripreso conoscenza con ancora la sensazione addosso del sangue caldo e appiccicoso.
Ti prego fa che l'alba arrivi, inizia a farmi male il petto
fatico a respirare
che dolore
il cuore
mi fa male il cuo


Dal rapporto della polizia si legge:
[...]gli agenti chiamati da una vicina disturbata dal rumore all'interno dell'appartamento hanno dovuto sfondare la porta chiusa dall'interno [...] Il corpo è stato trovato già in rigor mortis, seduto al tavolo. Stringeva nella mano destra ancora la penna con cui probabilmente stava scrivendo fino al momento in cui la morte sembra averlo colto improvvisamente. [...] L'autopsia ha rivelato che la causa della morte è stato il collasso del muscolo cardiaco. Il cuore si presenta fortemente lesionato, con molteplici rotture che ne hanno provocato una grave emorragia interna e l’arresto. La morte è stata archiviata come infarto a seguito dell’assunzione di alcolici e psicofarmaci.[...] L'ora del decesso è stata stimata dalla temperatura del fegato e dall'avvenuto rigor mortis attorno alle 22.00 del 15 Giugno [...]

 
 
 

Libri Febbraio

Post n°75 pubblicato il 28 Febbraio 2007 da foglienere

Libri aquistati

Terry Pratchett, Monstrous Regiment

Libri letti

Otomo Katsuhiro, Akira - un must per chi ama i manga.
Nick Hornby, Una vita da lettore (sto continuando lentamente)
Goethe, Faust
Milan Kundera, L'immortalità - Bel libro, brutta notte
Terry Pratchett, Eric - geniale come solo Pratchett
George Orwell, 1984 - Goldstein rules!!!


 
 
 

Rabbia

Post n°74 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da foglienere
 
Tag: Sfoghi

Seduto in poltrona sento la rabbia montare dentro di me, il tempo che fugge. Bramo la sfida, il cervello cerca enigmi da risolvere, cerco il confronto. Voglio un avversario, qualcuno con cui testare le mie capacità fisiche e mentali.
Lascio correre i miei demoni per la stanza, la riempiono.
Mi sento pronto, sono qui, vivo, ardente di vita compressa, inespressa, che non chiede altro di scoppiare, di uscire!
E in Tv ci sono Buona domenica e Domenica in.... Aaaaarrrgghhhhhhhhh!!!!!!

 
 
 

Pesantezza

Post n°73 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da foglienere
 
Tag: Parole

The fog-fairies walks lightly in the cloud-grass, living in never-ending happiness. They don’t embrace
each other, they can’t stand not to feel the
heaviness of a loving hug.


Le nebbiafate camminavano delicate sull'erba-nuvola, vivendo in una felicità senza fine. Non si abbracciavano, non riuscivano a sopportare di non provare la pesantezza di un amoroso abbraccio.

 
 
 

Dialogo

Post n°72 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da foglienere

Capita a volte che una parola si gonfi fino a diventare una frase, un discorso. In coppia diviene presto un dialogo, quasi una competizione. Ciò che ne esce possono essere profonde considerazioni, pensieri che rimangono scritti per i posteri come ricordo di un cammino già percorso.
Ma forse non è questo il caso.


lasciate pure un commento se vi pare opportuno. Buona Settimana a tutti voi incauti passanti, Scalda

 
 
 

Pioggia

Post n°71 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da foglienere

Le nuvole decisero di far piovere gioia e felicità su questo mondo ormai così triste.
Ma la gente uscendo apriva l'ombrello.

 
 
 

PERCHè SCALDA?

Sono The Crow, il corvo del cimitero di Pére Lachaise. E tu sarai un angelo, un giorno. La tua anima camminerà nella notte per giocare ancora con il Mondo...
Ti aspetterò, ragazza.

Jessica
 

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Tantiiiiiiiiiiiiiiiiiiii auguriiiiiiiiiiiii a voi e al...
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il 26/03/2009 alle 08:04
 
AUGURI Papà!!!!!!!! :)))) bacionissimi!!!!
Inviato da: ranafragolina
il 25/03/2009 alle 23:15
 
eh eh eh ^________^ un salutino!!!!!
Inviato da: artemide_rp
il 07/03/2009 alle 08:32
 
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il 29/01/2009 alle 11:51
 
 
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