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Il Ciclo...del riciclo...

Post n°47 pubblicato il 04 Novembre 2011 da Marisa63

Non si sceglie dove nascere e dove crescere.
Dipende da dove ti lascia la cigogna.
E a me m'ha depositato a Napoli.

Abitare in una città grande e caotica come Napoli ha i suoi svantaggi ed i suoi innegabili aspetti positivi. Certo, io non l’ho scelto….ma più il tempo passa più mi convinco che sono fatta per vivere in città, o per lo meno in quartieri densamente popolari, come quello che ha l’onore di ospitarmi da quando mi sono trasferita a Roma.
Quartiere anche di gente strana, il mio.
Artisti sui generis, tutti hanno una passione, un sogno, una particolarità.
C’è chi fa sculture solo con il legno dell’ulivo, chi insegna a rammendare o raffinati punti di ricamo antico, chi studia da cantante lirica e la domenica mattina ti sveglia di soprassalto credendosi Violetta.
Chi suona, chi canta, chi balla.

Come in ogni quartiere che si rispetti, tutti conoscono tutti e tutti conoscono te.
Tutti sanno tutto di tutti e anche dei parenti e conoscenti di tutti.
E molti addirittura si ricordano di te quando arrivasti in auto e dietro di te, quell’enorme tir della ditta di traslochi.
Bella prova.
Parecchi ti hanno visto chiacchierare fitto fitto sotto il portone con “pisolo”… (qualcuno forse si ricorderà di chi sto parlando).
Il spettegulezzus interruptus è il virus più diffuso, altro che influenza aviaria.
Impossibile avere storie d’amore (o di sesso, peggio ancora: il pettegolezzo è più gustoso) clandestine e/o seminascoste.
Puoi andare anche in cima all'Everest.
Basta che ti scontri con uno del condominio e in giro di tre passaparola e due sms lo sa tutto il quartiere. Comprese le sorelle streghe impiccione e che in pratica vivono dalla parrucchiera, l’edicolante, il postino e tutto il comprensorio….convinti che fossi al cinema con l’amica di infanzia timorata di Dio. Certo.
Quasi una società segreta, una confraternita impicciona, una famiglia un po’ troppo allargata, al quartiere non si sfugge così facilmente, nemmeno andandosene lontano.
Tanto qui devi tornare.
Sono cresciuta selvaggia, al riparo dai pericoli, per strada sempre in bici, figlia di un mondo che non esiste quasi più, annegato tra i palazzi, la tecnologia e la playstation.

Ma è il bello di vivere qui, di essere parte volente o nolente di qualcosa.
Di un qualcosa che assomiglia a Wisteria Lane ( le casalinghe disperate you know? ) in un certo senso, con il suo sottobosco di piccole e grandi tragedie, di cose non dette, di orrori e di felicità.
E bisogna adattarcisi.
Anche se la vicina bussa con la scusa di portarti ad assaggiare il nuovo dolce di sua creazione (una bomba con una valenza calorica da sfamare un piccolo paese del terzo mondo per una settimana) invece vuol solo venire a vedere se tieni abbastanza in ordine, pazienza.

Succede.

Ed è anche bello così.

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Commenti al Post:
remoboys
remoboys il 04/11/11 alle 16:17 via WEB
Il fascino di Napoli era pure quello che racconti,non ho mai avuto il piacere di visitarla,ma la conosco unpò con le coomedie del grandissimo Eduardo e la sua fammiglia,grazie per la testimonianza.:-)
 
 
Marisa63
Marisa63 il 04/11/11 alle 16:28 via WEB
A dire il vero il quartiere che ho descritto é quello "romano" dove attualmente vivo...quello di Napoli...é tutta un'altra storia, non ci crederai...ma c'erano tutti vicini con la puzzetta al naso...troppo "sciccosi" per i miei gusti...tanto é vero che da piccola più di una volta ho chiesto ai miei genitori "ma siete sicuri che sono figlia vostra? bohhh..mi sembrate marziani"...eheheheh
 
   
remoboys
remoboys il 04/11/11 alle 16:41 via WEB
Ci sono caduto come una pera;di Roma mi rammento qualcosa solo della via Tiburtina dove ho"vissuto" e "lavorato"per due mesi tanto tempo fà.Gran bel periodo.Il vicinato non si può scegliere,i personaggi a cui ti riferisci da noi li chiamiamo "pidocchi rifatti":-)
 
     
Marisa63
Marisa63 il 04/11/11 alle 16:58 via WEB
a Napoli li chiamano "chiattilli" :-)
 
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INFO


Un blog di: Marisa63
Data di creazione: 21/07/2011
 
 

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