Città-ragnatela - Sospesa sull'abisso, la vita degli abitanti di Ottavia é meno incerta che in altre città. Sanno che piú di tanto la rete non regge.
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Piedi

- Pensi troveranno mai Fernando?- Certo, che domande.Non posso dirglielo. Tre giorni fa Bianco ha visto spuntare due piedi da sotto la barca quando l'acqua si è ritirata, e alle caviglie erano attaccate due gambe pallide, e un torso e poi basta, perché la barca è pesante da spostare e Bianco non ce la fa…
 

Il respiro del fiume

Era iniziato tutto molto tempo prima che noi arrivassimo, prima ancora che gli alberi diventassero alti e grossi e nodosi. Nello spazio di una notte, il paese era stato sollevato. Come se due mani enormi avessero scavato, gli avessero rubato la terra da sotto il sedere. Fra i più anziani tutt'oggi c'è ancora chi giura di…
 

Facciamo un gioco

- Quando finisce l'estate, Fernando?Mi guarda con occhi neri obliqui e poi sbuffa, e tuffa il viso fra le pieghe e i fiori del mio abito.- Eh, vattene, sei pesante - colmo il triangolo fra le mie gambe incrociate di tarassachi ancora gialli.- Se é appena iniziata, - dice. Sarà il calore del suo alito che si…
 

Nonostante il vento

Mi riparavo il viso col dorso di una mano, mentre con l'altra tenevo giù la gonna, eppure tutti i pollini e petali di Ottavia continuavano a roteare e sollevarsi e ricadere, e accumularsi, e avevo occhi come cuori di margherite. Un cane in quell'istante si sollevò come un palloncino e sparì fra conigli di nuvola, e draghi…
 

Vagherai

Mio padre é certamente l'essere più taccagno del cosmo. Così tirchio da telefonare a mia sorella Malvagia perché mi riferisca che lui non mi chiamerà più. Tanto avaro da piangere con un occhio solo, quando é morta mia madre. Una sera gli ho detto:"Così sia!" e lui non ha risposto. Mi guardava con la bocca semiaperta in quella sua…
 

Quella notte

Quella notte quasi facemmo l'amore.Le stelle erano tante da mettermi in soggezione e sai come va in questi casi. Lei mi teneva per mano e mi mordicchiava ridendo, e diceva che non sarebbe tornata a casa, che saremmo partiti. Saremmo andati insieme a riaprire il mio locale, e ci sarebbero state ballerine poco vestite con cui avrebbe parlato solo…
 

Love story

- Nonno Fernando, raccontami com'era far innamorare tutte le ragazze quando vivevi ad Ottavia.- Non lo facevo apposta. Cadevano ai miei piedi appena prendevo il mio banjo, erano pere cotte, ed erano tutte belle.- Ce n'era una che ti piaceva più delle altre?- Eh. Parliamo di tanto tempo fa. Dove sono le mie pantofole? Mi…
 

Mura in libreria

Fa uno strano effetto quando V. entra in libreria che é quasi mezzanotte. Tipo un limone strofinato sulle gengive.Sto per dire "quello, io lo conosco", ma non saprei a chi.Il commesso con la maglia viola sonnecchia nascosto da una montagna intatta di volumi su volumi della Troisi, Muto sfoglia l'ultima creatura Clerici&Moroni, e io sono sola davanti…
 

Primi bagni

Nelle insenature più riparate c'era già gente che faceva il bagno. Distinguevo, fra quei colori che stonavano all'ombra degli scogli, Bianco che insegnava al figlio non saprei dire cosa, ma urlava e pestava i piedi, e quel ragazzino che non gli somigliava per niente teneva fra le mani ancora pulite le reti e annuiva. Mi veniva da pensare…
 

Fernando

Can you hear the drums, Fernando?- Un altro uomo a Ottavia, hai sentito anche tu?- Un altro... uomo, hai detto?- Davvero! Come se non bastassero quelli che già ci sono.- Che disdetta. E com'é? Per riconoscerlo e non salutarlo neppure, intendo.- Dicono venga dal Rio Grande, nientemeno. Ma non la pensano tutte come noi. La…
 

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