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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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CHI SI ALLEA CON CHI?
Ricapitolando: i grillini vincono alla grande conquistando tutto il centro sud (isole comprese) e si confermano il primo partito italiano. La Lega s'impone al nord, ma per la prima volta non è più solo il nord la sua roccaforte, bensì guadagna nel centro destra, una leadership determinante e superando addirittura il vate Berlusconi. Tutto il resto più o meno scontato con la sconfitta di tutti gli altri a partire dal PD e per finire alle bricioline sparse un po' dappertutto. Prima considerazione alla luce di questi dati (vi saranno ancora piccoli cambi ma l'orientamento è questo) è che i giovani finalmente si sono dati un botta di vita guardando oltre il proprio naso e i partiti tradizionali; hanno le loro esigenze improrogabili e mi sembra legittimo il loro orientamento verso i nuovi scenari: siamo entrati nella terza repubblica, non so se ve ne siete accorti. Il segnale tra l'altro è anche europeo, laddove i socialdemocratici e i democratici, sono solo un ricordo: si spazzano via i partiti del primo novecento, i tradizionali partiti che ormai in tutto il vecchio continente stanno perdendo posizioni arretrando sempre più. Gli italiani blaterano, lo hanno sempre fatto, quando vengono punti sul vivo, buttano a mare di tutto e di più: abbiamo esempi che ricordiamo benissimo. Lo fanno senza remore salvo poi a pentirsi puntualmente. Noi siamo quelli pronti ai cambiamenti, ma non vogliamo cambiare noi stessi, chiamiamo a gran voce le riforme ma poi ci lamentiamo, vogliamo la rivoluzione ma che sia uno a farla in nome e per conto nostro. Ora a questa condizioni, non c'è molto da dire e/o da fare: nessuno può governare da solo e quindi qualcuno dovrà palesemente e decisamente cambiare pelle, idee e promesse non più realizzabili. Insomma, qualcuno dovrà scendere a patti con altri e nessuno potrà porgersi al di sopra di altri. Siamo a ciò che questa legge elettorale prevedeva univocamente: solo le coalizioni, in casi di reale maggioranza, potranno andare a governare. Questa maggioranza non è uscita dalla urne quindi è da costruire: a quali condizioni? Quali patti da sottoscrivere? Il pallino è in mano ai 5 stelle, dovrebbero impostare loro questa maggioranza stabile per governare il paese. Ma con chi farla? Dopo aver fatto volare stracci in tutte le direzioni, "un tutti contro tutti", come si fa a sedersi intorno ad un tavolo e fare accordi? Tutto è possibile, ma solo se qualcuno farà un mezzo o un intero passo indietro, altrimenti si torna a votare e non mi sembra che ci siano politici pronti per una nuova immediata elezione. Forza è cominciata la fantapolitica: azzardate possibilità e unioni possibili, vediamo come gli italiani sanno farsi valere nei ragionamenti e nelle scelte oculate. A promettere non ci voleva molto, ora vediamo chi è pronto a mettere da parte orgoglio e pregiudizio!
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