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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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LACRIME DI COCCODRILLO
Tutti a lamentarsi, tutti a manifestare il loro disappunto per la iattura subita. Non conosciamo i veri effetti deleteri di una decisione così drastica e le reazioni che stiamo registrando in questi giorni, sono piuttosto significative. Fare un elenco di tutti coloro compresi nella lista dei "cattivi" sarebbe lungo e fitto di nomi: c'è gente che gode del vitalizio parlamentare da oltre 40 anni, tanti altri ne usufruiscono da diversi anni e si giunge agli ultimi unti con un continuo flusso di danaro da far sorridere una emorragia incontinente e irrefrenabile. Finalmente il dado è stato tratto e come c’era da aspettarsi è venuto fuori tutto lo scibile possibile: dalle parolacce agli insulti, dal rimpianto alla collera, dalle minacce alle mani, dal dolore alle lacrime. Ecco, proprio le lacrime della Cicciolina, colpita anch’essa dal taglio provvidenziale, mi lasciano perplesso, non le accetto e vi spiego perché: lei gode del vitalizio ma allo stesso tempo godrebbe del suo lavoro. Ovvero, se le capitasse qualche offerta, l’accetterebbe: una comparsata, una partecipazione speciale, una intervista ecc.ecc. In verità, non la cerca e non la chiama nessuno, quindi senza reddito da lavoro avrebbe solo il “regalino parlamentare” per vivere! Certo non sarebbe una piacevole situazione da sostenere, molto difficile campare in tal guisa. Ma in una intervista, tra una chiacchiera e l’altra sull’argomento e sulla chiara intenzione di tornarsene a casa in Ungheria, sostiene che non ci sta a rimanere in Italia, poiché pagare IMU e tasse sui vari appartamenti che si è comprata nei vari anni di attività negli anni passati, non le va proprio, sarebbe uno schiaffo che non sopporterebbe. Beh, allora un reddito per campare ci sta? I soldi sono stati investiti in immobili nel lungo periodo, il porno rendeva molto. Allora la signora Cicciolina, cosa piange a fare? Ha giocato le sue carte a tempo debito, si è trovata a sedere in parlamento grazie all’amico Pannella e grazie al suo “saper fare” professionale, ha fatto male la sua parte politica, ma aveva di che campare con i suoi appartamenti e la sua brava rendita immobiliare, cosa va cianciando? Torni pure a casa, non ci spaventeremo e non la rimpiangeremo. Tanto non lo farà, pare che le darà una mano la Carlucci portandola nel suo programma del prossimo autunno/inverno. Ho raccontato della Cicciolina, perché so bene quanto siano campate in aria tutte le contestazioni di coloro che subiranno il famoso taglio del vitalizio. Non è vero che saranno ridotti sul lastrico, hanno tutti lavorato nella vita e hanno un solo problema: non moriranno di fame come dicono, non potranno più condurre vite agiate e molto al di sopra della normale vita che fanno moltissimi italiani. La spolverata del vitalizio li riporterà su un livello poco più basso, meno agiato ma sicuramente tale da consentire loro di vivere dignitosamente. Farebbero bene a tornare in mezzo alla gente normale, quella gente che ha pagato i loro vitalizi e sono costretti a vivere ai limiti dell’indigenza. Solo i fessi famosi ed ex vip, oggi possono piangere: quelli che pur potendo, non hanno raccolto legna per riscaldarsi durante la vecchiaia.
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