Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19Vince198hesse_fDoNnA.Scassetta2Alfe0Sassar0limaresogno67Dott.FiccagliaOgniGiornoRingraziomarys80John00dglgianor1apungi1950elyrav
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« SEGGA E STIA COMODAE CI VOLEVA IL COVID-19? »

FOOD DELIVERY E SAI COSA MANGI! O NO?

Post n°3496 pubblicato il 04 Marzo 2020 da monellaccio19
 

 

 

Non sono passati molti anni da quando le prospettive erano solo un paio: le serate con gli amici o si trascorrevano fuori in pizzeria oppure a casa, ordinando le pizze presso quei locali che offrivano il servizio a domicilio. Si ordinavano le pizze e si ricevevano dopo...tre ore! Un classico contrattempo ricorrente e con un prezzo da pagare: la pizza non solo aveva il sapore del cartone/contenitore, ma non era mai gustosa da mangiare come fosse sul tavolo della pizzeria...appena servita. Allora, quale era la soluzione? Far da se, preparare qualcosa e procedere tranquillamente. Non nascondo che per anni e anni io e i miei soliti amici, lo abbiamo fatto sempre con piacere quando non ci andava di uscire: si decideva a casa di chi riunirsi e le quattro mogli, si attivavano per approntare tavolate ricche e gustose. E' durato per moltissimo tempo tutto ciò: pensando alla nostra amicizia ultra cinquantenaria, le occasioni non sono mai mancate e i risultati ci hanno sempre soddisfatti. Oggi, purtroppo, per una serie di ragioni e per obblighi familiari incombenti, abbiamo ridotto quel ménage e ci siamo ridotti a riunirci solo per compleanni e onomastici. Tutti presi dai figli e dalle loro famiglie che crescono, dai nipotini e dagli acciacchi che inesorabilmente ci assediano: il climaterio ci circonda, l'alzheimer ci assale, l'andropausa e la menopausa ci costringono sugli spalti, insomma, è difficile difendere il fortino! Cosa è cambiato intanto? Le offerte sono aumentate, la voglia di uscire c'è sempre, come pure la voglia di restare in casa e ordinare tutto ciò che passi per la testa: "Pizza a domicilio", "Sushi a domicilio", "Kebab a domicilio", "Frittura di pesce a domicilio", cibo a volontà sempre pronto e veloce con i riders che volano per le strade come frecce. Già, le mode cambiano, le esigenze pure e il "cotto e mangiato" diventa sempre più pressante. Noi amici no, non siamo per questo genere di alimentazione che ora sembra avere scimunito tanti che non vogliono più cucinare. Già abbiamo le ore contate, se poi vogliamo star a tavola con gusto e voglia di star insieme, il cibo lo cuciniamo noi, senza scorciatoie e senza la partecipazione di terzi. Posso capire le necessità, ma sembra che sia più una moda, più una tendenza che vero e proprio bisogno per chi sia impossibilitato a preparare. Vabbè, ormai nessuno può fermare il tempo, però si può scegliere e qualcosa ancora ci resta da fare: buttar giù du' spaghi e mangiare con la voglia di sempre. Non si cimenta più nessuno in cucina: eravamo molto volenterosi (anche noi maschietti), pronti alla bisogna e soprattutto, lieti di stare insieme a tavola, la nostra tavola, con il nostro cibo! Poche occasioni ormai, ma almeno finché potremo fare a meno del "Food Delivery"  non ne parliamo proprio! Quando ci saremo ritirati tutti a "Villa Arzilla" per trascorrere i nostri ultimi giorni, allora arriveremo al cibo ordinato fuori! Sempre meglio del cibo dell'ospizio!!!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/monellaccio19/trackback.php?msg=14819531

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
corradino55
corradino55 il 04/03/20 alle 12:35 via WEB
nòn cì vòglìò 1ensa'.....ad anda'rìcòverì anzìanì..meglìò vòlare
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/03/20 alle 17:24 via WEB
Lo so, ma quando le ali non saranno più in grado di sbattere per volare, che si potrà fare? Buona sera Corradino, comunque....non ci pensare e fai bene!!!!
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 04/03/20 alle 12:49 via WEB
Posso solo dirti che se stessi a speranza mia moriresti di fame ahahahaha!!!!!!!!Di certo la tua 51% sarà una buona cuoca e buon per te!!!!!!!!!In realtà non facciamo uso di cibo da asporto ma sabato ho espresso il desiderio al mio 49% di prendere la pizza pronta sul posto e mangiarla a casa.C'è una pizzeria gestita da ragazzi calabresi che la preparano al modo del sud,alta e soffice,qui manco la descrivo com'è:)Un bacetto e volo via!!!!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/03/20 alle 17:26 via WEB
Fino alla pizza possiamo arrivarci, oltre no!!! La pizza poi, meglio mangiarla in pizzeria senza il tanfo del cartone nuovo di zecca. Ciao Divy, kiss.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 04/03/20 alle 13:23 via WEB
Cucinare non è mai stato un problema per me. L'ho sempre fatto nonostante i numerosi impegni. Mio marito ha sempre collaborato in cucina, quindi molto raramente andiamo a mangiare fuori. In ogni caso, in questo mondo tutti devono campare, io svuoto i supermercati, gli altri affollano ristoranti e pizzerie. Ciao Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/03/20 alle 17:30 via WEB
Il senso del post è proprio quello di sottolineare come ormai, in cucina non ci vuol stare più nessuno!!!!! Basta telefonare o collegarsi e a casa ti portano ciò che chiedi!!!! La libertà di stare insieme condividendo tutto, è un'altra cosa. Buona sera Laura.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 04/03/20 alle 14:44 via WEB
Sono sempre stata contraria al cibo d'asporto, arriva freddo, anonimo e mi fa sentire una piccola orfanella. Premesso ciò Carlé, un tempo anche io facevo le stesse cose, cenette tra amici, specie il Sabato, o nelle feste, i figli erano piccoli e si gestiva bene la cosa, ognuno cucinava qualcosa e la portava, oppure tutti in cucina a cimentarsi tra i fornelli e a stappare bottiglie di buon vino tra pettegolezzi vari (noi donne) calcio e roba varia (i maschietti), i vari salotti testimoni di lacrime o di tradimenti, pentimenti, lamentele o altro, nulla da ordinare, pizze o altro, succedeva solo nelle partite dei mondiali, il tutto accompagnato da una buona musica. Si preparavano tavole con ogni ben di Dio, improvvisamente tutto è cambiato, i figli sono cresciuti e anche la nostra spensieratezza di "riunurci" finì ("quasi" nel dimenticatoio, problemi vari ci hanno allontanato un po'. Odio vedere recapitarmi una pizzza fredda o altro cibo da asporto, forse quando sarò anche io "ospite" di Villa Arzilla" capitolerò, fino ad allora la mia bellissima cucina ospiterà amici, sempre se lo vorranno, che Dio lo voglia! Buon pomeriggio Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/03/20 alle 17:37 via WEB
Mi ha fatto piacere leggerti: mi sono rivisto, stessa atmosfera, stesse condizioni e grande condivisione. In cucina non ci vuol stare più nessuno, facci caso, tutti pronti a smanettare per ordinare ciò di cui si abbia voglia. Si perde la voglia, e poi l'hai mai notato quando la pizza durante il trasporto si impregna di quel fastidioso odore di cartone nuovo? No, non mi va proprio, ormai sono poche le occasioni, ma stare insieme vuol dire condividere tutto e non solo il mangiare. Poi, stare a tavola e mangiare, scherzando ridendo, è una goduria. Vabbè....."Villa Arzilla" aspettaci. Il più tardi possibile!!!!! Ciao Nina, bella serata mia cara.
(Rispondi)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 04/03/20 alle 17:29 via WEB
Non sono mai stata a favore dei cibi a domicilio. Come voi, anche qui, c'è il piacere di mangiare insieme e ognuno porta qualcosa fatto in casa, con le proprie mani. Buona serata, Carlo :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/03/20 alle 17:42 via WEB
Brava, come ho scritto per Nina, mi fa piacere che abbiate questa visione della condivisione. Lo stare insieme sapendo esattamente cosa stiamo mangiando, come stiamo mangiando e in piena libertà senza dover dipendere da nessuno, ci rende felici. Oggi in cucina non ci vuol stare più nessuno e la moda dice che basta telefonare o collegarsi, per poter ottenere tutto. Mah, noi no!!!! Ciao Elena, buona serata.
(Rispondi)
 
Vince198
Vince198 il 04/03/20 alle 19:00 via WEB
Strana faccenda: la mia consorte nei primi anni di matrimonio non ha avuto grande feeling con la cucina per cui spesso, nei fine settimana, andavamo al ristorante anche per una semplice pizza, un calzone. Nel corso degli anni deve avere avuto un'ispirazione presa non so da chi (presumo da sua madre) e si è dedicata ai fornelli, cosa che per me è anche un'arte. Il vero cuoco - tuttavia - è il mio secondogenito, però devo ammettere che la consorte è quasi al suo livello.
Io? Beh io .. si, diciamo che mi arrangio, però preferisco guardare loro due ed assaggiare prima di pranzare o cenare. Dicono che ho una sensibilità particolare per il sale: onestamente, Carlo, non me ne son mai accorto! .. ahahahaha ..
Cibi ordinati fuori? "No bbuono!" ..
Ciao e buona serata ^______^
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/03/20 alle 19:19 via WEB
In fondo, era ciò che mi premeva evidenziare! Non cucina più nessuno, a parte gli spot televisivi dove si notano uomini e donne che si affannano per cucinare, la realtà odierna è questa: voglia di ordinare e farsi recapitare tutto ciò che si desidera. E' una moda? E' una vera necessità per bisogno? Credo che vi sia anche una tendenza per certi cibi: sushi, kebab, giapponese ecc.ecc, sono decisioni prese per essere "up to the date". Voi siete ben messi e va bene così. Io da quando ho lasciato il lavoro mi sono appassionato e spesso e volentieri, cucino io. Quindi, autosufficienti, pronti a mettere su tavolate all'occorrenza e quando capita. Cibo esterno, a parte la pizza tradizionale, non ordiniamo. La pizza solo fuori al tavolo del locale dove non v'è traccia dell'odore del cartone d'imballo!!!! Bye Vince, goditi una serena serata.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 04/03/20 alle 19:35 via WEB
Che nostalgia le tavolate semplici e saporite di un tempo, quando eravamo abituati a riunirci in casa, di sera, i piccoli già tra le braccia di Morfeo e noi, coppie di parenti o di amici indaffarati ed allegri, ad onorare le buone cose che avevamo preparate e, dopo cena, a giocare a carte, a ridere con le barzellette, a ballare...Erano incontri che ci lasciavano stanchi e felici, già desderosi della prossima volta in casa di altri. Si spendeva poco, si mangiava alla grande e l'atmosfera casareccio ci confortava ed allietava più che mai. Le nostre mamme, poi, erano sempre pronte a concederci, di tanto in tanto,questi diversivi, assicurandoci che i piccoli dormienti fossero affidati a mani sicure. Devo dire che la maggiore delle mie nipoti,laureata e fidanzata,con gli amici, spesso preparano cenette, a turno, nelle loro case. I preparativi, però, sono sempre affidati a tutti i partecipanti (maschi compresi).E questo mi piace. Ok,Carlo, e buona cenetta parca per te,come per me...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/03/20 alle 19:55 via WEB
Esatto MT. Questo è ciò che volevo mettere in risalto: oggi in cucina non vuol starci più nessuno e per seguire mode e tendenze, specie i giovani, ordinano tutto in rete o sul cellulare. Il gusto di mangiare giapponese, kebabbaro, sushi, egiziano e tutte le specialità delle etnie diverse. La pizza a casa non si ordina, puzza di cartone per l'imballo quindi o si va in pizzeria, oppure niente. Quindi il tuo rimpianto è anche il mio, il tempo non è dalla nostra parte e si limitano per tante ragioni gli incontri che un tempo erano regolari e rigorosamente motivo di grandi soddisfazioni: condivisione, buon cibo e tanto divertimento stando insieme. Ora i panzerotti non li fa più nessuno: le donne che friggono sono destinate (per mangiarli belli caldi) a stare ai fornelli mentre tutti gli altri sono a tavola. Una penalizzazione che non meritano, eppure le donne di un tempo si sacrificavano e lavoravano per i commensali. Quando venivano a sedersi puzzavano di frittura e i panzerotti magari erano pure finiti!!!! AhAHAhAhAhAhAh!!!!!! Vecchia storia e bella storia!!!!! Che tempi!!!!! Buona serata mia cara.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 05/03/20 alle 14:23 via WEB
Ora, guai a friggere... E chi sopporta più la puzza di fritto nei capelli che si shampano anche più volta al giorno, fin poi ad andare in cerca di aiuto, perchè si vedono diradati...Sì, Carlo, noi si era, veramente, altra cosa, anche se c'erano difficoltà di tipo diverso in famigliae non solo perchè eravamo giovani...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/03/20 alle 17:14 via WEB
Certamente eravamo diversi! I contesti erano diversi e accontentarsi con poco, era diverso. Oggi tutti con la fregola dell'etnia: mangiare ciò che mangiano gli altri nei loro paesi d'origine, credimi è più forte di me. Mia moglie vorrebbe assaggiare di tutto. Non può farne a meno e quando nota che mantengo le mie rigide posizioni, mi rimprovera! Buona sera Mariateresa.
(Rispondi)
 
woodenship
woodenship il 05/03/20 alle 17:04 via WEB
Il cibo a domicilio mi deprime, vecchio mio!Non so cosa farci, ma è più forte di me. Anche quando avevo i minuti contati, piuttosto che mangiare un panino o un piatto di pasta chissà dove, preferivi affrontare i disagi del ritorno a casa. E'più forte di me. E non è che io sia poi un grande casalingo. Come cuoco me la cavicchio. Però ho sempre considerato la cucina il centro attorno al quale ruota l'universo............Abbraccione.......W.......
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/03/20 alle 17:17 via WEB
La cucina fa parte delle nostre radici, accettiamolo e facciamocene una ragione! Come cuoco me la cavo, ma fa parte della mia storia recente. Il cibo delle varie etnie che spopolano oggi facendo target specie tra i giovani, non riesco proprio ad accettarlo! Ciao Sal buona serata.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963