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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Mi corre l'obbligo fare una piccola premessa: questo post me lo scrivo... addosso. Scusatemi, ma alla fine comprenderete la ragione e lo stimolo che mi sia stato dato da un occasione speciale. La foto in alto forse qualcuno "malato" come me, l'ha riconosciuta: è la bella e famosa Virna Lisi nella scena finale del film "Sapore di Mare" del 1983 diretto da Vanzina. Un film improntato sugli anni sessanta italiani e trai tanti girati nel decennio del nostro periodo magico (parlo per me e per chi abbia vissuto quegli anni), è stato quello di maggior successo...nonostante sia stato girato nel 1983. Torniamo alla foto: la Lisi balla un lento con il figlio, mentre tutti i protagonisti del film, invecchiati di una ventina di anni, si ritrovano per una mera coincidenza nella "Capannina" a Forte dei Marmi in Versilia. Siamo alla conclusione del film: è il momento più commovente poiché i protagonisti non si riconoscono, non badano alla clientela che affolla il celebre locale e quindi, resta la delusione di quei pochi che nemmeno ricordano i "dettagli" del tempo trascorso: gli amorazzi, le pomiciate e i piacevoli incontri/scontri con il sottofondo dei brani che in quegli anni andavano per la maggiore. Tutto da copione preciso, puntuale e con l'emozione che coinvolge personaggi e pubblico in sala. Lo so, molti di voi non possono condividere quello che è stato per i "ragazzi anziani" come me, molti hanno visto il film ma non hanno vissuto la realtà di quegli anni. Mentre la Virna Lisi balla con il figlio, giovanotto quasi imbarazzato e non abituato ai lenti, vedendo la madre tutta presa e coinvolta dalla bella musica, le chiede: "...Mamma, ma come andava da voi a quei tempi?". La mamma, un po' stupita e colta all'improvviso, dopo un po' risponde: Mah, sai?...Ci batteva il cuore...". Questa è la frase chiave di tutto il film, la storia di quegli anni sessanta che ci facevano palpitare il cuore con l'emozione a mille e la storia degli anni che cambiano stili, costumi, usi, relazioni e soprattutto i sentimenti che non sono più gli stessi di vent'anni prima. Perché questa scapocciata da parte mia? Perché Gino Paoli ha realizzato proprio in questi giorni, un videoclip: il primo di "Sapore di Sale", un successo del 1963, un "evergreen". Questa famosa canzone non è mai stata supportata da una clip, come si usa da tempo con tutta la musica leggera in particolare. Cosa c'è di strano? Ascoltate il video che vi riporto e noterete come cambiano le cose nel tempo e non è detto che cambino sempre in peggio. Buon ascolto.
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