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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Se accadesse, ci sarà qualcuno che dirà: "Ma questa è Napoli? Queste sono le famose vie e i vicoli storici della città partenopea?". Sarebbe stupore quello manifestato dal visitatore che notasse come nei luoghi della vecchia Napoli, mancasse il bucato steso in tutti i modi possibili e immaginabili: ovvero fili per stendere che scorrono da uno stabile all'altro perché lo spazio manca sempre. Meraviglia molto la probabile e imminente ordinanza comunale che vieterà panni stesi in modo poco corretto. O meglio, interessa molto che i panni siano strizzati strettamente, affinché non gocciolino sui passanti che spesso vengono beccati dal bucato bagnato, ma non strizzato. Ad Ischia era stata già approvata qualcosa del genere e se si ponesse attenzione al dettaglio, sarebbe cosa buona e giusta. Quindi niente polemiche, niente discussioni preventive, sembrava evidente la voglia di far sparire quello spettacolo indecoroso del bucato steso per strada ovunque e comunque. In realtà non è piacevole osservare questi panni stesi, ma di contro, sembrerebbe che ordinare questa soppressione, sarebbe come cancellare una immagine iconografica della città, un uso tradizionale che ormai storicamente, faccia parte della vie e di quei vicoli che con ogni piccolo dettaglio, raccontano i napoletani e la loro cultura. Litigheranno? Spero di no, resta sempre da rispettare regole, norme e civiltà, ma a volte, a scapito di rinunce deleterie e non accettabili. Napoli è questa, i napoletani sono così. Voi che ne pensate?
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