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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Non tutti i nostri cimiteri vivono pace e serenità come dovrebbe essere per un luogo destinato alla fine del viaggio di noi umani. E' deceduto un uomo di 51 anni per un cancro al colon: dolore per la compagna, preparazione per il funerale e Marco è...rimasto tra terra e cielo perché anche da morto, ha un problema che nessuno avrebbe mai sospettato. Marco pesava e ancora pesa...180 kg. Obeso cronico, aveva espresso la volontà di essere sepolto al fianco dei suoi genitori. Il primo problema nasce immediatamente con la scelta della cassa: non esistono pronte all'uso per contenere omaccioni così grandi e grossi. Secondo problema: i loculi del cimitero, dove avrebbe dovuto essere sepolto, sono tutti delle stesse dimensioni e previsti per bare standard. Beh a questo punto non rimaneva altro alla compagna della sua vita: "Cremiamolo, è l'unica possibilità!". Più facile a dirsi che a farsi e qualcuno pare abbia risposto: "E come lo poniamo nel forno crematorio che è predisposto con un'apertura standard? Senza cassa, lo mettiamo così...senza riporlo degnamente?". Vabbè, allora ditelo che ce l'avete con lui: non è possibile fermarsi dinanzi a tante difficoltà. Siamo tutti uguali dinanzi alla morte e non sarà il peso o le dimensioni di una persona che potranno fermare l'iter procedurale di un funerale. Non esagero sostenendo che ci troviamo dinanzi a un caso discriminatorio e per niente previsto dalle regole e dalle leggi. Ora che si può fare per Marco? Lo si tiene fermo da qualche parte in attesa di una buona idea? Siamo bravi solo a parlare e giudicare: se vediamo una persona obesa, grassa oltre ogni limite, subito ammicchiamo e sorridiamo sotto i baffi. Sappiamo essere critici e borbottare contro chi non è uguale agli altri però, dinanzi alla morte di un obeso con gravi problemi di peso e di stazza, la soluzione non c'è: manco "A' Livella" di Totò saprebbe trovare la giusta soluzione che non sia razzista e discriminante.
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