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Messaggi di Agosto 2018

INTERPRETARE I SEGNI DEL NOSTRO TEMPO

Post n°2977 pubblicato il 31 Agosto 2018 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per canale della manica guerra tra pescherecci

 

 

Sembrerebbe un gioco o meglio ancora un video gioco dove ragazzini e adulti, si battono per la sopravvivenza. Ecco, niente di tutto ciò, ma di sopravvivenza si tratta realmente. Due grandi nazioni come Inghilterra e Francia, si fronteggiano in mare con la stessa animosità dei conflitti del tempo che fu. Solo che in questo caso Nelson e Trafalgar non c'entrano, al contrario, di mezzo ci sono solo le...capesante! Beh, sapete che trattasi di buoni molluschi e che deliziano il palato di chi ami il pesce in genere. Ma perché litigano oggi per le capesante di cui v'è un corridoio della Manica ricchissimo del buon mollusco? Semplicissimo: si scontrano perché non vi sono più regole e norme precise di natura comunitaria (UE per intenderci) tra le due Nazioni. La Brexit, tra i tanti danni e i pochi vantaggi, può vantare anche questa sconfitta per Sua Maestà la Regina.  Al momento, in attesa del prossimo aprile, valgono regole della UE, ovvero, nelle dodici miglia marine dalla costa francese, i pescherecci britanni (belli grossi) non possono avventurarsi, pertanto pescano in una striscia di acque internazionali ricco di capesante dove i francesi, per regole europee, non possono addentrarsi se no da novembre a febbraio. Obbediscono alla norma per consentire in quelle acque, il ripopolamento del prelibato mollusco. Ma come? Dicono i francesi, noi non possiamo e loro sì? Ecco il motivo dello scontro navale dell'altra notte: un quarantina di pescherecci francesi ha "attaccato" la flotta di una mezza dozzina di barche inglesi per scacciarli e rimandarli verso le bianche scogliere di Dover. Lanci di razzi segnalatori verso i mezzi nemici, offese, speronate improvvise e mancava solo un abbordaggio piratesco per trovarci in pieno clima marinaresco d'altri tempi. Le accuse sono state scambiate con veemenza, ognuno vanta un diritto, la questione non finisce qua e si chiede un intervento decisivo e chiaro: ognuno deve rispettare le regole. Il racconto della movimentata notte finisce qua, ma vado oltre chiedendomi quali regole da rispettare? L'argomento non riguarda più le capesante simbolo della Normandia, ma riguarda il rapporto che tra vicini di casa, di terra o di mare, deve essere regolato equamente senza lasciare spazio e dubbi ad interpretazioni personali. E' un po' quello che sta accadendo dappertutto: fateci caso, sovranismo eccessivo e punitivo, il voler essere padroni di casa propria, fissare regole unilateralmente, non giova e non aiuta a nessuno. Uscire da una comunità europea come quella vigente, non serve (per esempio) all'Italia come non è servita all'Inghilterra. Ci sono in ballo interessi che se non fossero regolati porterebbero a scontri impensabili e inaccettabili. Anche i nostri pescatori soffrono per certi fermi imposti da Bruxelles, eppure dobbiamo subirli. Quanti altri prodotti abbiamo messo sul tavolo delle discussioni in sede comunitaria? Non si possono sempre fare passi in avanti: a volte si è avvantaggiati, a volte no, ma le regole servono a tutti! Immaginate un domani senza queste regole, un Europa che si sgretoli perdendo pezzi da tutte le parti, come andrebbe a finire? Liberi tutti è vero, ma chi potrebbe prendere il sopravvento sull'altra nazione se no il più potente? Si farebbero alleanze per vincere sui più deboli?  Insomma il caso delle capesante altro non è che un timido segnale, un piccolo caso che dovrebbe spingerci a riflettere su cosa l'Italia vorrà fare da grande! Guerre per il pesce con l'Albania? Oppure con i produttori di carne? Di Latte? Frutta? Ortaggi? Oppure guerre più grandi con invasori molto più arroganti e capaci di noi? Usciamo anche dalla NATO e proviamo, infine che ci costa? L'ultimo chiuderà la porta!

 
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BAMBINI E BUSINESS

Post n°2976 pubblicato il 30 Agosto 2018 da monellaccio19
 
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Dopo aver parlato ieri di Dorothy, oggi ho scelto di parlarvi di Minnie Bell Diamond, una bellissima bambina di quattro anni. Bella da quando è nata, Minnie Bell a soli 2 mesi, aveva la sua ricca e intrigante pagina Instagram; i suoi genitori argutamente e con un bernoccolo per gli affari grande quanto un barattolo di pomodori pelati da 400 grammi, da allora non fanno che riempire quella disgraziata pagina di foto della bambina. Un continuo pubblicare dall'età di due mesi che oggi, a soli quattro anni, l'appariscente Millie Bell, vanta un guadagno di 250 dollari a foto. Ovvero, vestono, addobbano e ornano la bimba con griffe e marchi noti e la bambina produce danaro. Più facile di un pappone che metta a giro le sue donne! Sono troppo audace nella comparazione?  Sto esagerando nel definire la funzione reale dei genitori? Lei la piccola, pensate che si renda conto di ciò che faccia realmente o pensa che trattasi di un gustoso gioco inventato dalla mamma per farla divertire? "La sua pagina non è un business per me (sic!), bensì uno sbocco creativo (il mio amore per l'abbigliamento) che sembra essere apprezzato e seguito da persone degli Stati Uniti, dell'Australia e del Regno Unito. Lei non ha assolutamente idea di quanto sia fortunata. Stiamo rifiutando tanti lavori perché tra poco inizierà la scuola". Non ho parole per questa sfacciata signora che da una parte nega l'assoluto disinteresse per la pagina creata ad hoc per fruttare quattrini, e dall'altra si dispiace che tra un po' deve mollare perché inizia la scuola. Ma a che serve la scuola? Con i soldi che guadagnano ogni giorno possono procurarsi una maestra 24h/24h che aiuti la bimba a studiare, a formarsi e ad acculturarsi. Diamine, perché fermarsi? La gallina dalle uova d'oro potrebbe fruttare sempre più, crescendo e attuando quanto predisposto dalla mamma manager, i soldi e i grandi marchi noti a tutti ormai, saranno sempre più interessati a mantenere i contatti e le pubblicità velate e camuffate dei loro prodotti.


 

Credo che non vi sia molto da aggiungere, un paio di considerazioni ancora: secondo voi al compimento della maggior età, 'sta signorina che farà? Continuerà o mollerà? Si scandalizzerà di come i genitori (la madre in particolare) l'abbiano sfruttata sin dalla tenerà età e li odierà? Oppure accenderà per loro un cero alla Madonna per aver avuto un eccellente e propficua idea? Scusatemi, forse sono fuori da ogni tempo, sono uno che vede solo al passato e non mi rendo conto che oggi tutto valga e tutto contribuisca alla crescita, alla valorizzazione e al business. Insomma, cosa potrebbe mai consolarmi di tutto questo devastante saccheggio dettato dal tempo che viviamo senza principi morali, rispetto per i bambini e mancanza di una legge che proibisca ai genitori di lucrare su una figlia e obbligarla a lavorare sin dall'età di due mesi? 


 
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LEGGEREZZA ESTREMA O NORMALE ROUTINE?

Post n°2975 pubblicato il 29 Agosto 2018 da monellaccio19
 
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Quante storie con le regole della Sig.ra Montessori, i suoi insegnamenti, i suoi suggerimenti e le sue precise indicazioni per formare i bambini, educarli alle regole civili, alle buone maniere e a gestirsi sin da piccoli. Accedeva in un'altra vita, oggi viviamo i grandi cambiamenti e tante regole d'oro del passato sono solo ricordi per chi voglia tenersi al passo con sistemi nuovi e aggiornati. Marshmallow è un piacevole nome per un Bichon Maltese, i bambini in particolare adorano questo bellissimo cagnolino e Dorothy, una bambina americana di otto anni che abita in un elegante quartiere di Wilmette sobborgo di Chicago,  ne possiede uno che cura con particolare passione. Quando lo accolsero in famiglia, tutti si assunsero il compito di accudirlo e anche la  bimba ebbe la sua parte: portarlo fuori a passeggio per il solito giro serale. Una uscita cadenzata, obbligatoria anche perché il cane ha le sue necessità e i suoi bisognini da soddisfare. La domanda è: "Può una bimba di otto anni, per quanto intelligente, premurosa e capace, ottemperare a questo compito, da sola per strada e...ogni sera?". Secondo i suoi genitori, Dorothy può farlo, sanno di averla educata bene e sono convinti grazie al "Free Range Kids", che il modo sia giusto: "E' importante che i bambini imparino ad esplorare il mondo che li circonda e diventino autonomi e responsabili". Vivono in un quartiere tranquillo, nessun problema e nessuna particolare attenzione, perciò sono sicuri di mandare fuori la piccola con il cane. Non l'ha pensata così una signora che ha notato la bambina in giro da sola e ha avvertito la polizia. La signora avrebbe dovuto farsi gli affaracci suoi? La polizia è intervenuta subito e dopo aver sottoposto ad accurato interrogatorio la mamma, ha accertato che la piccola nonostante la sua giovanissima età, sia autonoma, capace e molto ben educata, quindi non ha trovato buone ragioni per rilevare eventuali infrazioni. Inoltre il "Department of children and family service" (I servizi sociali americani), è intervenuto per aprire addirittura un fascicolo grazie alla segnalazione della signora che oltre la polizia, aveva avvisato l'ente sociale. Sotto pressione tutti, interrogati tutti dagli ispettori (mancava solo il cane), sono giunti alla conclusione che "La bambina era accudita, godeva di buona salute e non era mai stata esposta a situazioni rischiose". Una storia come tante, ma credo che in questo caso vi sia un eccesso di confidenza e di assoluta leggerezza: secondo voi,  una bambina di otto anni può tranquillamente uscire da sola, di sera in un pacifico quartiere di un sobborgo di Chicago o dove diavolo altro volete? Cambia qualcosa? A Chicago, a Bari, a Milano a Canicattì o Pescasseroli...cambia qualcosa? Con tutta la fiducia e la bontà che vogliamo nutrire, mandereste fuori una bambina di otto anni da sola? E pensare che con il sistema Montessori, discutevamo a quale altezza sistemare gli interruttori e le prese in casa perché potessero accedervi i bambini di due anni!

 
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NOSTALGIA CANAGLIA

Post n°2974 pubblicato il 28 Agosto 2018 da monellaccio19
 
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Un altro frammento dei nostri ricordi più belli è destinato a sparire, a cadere nel dimenticatoio irreversibile e inesorabile della nostra memoria. In Francia non esisterà più il telefono casalingo, non vi sarà altra linea telefonica se no quella attraverso Internet. Quindi telefoni tradizionali conosciuti negli anni passati, sia da tavolo che da parete, scompariranno completamente dal 2023: "Orange" la società che opererà per il radicale e storico cambio, è già al lavoro in alcuni comuni francesi per iniziare l'opera di trasformazione. Ovviamente questa profonda mutazione, stravolgerà i piccoli comuni, più rurali e più distanti dai grandi centri e dalle grandi città. Dovranno misurarsi con una tecnologia digitale, con la rete e i PC per avere confidenza e facilità d'uso con la telefonia made in web. Prepariamoci quindi al cambio, saremo anche noi (presumo) travolti e precipitati da un momento all'altro, in questo nuovo mondo di telefonia casalinga. E' vero che con i cellulari e gli smartphone abbiamo preso una tale confidenza che non dovremmo avere molti problemi nell'approccio, ma penso ai comuni sperduti con persone anziane, laddove perdere l'uso di una cornetta e di un telefono classico e familiare, sarà un piccolo dramma. E così dopo le famose cabine telefoniche, perderemo anche i telefoni canonici, affidandoci alla rete e alle sue fameliche fauci. Beh, se le cabine ci son servite per telefonare dalla strada, oppure ci son servite per un acquazzone improvviso, a trovare riparo, magari con la ragazza/o di turno, cosa perderemo con il famoso telefono casalingo e ricco di emozioni forti e indimenticabili? Le ore più impensabili per dribblare mamma e papà, i giochetti fatti per scardinare il famoso lucchetto, i numeri fatti con gli scatti dei tasti senza far girare la ruota. E le ore interminabili con l'amico/a del cuore, con il sottovoce imperativo per non farsene accorgere che eravamo al telefono fino a quando, chi insisteva trovando sempre occupato o chi aveva il duplex con noi, si sfogava con i nostri genitori: "Oh, ma quanto kakkio state al telefono? Ore e ore senza avere la linea, ma è possibile?".  E poi i bacetti, le frasi sdolcinate e le classiche domande dei fidanzatini: "E tu mi ami, e  quanti mi ami?". Oppure: "No, chiudi prima tu..." e lei/lui: "No, prima tu..." E passavano altre due ore! Nostalgia canaglia, momenti belli di un tempo che fu, ci si accontentava di poco e ci bastava. Ora provate a immaginare come potrebbero andare le cose: chattare, filare su internet e magari sfogliare pagine su YOUTUBE insieme. Belle, brutte e magari....porno! 

 
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MR. PREZZEMOLINO NE HA FATTA UN'ALTRA

Post n°2973 pubblicato il 26 Agosto 2018 da monellaccio19
 
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Ci sono personaggi che mi sono completamente indifferenti, altri che apprezzo e molti altri che mi sono cordialmente antipatici. Vittorio Sgarbi mi sta e mi va bene solo quando discetta, argomenta e discute di cultura e arte. Per la politica e per il suo ruolo di commentatore, lo evito e preferisco i cartoni animati. Uomo dal multiforme ingegno è pirotecnico non solo nelle esposizioni di natura sociale e politica, ma essenzialmente, lo è nelle sue scelte personali: capace di prendere un treno in corsa o un mezzo pubblico al volo, salta da un predellino all'altro, così come gli gira. Non è passato molto da quando si è proposto per governare il comune di Sutri (VT) che già si è dimesso: non accettano i suoi diktat. Ma lo sapevano che sarebbe andata così? Dove è la novità? Non è la prima volta che accada e ancora c'è chi abbocca alle sue perversioni politiche cadendo nel trappolone: "...E io me ne vado!". Infatti lui va via ma non perde il mezzo di trasporto che gli passa sotto il naso: si candida a Sindaco nella cittadina perla del lago di Garda, il comune di Sirmione. Una cittadina che non merita le sue tragicomiche sceneggiate, le sue estemporaneità e i suoi capricci così come non le meritavano altri comuni da li retti amministrativamente anche per poche settimane. Il principe delle quaglie è maestro in questi esercizi ginnici, salta che è un piacere. Per lui forse è un gioco, una ostentazione unica e personale: fare il sindaco ovunque, un mestiere che si confeziona a suo piacimento senza remore e con la faccia di bronzo. Non ha i natali, non ci abita, eppure fosse lontano 1000 km. da un comune che lo interessi, lui si propone. E  il bello che la città abbocca, non si sottrae e lo accetta. Un modo alternativo per essere presente, lui deve esserci! "Le istituzioni vanno rispettate sempre e non possono essere utilizzate per farsi pubblicità". Sgarbi, datti solo all'arte, sei un grande maestro!

 
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