FIBROMIALGIA TERAPIA
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A cura di Dott.ssa Fiamma Ferraro Pubblicato il 03/04/2006 Di fronte a questa malattia, non grave ma che limita fortemente la qualità della vita, con dolori diffusi in tutto il corpo, la medicina tradizionale, non conoscendo le cause, si limita a curare i sintomi, che non raramente provocano effetti collaterali. Vi sono tuttavia anche degli interventi "alternativi" con i quali non raramente è possibile migliorare o risolvere la situazione. Si tratta di una malattia in forte aumento, caratterizzata da dolori diffusi in buona parte dei muscoli e giunture, ai quali si possono aggiungere altri disturbi come rigidità, depressione, stanchezza, allergia, emicrania ed altri. Dal 2 al 4% della popolazione dei paesi industrializzati dell’occidente ne soffre, e l’80-90% dei colpiti è di sesso femminile. Poiché i sintomi della fibromialgia sono comuni anche ad altre malattie è necessaria una diagnosi iniziale approfondita per escludere l’esistenza delle altre malattie con le quali la fibromialgia potrebbe essere confusa. RESPIRAZIONE BUTEYKO Fondamentale per 2 motivi: 1. La componente ansiogena. 2. Se è presente una componente ansiogena, è quasi impossibile che non vi sia un'iperventilazione. L'iperventilazione cronica provoca una lieve acidosi metabolica, la quale causa la perdita di elementi e minerali fondamentali, un fattore importante nel contesto di un'osteoporosi. IL FERRO Vari studi dimostrano che livelli di ferro considerati "normali", ma tendenzialmente alti peggiorano molti stati di malattie croniche. Il ferro è un elemento ambiguo, in quanto è necessario per l'emoglobina, ma se in eccesso, è tossico per le cellule. Non per niente in passato si trattavano molte malattie con i salassi! Ci sono istituti in Europa che tutt'ora praticano salassi, il problema è che non è facile farli da soli. Assicurarsi che non vi sia ferro nei vari integratori. OSSIGENO-OZONO-TERAPIA (Auto-emo) Vi è una vasta letteratura in merito. Utile nel contesto della fibromialgia in quanto è uno stimolo potente per l'organismo ed i processi metabolici a livello cellulare. Inoltre, se è presente una componente infettiva, (microbi, parassiti o funghi) l'ozono riesce in genere ad eliminarla. METALLI PESANTI Vale la pena di effettuare l'analisi del capello per assicurarsi che non vi siano livelli tossici di metalli pesanti nell'organismo |
SINTOMI · dolori muscolari senza causa (da più di tre mesi) · colon irritabile con distensione addominale · insonnia o sonno non riposante · stanchezza, facile affaticabilità · rigidità e impaccio nel movimento al mattino alzandosi dal letto · crampi (soprattutto notturni) · sensazioni (parestesie) come formicolii, stilettate, intorpidimento · mal di testa · dolori al volto (confusi con patologie dell'articolazione mandibolare) · dolori al torace · forti dolori alle braccia, ai polsi ed alle mani · ansia, depressione · alterazioni dell'equilibrio (senso di instabilità, di 'sbandamento') · senso di confusione o di stordimento · secchezza degli occhi, della bocca, della pelle · visione sfocata · temperatura alterata oppure alterata percezione di caldo e freddo · intolleranza al freddo oppure al caldo umido o tutti e due · ipersensibilità della pelle, della vista, dell'olfatto, dell'udito · vestibolite (infiammazione cronica del vestibolo vulvare) |
FIBROMIALGIA A cura di CARLO CARLESI Pubblicato il 13/03/2006 UN ESERCITO DI 4.000.000 DI FANTASMI CHE SI "AGGIRANO" INTORNO A NOI . . . . E NOI FACCIAMO DI TUTTO PER NON VEDERLI !
La Fibromialgia è considerata dalla medicina convenzionale (allopatica) una delle malattie reumatiche in assoluto più diffuse: solo in Italia si calcola che ne siano affetti oltre 4.000.000 di individui, di cui la maggior parte purtroppo sono donne. Molte volte,questa malattia viene raramente riconosciuta, in quanto la fibromialgia non provoca alterazioni degli esami di laboratorio e non causa danni che si possano evidenziare radiologicamente .
Le persone affette da questa vera e propria sindrome sono "piene" di dolori in molte parti del corpo ed accusano anche malattie importanti come l'asma o altre che minano ancor di più una situazione che è già veramente dolorosa.
Pare che esistano vari livelli di Fibromialgia che danno la misura di quanto sia colpita la persona dalla malattia.
" Soprattutto dove il malato di Fibromialgia subisce questa mancata comprensione è sul suo lavoro e spesso è preda di vere e proprie vessazioni e di mobbing da parte di colleghi e superiori i quali non riscontrando a parer loro che questa persona soffra e stia male veramente cercano di fare di tutto per rendere loro la vita ancor più difficile come se gia' con tutti i dolori che hanno non lo fosse! :........... per questo motivo la fibromialgia è stata definita la "malattia invisibile".
Questo spiega perché le persone colpite da questa malattia hanno tutte in comune una storia pluriennale di visite ed esami di tutti i tipi e sono già state sottoposte a numerose terapie, compresi interventi chirurgici a volte senza alcun esito.
Il malato di Fibromialgia è spesso preso da vere crisi di disperazione a causa del dolore che anche se piccolo persistendo nel tempo sfiacca anche le migliori resistenze umane.
Pare che il malato di questa sindrome abbia subito anche un abbassamento della soglia del dolore,quella "soglia di resistenza" che consente all'essere umano di resistere ad improvvisi o continui dolori.
Oltre a ciò, trattandosi di una malattia cronica che "a volte" lentamente tende a peggiorare nel tempo, è frequente che chi è affetto da fibromialgia sviluppi una reazione ansiosa o depressiva: questo è spesso causa di un ulteriore errore diagnostico, in quanto i medici che non riconoscono la malattia, di fronte ad un soggetto che riferisce intenso dolore e stanchezza ed ha esami perfettamente normali, lo etichettano come "depresso" o come "malato immaginario"...... ipocondriaco !
Dal punto di vista del metodo Buteyko ci si è accorti che questi malati hanno in comune che il loro quadro respiratorio risulta modificato negativamente a causa di sicure iperventilazioni che "potrebbero"essere le cause o le concause dei dolori che come Buteyko spiegava sono spesso frutto di vasocostrizione!
Spesso i Fibromialgici accusano "bocca asciutta al mattino al risveglio" chiaro ed evidente segno di iperventilazioni notturne ! Dopo periodi di stress dichiarano di sentire i dolori amplificarsi ..... e come si sa secondo Buteyko, lo stress fa da innesco ad ulteriori fasi di iperventilazione con grosse perdite di CO2 e conseguenti reazioni da parte dell'organismo il quale per riorganizzare il suo squilibrato quadro generale cerca di mettere in moto reazioni di risposta che non sono altro che vere e proprie patologie alle quali solitamente i medici rispondono solamente con farmaci che inibiscono i sintomi ma che non curano a fondo il vero problema che le ha generate. Essendo spesso la Fibromialgia simile almeno in alcune sue manifestazioni alla CFS (sindrome da stanchezza cronica) la quale a sua volta è molto sensibile al metodo, c'è una forte convinzione che il metodo possa veramente aiutare gli ammalati grazie alla sua capacità di generare risposte equilibranti da parte del sistema "parasimpatico",che spesso nella Fibromialgia non risponde più bene ai suoi compiti di equilibratore nella funzione vitale giornaliera.
Se portiamo la nostra attenzione all'interno del sistema nervoso centrale e periferico c'è un tipo di sistema nervoso responsabile delle funzioni involontarie, chiamato sistema nervoso autonomo.
E’ un sistema di controllo del corpo che si corregge da sé. E’ responsabile dell'omeóstasi, "l'equilibrio mantenuto dall'innata intelligenza del corpo".
Questo sistema regola la temperatura del corpo, il livello degli zuccheri nel sangue, il battito cardiaco, e tutti quegli aspetti della nostra salute che ogni giorno diamo per scontati. Per esempio, il sistema cardiovascolare e quello digestivo per funzionare non richiedono uno sforzo consapevole da parte nostra: non controlliamo consapevolmente il battito cardiaco, né il gran numero di enzimi prodotti per digerire l'ultimo pasto.
Così anche gli atti respiratori sono garantiti da un sistema di controllo e di monitoraggio che innesca o riduce gli atti respiratori in qualsiasi momento della nostra vita e questo in base a parametri ben precisi che Buteyko ha individuato e che sono responsabili delle reazioni(patologie) che l'organismo innesca per difendersi da una qualsiasi aggressione che abbia modificato nel profondo le sue giuste regole.
Puo' darsi che proprio questo sistema autonomo abbia subito a causa di stress particolari una vera e prorpia modificazione tale da innescare un forte squilibrio che evidentemente porta a sua volta a una reazione "domino" in cui si evidenziano poi in seguito molte patologie che si possono riassumere in una parola la FIBROMIALGIA.
Il metodo Buteyko quindi è sicuramente una importante risposta per coloro che soffrono di questa sindrome . Da non trascurare è sicuramente il tipo di metodologia Buteyko da applicare su i Fibromialgici, dovra' essere una metodologia speciale, fatta apposta per questo speciale gruppo di "pazienti"dove l'approccio a gli esercizi dovrà essere leggero e costante ....per far si che i valori di riferimento (pausa controllo) abbiano ad incrementarsi sempre lentamente ma con continuità .
Infatti è molto importante che il lavoro di omeostasi possa procedere costantemente senza rallentamenti e senza sforzo.....i progressi poi saranno sicuri , costanti e nel tempo si potranno ottenere grossi vantaggi.
PER COLORO CHE "GRAZIE A DIO" NON HANNO QUESTA SINDROME UN SOLO MESSAGGIO .
CERCHIAMO DI COMPRENDERE CHE AL MONDO CI SONO MOLTE, TROPPE ,PERSONE CHE REALMENTE GIORNO PER GIORNO SOFFRONO ANCHE SOLAMENTE PER VIVERE .
CERCHIAMO DI NON ESSERE STOLTI E CIECHI DI FRONTE ALLE RICHIESTE DI AIUTO CHE DA QUALSIASI PARTE CI ARRIVINO. . . .
A VOLTE ANCHE SOLO UNA PAROLA PUO' LENIRE SOFFERENZE
CERCHIAMO NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI DI COMPRENDERE CHI HA BISOGNO ,SENZA BISOGNO CHE QUALCUNO CE LO CHIEDA ,DANDO ALMENO UN PO' DI NOI SENZA RISERVE . . . . .
IMPARIAMO A VEDERE NEGLI OCCHI DEL FRATELLO,DELL'AMICO,DEL COMPAGNO DI LAVORO , RIFLESSI COME IN UNO SPECCHIO I NOSTRI OCCHI , E DISTINGUIAMO IL DOLORE IN QUEGLI OCCHI CHE MAGARI NEI NOSTRI NON C'E'.. . . . . . E P O R T I A M O L I R I S P E T T O !!!!! Chi è affetto da fibromialgia in apparenza non sembra ammalato", ha un aspetto sano e quindi è difficilmente creduto sia dai familiari che dagli amici anche il medico che dovrebbe essere il primo a comprendere i sintomi che il malato dichiara spesso non capisce la portata del male che questi ha. UN ESERCITO INVISIBILE ! |
LE POSSIBILE CAUSE IN DISCUSSIONE in parte ACCERTATE ma NON in tutti i pazienti SONO, o POSSONO ESSERE: 1)NEUROLOGICA-(disturbi del sonno –growth Hormon ridotto-squilibrio serotoninergico-alterazioni nella neurotrasmissione-aumento sostanza P nel liquido Cerebrospinale) Diciamo per chiarezza uno squilibrio ormonale del cervello (non pericoloso) NON siete PAZZI Che porta IPERALGESIA cioe’ aumento della percezione del DOLORE. 2)AUTOIMMUNE- sospette cause immunologiche non conosciute allo stato attuale. Il “journal Rheumatology” ha pubblicato un risultato nel 1999 di un test su pazienti con FM severa In cui risulta il 70% positivo agli Anticorpi ANTIPOLIMERI APA test. Non disponibile allo stato attuale (sfugge il 30% dei pazienti) 3)PREGRESSO TRAUMA o FORTE STRESS, che puo’ aver alterato l’equilibrio Neurologico (importante Storia Clinica)-PISICO-NEUROENDOCRINOLOGIA?cioe’ rapporto della psiche e cervello disturbi neurologici.(NON ipocondria!!!) 4)PREGRESSE infezioni trauma infetivo ,malattia virale, Mycoplasma etc, possibile accertamento
L A FIBROMIALGIA (V puntata)
a cura di Ivano Vailati
Cosi cari amici e amiche approdiamo alla spiegazione della complessita’ terapeutica della NOSTRA FM; e’ doveroso consigliarvi di usare un metodo di valutazione terapeutico che e’ costituito dalla mappa dei Nostri TRIGGER POINTS da uno studio della A.C.R. emerge che la mappatura dei Tender Points presenti nel soggetto fibromialgico NON si altera negli anni nella loro ubicazione distribuzione corporea. Inoltre e’ importante il linguaggio analogico visivo cioe’ un metodo di valutazione del DOLORE Fibromialgico per capire la risposta terapeutica e valutare il paziente, in quanto dovete sapere che in tutta la Storia della Medicina IL DOLORE e’ sempre stato un elemento di difficile valutazione e assume carattere soggettivo e difficile misurazione ,quantificazione, in quanto coinvolge la sfera psichica e individuale di PERCEZIONE di SOGLIA dolorifica cioe’ esempio: (per una persona un MAL di TESTA importante magari lo costringe a Letto ad un altro NO!). Vi disegno un ESEMPIO valutativo della LEVEL PAIN SCALE cioe’ scala valutazione DOLORE: Basta scrivere una riga su un Foglio e misurare intensita’ e livello giornaliero del NOSTRO dolore 0------1------2------3-------4-----5--------6--------7------8-------9--------10!! Assente moderato abbastanza forte Molto forte Fortissimo Usatela con Il medico o con chi Vi chiede come state e come NOSTRO linguaggio. Poi potete Misurare la DEPRESSIONE; 0------1-------2------3-------4-----5-------6-------7-------8-------9--------10!!
Pertanto l’approccio terapeutico e’ INDIVIDUALE e Multidisciplinare, e comprende TERAPIA ANTALGICA FARMACOLOGICA E NON FARMACOLOGICA
Il primo passo si compie nella testa: occorre rendersi conto di alcune realtà e di prendere atto della malattia. È importante sapere che: Soffrite di una malattia ben precisa, non è colpa vostra se è ancora poco conosciuta. Nonostante vi sentiate giù di morale, non significa che siete matti. Il vostro abbattimento è sostanzialmente una delle conseguenze della malattia. La fibromialgia è una malattia che influisce pesantemente sulla vita del paziente, senza provocare alcuna alterazione alla sua struttura corporea. Non ha conseguenze a lungo termine, non deforma le articolazioni, non ingobbisce eccetera. E soprattutto non finirete mai sulla sedia a rotelle. dal medico di base (vedi: “Informazioni per il medico”). Imparate ad accettare che questa malattia non porta alterazioni corporee visibili: più vi fate visitare, avrete risultati significativi; è più facile che ne otteniate invece maggiore confusione e più diagnosi sbagliate. Per riprendere un esempio già citato: se si forma un ingorgo, è del tutto inutile fare la piò accurata ispezione meccanica a ogni singola auto, non dipende da loro! A lungo termine si dovrebbe verificare un miglioramento; possono volerci molti anni, ma nella maggior parte dei casi i sintomi si alleviano molto. Potete fare voi stessi qualcosa per migliorare: quanto più attivamente vi ponete nei confronti della malattia, tanto maggiori sono le vostre possibilità di guarigione. All’inizio, però, non ponetevi traguardi irrealistici: a seconda dello stadio in cui si trova la malattia ci vuole più o meno tempo per ottenere un miglioramento. Con la fretta non raggiungerete niente: datevi il tempo di compiere un passo dopo l’altro. Non siete soli con la vostra malattia: ne soffrono in molti (v. “casistica”). Cercate di mettervi in contatto con altri fibromialgici. Sarebbe anche augurabile che foste seguiti da un medico che vi comprenda e vi dia le spiegazioni che chiedete e sia disposto a informarsi. In Italia non esistono ancora gruppi di auto-aiuto come in molti altri Paesi del mondo. Questo sito vuole essere anche un punto di partenza per aprire l’argomento a livello divulgativo e pratico, e insieme un punto di contatto per i pazienti già diagnosticati o per coloro che si riconoscono nella descrizione della malattia. Sono questi ad avere più che mai bisogno di informazioni per sé e per il proprio medico. Nella terapia della fibromialgia si cerca di influenzare i circoli viziosi che la favoriscono. È importante interrompere il circolo vizioso „dolore-tensione-paura-nuovo dolore“. LA MALATTIA NON È IL NEMICO. Si tratta di cominciare facendo un passo dentro di sé: provate ad accettare che in questo periodo la malattia è più forte di voi e non si lascia combattere con la violenza. Forse questo vi sconcerà; dato che vi ho appena consigliato di comportarvi in maniera attiva verso la malattia. È vero, ma non si tratta affatto di combattere. La malattia in questo periodo fa parte di voi e costituisce una parte della vostra personalità, proprio come le parti del vostro carattere che apprezzate di meno: ci faranno arrabbiare, magari, ma non le possiamo cancellare. Al contrario, tanto più combatterete tanto maggiori saranno la tensione e i disturbi. Le cose cambiano solo in maniera graduale e dolce: formate un team col vostro corpo e cercate insieme una via d’uscita dalla situazione attuale.
Lo stesso vale per l’aiuto dall’esterno: non potrete trovare alcun esperto in grado di liberarvi di colpo dei vostri problemi. Se andate dal medico con questa speranza, ne uscirete sempre amaramente delusi: il tentativo di attaccare la malattia con mezzi sempre più duri lascerà tutti sconfitti e delusi. Questa escalation aggressiva è frequente nei trattamenti della fibromialgia: i pazienti fibromialgici vengono operati tre volte più spesso dei corrispondenti pazienti con altre patologie. La maggior parte di quelle operazioni è del tutto insensata e corrisponde a una dichiarazione di impotenza e di ignoranza della malattia. Formate un team, un gruppo di lavoro con il medico, l’istruttore di ginnastica, l’eventuale fisioterapista o massaggiatore e così via, e collaborate tutti insieme nella ricerca di una via d’uscita percorribile, in cui ognuno sostiene il lavoro dell’altro ma nessuno è onnisciente. In molti Paesi europei e americani esistono ormai gruppi di auto-aiuto ben avviati, con o senza supporto medico. In Italia il paziente fibromialgico non può ancora contare su una rete di sostegno così importante, utilissima sia per scambiare informazioni, esperienze e trucchi pratici per migliorare la qualità della vita con altre persone nella medesima condizione, sia per non sentirsi soli con i propri problemi. Come già detto nella presentazione, oltre ad offrire informazione, questo sito vuole essere anche un’opportunità per costituire un punto di contatto per i pazienti, sia quelli già diagnosticati sia quelli che si riconoscono nella descrizione della malattia e sospettano di averla contratta. Potete consultare il sito www.weiss.de per informazioni utili alla terapia E trattamenti.(si sta’ creando AISF associazione italiana sindrome fibromialgica) CONSULTATE IL MEDICO PER I FARMACI (il sottoscritto non si assume nessuna responsabilita’ dell’uso e/o abuso di farmaci segnalati). I PUNTI CENTRALI PER UNA CORRETTA TERAPIA per TUTTA la VITA sono: -Educazione del paziente e supporto. -Curare il sonno, dormire un numero adeguato di ore. -Evitate stress psico –fisici o limitateli molto, riordinate la vostra giornata ed i Ritmi. -Non pretendete che gli altri Vi capiscono, la malattia e’ invisibile. -Eseguite con costanza esercizio fisico distensivo rilassante almeno 3-4 volte a settimana (nuoto-acqua gym-schiatzu-tai chi-esercizi di consapevolezza corporea e coordinamento-) -quando possibile Distrarsi “cambiare aria” vacanze- o riposi riabilitativi nelle acuzie. -un lavoro a rotazione sedentario e non. Meglio turno pomeridiano. I farmaci usateli per periodi BREVI (consultate il medico assolutamente !!) I piu’ usati sono: Gli antidepressivi triciclici Laroxyl amytrpitilina gtt (Alla sera) Oppure serotoninergici: Xanax – oppure seroxat paroxetina-o zoloft sertralina. (Alla sera) I FANS antinfiammatori usarli MOLTO limitatamente a Volte inefficaci i migliori sono: Tachipirina Paracetamolo Orudis Ketoprofene > a dosaggi medi per periodi di max 1 settimana Aspirina acetilsalicilico. Le cosiddette TERAPIE ALTERNATIVE a volte non consigliate dai medici tradizionali. TIPO: -Osteopatia- -Elettroagupuntura stagionale -massaggi leggeri antistress Terapie con ERBE: Escholzia aiuta il sonno Uncaria tormentosa erba ad azione antireumatica immunomodulatrice Ginko Biloba per circolazione cerebrale e memoria Hypericum perforatum per effetto di increzione naturale serotonina Vitamine complesso B magnesio integratori metabolismo neurologico e muscolare Acido malico Ricco nei limoni e mele acide (aiuta nella stanchezza) Ognuno nel tempo trovera’ la forma il modo che piu si aggrada senza troppo caricarsi di farmaci e soprattutto ,evitando nocive intossicazioni. Se vi saranno novita’ve lo comunichero’. Vi ringrazio della Vostra attenzione Un saluto ivano vailati |
FIBROMYALGIA Aggiornamento (Proviamo a capirla e curarla e impariamo a convivere con essa)
a cura di Ivano Vailati (Infermiere Professionale) Per maggiori informazioni: ivano_333@yahoo.it
PREMESSA: Con questa rubrica l’intento dell’autore e’ di spiegare in maniera semplice, possibilmente,cosa e’ o può essere la Fibromialgia (FM), vuole essere un contributo per meglio conoscere questa diffusa e spesso penosa e a volte gravemente disabilitante ma REALE patologia molto diffusa nei paesi industrializzati. Il sottoscritto sofferente da 10 anni di FM primaria, ha avuto modo di sperimentare a volte con successo, diverse terapie, privilegiando terapie Dolci e possibilmente NON farmacologiche. L’intento e’ di rendere più VISIBILE questa INVISIBILE DISABILITA’ a volte male interpretata A volte addirittura ignorata, non attentamente diagnosticata, e soprattutto NON supportata anche nell’ambito familiare o nell’ambiente di lavoro. Come per ogni malattia cronica la NOSTRA Sindrome Fibromialgica accomuna tre-quattro sintomi Comuni in cui TUTTI noi pazienti fibromialgici, correttamente diagnosticati, ovvero; DOLORE-DISTURBI DEL SONNO-AFFATICABILITA’-DEPRESSIONE. Non dimentichiamo che nel passato anche recente e’ stata spesso “Bollata” come malattia depressiva e/o psichiatrica, anche se la casistica ad ogni buon conto riconosce che una parte di pazienti abbia una FM ad origine Psicosomatica ma può essere accertata facilmente. Alla prossima puntata. FIBROMYALGIA ( II puntata) a cura di Ivano Vailati Cari amici , Proseguiamo, dopo la doverosa premessa, addentrandoci nella conoscenza della NOSTRA sofferenza. Oggi parliamo, accennando, su cosa e’ questo o questi DOLORI che ci accompagnano GIORNO dopo GIORNO e ANNO dopo ANNO, che ci fanno dormire male, e spesso ci irritano e sopratutto non ci capiscono, anzi diciamo la verità spesso ci lamentiamo sempre. Avendo le nostre ragioni!!. FIBROMYALGIA: FIBRO - dolore che interessa le guaine, quel tessuto che più si avvicina al muscolo nelle vicinanze delle articolazioni e che ricopre i tendini nella schiena, lungo la colonna vertebrale (quella importante impalcatura dal fondo della schiena fino su al collo). Quante volte ABBIAMO dolore lì? E poi, ancora, vicino alle Ginocchia, lateralmente, sede di punti dolorosi li chiamano TRIGGER POINTS. Questi punti dolorosi li abbiamo un po’ in giro nel corpo (ne abbiamo da 11 a 18). Li schiacci …..che male!!….il medico lo fa per capire e’ un CRITERIO di DIAGNOSI. La nostra storia clinica, raccontata al medico (reumatologo e/o Fisiatra), si riassume nel fatto che ABBIAMO DOLORE, generalmente da più di sei mesi, e che abbiamo fatto tanti esami (tutti negativi i test infiammatori-autoimmuni), che siamo stati da tutti, spaventati da chissà che (magari pensiamo a un male oscuro). Lamentiamo di dormire male……una vacanza ci rilassa (perché ci distraiamo, facciamo cose piacevoli e allontaniamo lo STRESS) …..abbiamo usato di tutto senza risultato!! Al mattino ti alzi e ti senti ROTTO……in inglese dicono MORNING STIFNESS—affaticabilità, sopratutto perché dormi male, insomma ABBIAMO LA FIBROMIALGIA. SI, SI semplice ma che DOLORI……………proseguiamo. FIBROMIALGIA: MIALGIA-dolore che interessa i muscoli. Le cosce, per esempio, le braccia , i muscoli della schiena. Si è identificato che una insufficiente produzione di un GROWTH HORMON, un ormone che produciamo nel sonno profondo (fase REM del sonno), può provocare cattiva crescita del muscolo, dolore e affaticabilità. Noi malati di Fibromialgia, ricordiamo, DORMIAMO male e a fatica raggiungiamo il SONNO PROFONDO. Pensate, hanno provato con dei Volontari sani a privarli del sonno per giorni e giorni. Il risultato? DOLORI DIFFUSI E AFFATICABILITA’ … i NOSTRI SINTOMI. Quindi un punto centrale e’ il sonno e i suoi disturbi. Ne riparleremo e …. NON SOLO….. Grazie per l’attenzione alla prossima puntata FIBROMYALGIA (III puntata)
Continuiamo, cari amici, abbiamo brevemente descritto il significato della Parola FIBROMYALGIA (FM). Voi direte, si abbiamo capito ma che fare?…..io vi dico la PRIMA cosa e’ conoscerla E’ gia un primo passo per CURARLA….seguitemi. Ora ci addentriamo un po’ di più sulle possibili cause e sul suo riconoscimento ufficiale; una domanda sorge spontanea e crea anche dei dubbi o perlomeno stimola la ricerca….e’ molto DIFFUSA dicono: HIGHT IMPACT cioè alto impatto circa 5%-7% della popolazione.
In prevalenza donne il 90%……ma gli uomini non sono esclusi, e anche i bambini in cui la prognosi e’ migliore. 1) siamo TUTTI ipocondriaci?……quante volte ve lo siete sentito dire?..anche dal medico. 2) La risposta chiara e’ NO! 3) E’ riconosciuta dalla Organizzazione Mondiale della Sanita’ (O.M.S.)classificata nel nomenclatore delle patologie con il codice ICD-9 M- N°729.0 (Fibromialgia e reumatismi extrarticolari non specificati) 4) Esiste una DICHIARAZIONE DI COPENAGHEN firmata da un Panel di reumatologi che Riconosce la FMS ed e’ una ottima Chance per il riconoscimento. 5) La S.S.A. (Social Security americana ) la riconosce ufficialmente tra le disabilta’ dal 1999 Elencando i criteri assieme alla C.F.S. ( peggiore della Fibromyalgia) ovvero Sindrome da Stanchezza Cronica. Gli elementi sopra identificati sono utili nel caso di riconoscimento Medico Legale.
I SINTOMI PREVALENTI IN TERMINI PERCENTUALI SONO:
99% = PAIN cioè DOLORE Muscoloscheletrico 90% = FATIGUE cioè AFFATICABILITA’ (nella giornata, al mattino) 80% = SLEEP DESTURBANCE cioè DISTURBI DEL SONNO (sonno poco riposante) 60% = MEMORY and COGNITIVE IMPAIREMENT cioe’ disturbi della memoria e concentr. 40% = DISTURBI vari (minzione frequente-fenomeno Raynaud- disturbi addominali) 30% = DEPRESSIONE a volte anche MAGGIORE ( a cui porre attenzione).
FIBROMYALGIA (IV puntata) Cari amici, a questo punto e’ utile e doveroso precisare per tranquillizzarvi, che; 1) LA FIBROMYALGIA e’ BENIGNA, NON e’ MORTALE. 2) NON INFIAMMATORIA 3) NON DEGENERATIVA 4) NON PROGRESSIVA (in questo caso i dati non sono certi, puo’ peggiorare nel tempo) La PROGNOSI e’ variabile da individuo a individuo, e’ a volte lieve o severa soggetta a riacutizzazioni specie se non e’ trattata adeguatamente e supportata., a volte ha remissioni spontanee. Oppure piu’ facilmente cronicizza se il soggetto e’ PASSIVO e non ATTIVO allora la prognosi puo’ essere in Inglese POOR= MISERA, ovvero falliscono gli obbiettivi di riabilitazione. E’ IMPORTANTE l’EDUCAZIONE la CONOSCENZA, La COSTANZA DI CURA e l’impiego Dei FARMACI LIMITARLI OCCASIONALMENTE. (avremo modo di parlarne). Alcuni cambiano LAVORO altri se possono Faticano a Lavorare le assenze sono di solito ELEVATE.
L’EZIOLOGIA e’ in Inglese = UNKNOW cioe’ non conosciuta. E’ doveroso ribadire che ha MULTIPLE CAUSE alcune conosciute altre NO! NON ESISTE allo stato attuale UN MARCATORE specifico che riveli con precisione la malattia UN TEST di laboratorio o altro.(identico per ogni paziente) Ma SOLO un attento esame e storia clinica come sopra accennato e i CRITERI dell’AMERICAN COLLEGE REUMATOLOGY. E’ necessario distinguere nella DIAGNOSI se il paziente e’ affetto da una FM primaria o secondaria cioe’ a volte si accompagna a altre malattie cui il paziente e’ portatore. BISOGNA distinguere situazioni cliniche che MIMANO la fibromyalgia (artrite-artrosi-polimialgia Ipotiroidismo) con opportuni accertamenti (test autoimmuni esame obbiettivo etc).
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Fibromialgia Il Metodo Solère - Reequilibration fonctionnelle®: un'originale proposta terapeutica nel trattamento della fibromialgia Fibromialgia, la storia...Trascurata per molto tempo, la fibromialgia ha iniziato a beneficiare di una migliore considerazione da parte della medicina solo nell'ultimo ventennio:
Ancora oggi la fibromialgia (o sindrome fibromialgica) rappresenta un'entità dolorosa cronica ancora controversa che associa dolori diffusi, astenia e affaticabilità da più di tre mesi. Le persone affette da fibromialgia (3 su 100) manifestano sonno difficoltoso e stanchezza costante; la fibromialgia colpisce principalmente soggetti con un'ètà superiore ai 35 anni, di sesso femminile piuttosto che maschile (il rapporto è di 4 a 1) e si manifesta con dolore generalizzato a muscoli, tendini, capsule articolari ed legamenti: coloro che soffrono di tale sindrome raccontano sintomi apparentemente bizzarri, poiché gli esami clinici non mostrano alcuna anomalia. Per questo motivo, prima che fossero individuati i criteri diagnostici nel 1990, poteva accadere che l'individuo venisse mal compreso dall'interlocutore medico quando esprimeva sintomi privi di riscontro a qualsiasi esame. Oggi sappiamo che il problema va interpretato sul piano funzionale, decodificando la risultante sintomatica attraverso una valutazione della bio-dinamica dei sistemi, linea guida che Il Metodo Solère® segue da numerosi anni proponendo una metodologia in grado di chiarire alcune zone d'ombra in medicina: nel caso della fibromialgia, l'apporto di un'esperienza differente, mirata al trattamento di una sindrome dolorosa particolarmente ribelle alle cure, sta portando i primi risultati dal punto di vista scientifico. Si è infatti svolta il 4 marzo 2006 a Biarritz (F) l'Assemblea generale dell'Associazione per la Ricerca nelle Terapie sulle Fibromialgie, dove la Presidentessa onoraria dell'ARTF, Dott.ssa M.O. SOYER-GOBILLARD - Direttore Emerito Onorario di Ricerca presso il C.N.R.S. francese e consulente scientifico del Centro di Ricerca in Terapie Alternative, ha parlato alla platea. Sono state illustrate le prerogative dello studio in corso nonchè i principi del metodo di cura, esposti direttamente dal Prof. Dr. Roland Solère, Presidente dell'A.R.T.F. e Direttore del C.R.T.A. I risultati preliminari sono confortanti e lo studio prosegue in collaborazione con gli opertori abilitati al Metodo (fisioterapisti e medici) presenti sia in Francia che in Belgio e Svizzera. Ulteriori approfondimenti sull'attività dell' Association pour la Recherche en Thérapies sur les Fibromyalgies (A.R.T.F.) qui In Italia gli operatori abilitati ad applicare il Metodo Solère - Reequilibration fonctionnelle® nel trattamento della fibromialgia non sono ancora numerosi, ma il programma di cura rapido ed originale permette eventualmente di seguire il trattamento anche se non si risiede vicino ad un centro. In estrema sintesi i modelli terapeutici non farmacologici (quindi privi di qualsiasi effetto collaterale) utilizzati nel Metodo Solère per il trattamento della fibromialgia, o meglio dei pazienti fibromialgici, si avvalgono della stimolazione di determinate aree reflessogene codificate anche nella cartografia della medicina tradizionale cinese: l'apparecchio appositamente studiato è denominato AMPi.sm® e, senza presentare particolari controindicazioni od effetti iatrogeni, permette il massaggio puntiforme inverso di aree cutanee utilizzate anche in agopuntura. Pur ispirandosi ai concetti dell'agopuntura, la tecnica e la logica insite nel trattamento di cura per la fibromialgia proposto dal Prof. Dr. Roland Solère, sono molto differenti da quanto comunemente conosciuto attraverso la medicina tradizionale cinese. Normalmente sono sufficienti 6 sedute per apportare un sensibile miglioramento al polimorfo quadro clinico che i numerosi pazienti fibromialgici accusano, con sintomi apparentemente anche bizzarri ma analizzabili con criteri logici se inquadrati in un terreno al di fuori dei comuni disturbi della meccanica articolare. Nelle foto che seguono i particolari relativi alla stimolazione delle aree utilizzate anche in agopuntura, zone reflessogene sulle quali il Metodo Solère apporta una stimolazione terapeutica:
(immagini pubblicate per gentile concessione di Normaref S.r.l.: GESTIONE-PROTEZIONE-DIFFUSIONE-PROMOZIONE DEI DIRITTI DI MARCHIO E BREVETTI SUL METODO SOLERE REEQUILIBRATION FONCTIONNELLE®) Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche (e tempi di cura) della terapia per la fibromialgia proposta dal Metodo Solère - Reequilibration fonctionnelle® scrivete a:fisioarea@fisioarea.com Dr. Danilo Casali - dottore in fisioterapia e in osteopatia
per informazioni 338 913 0805 Centri fibromialgia Recapiti e indirizzi degli operatori abilitati al Metodo Solère® nel trattamento della fibromialgia, eventuali info per terapia e caratteristiche della cura |
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NORD-OVEST: Valle d'Aosta - Piemonte - Liguria - Lombardia Brescia Ospedali Civili, reparto di Reumatologia, dr. Roberto Gorla 030/95951 gorla@bresciareumatologia.it www.bresciareumatologia.it Cremona Casa di Cura Figlie di S. Camillo, Ambulatorio di Reumatologia, dr. Pierangelo Tenca 0372.421181 tenca@figliedisancamillo.it Orbassano (TO) Ospedale San Luigi, Reparto di Reumatologia, dr. Renato Carignola 011/90.26.330 cariren@tiscali.it Pavia Policlinico S. Matteo, Dipartimento Medicina Interna e Nefrologia, Unità Operativa di Reumatologia, Prof. Montecucco, dr. Caporali 0382/5011 www.sanmatteo.org NORD-EST: Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Conegliano Veneto (TV) dr. Flavio Badii (spec. in anestesia e terapia del dolore), via Francesco Gera 6 0438/412.914 Pergine Valsugana (TN) Ospedale 'Villa Rosa', dr.ssa Nunzia Mazzini (primario Fisiatra) 0461/501513 - 0461/501525 (dal lunedi al venerdi, dalle 9.00 alle 12.00) CENTRO-NORD: Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria Bologna Ospedale Maggiore, Largo Nigrisoli 2 - Reparto di Reumatologia, dr. Massimo Reta, 051/6478649 Modena dr. Marco Ghini, via Berengario 1 059/244.444 info@fibromyalgia.it www.fibromyalgia.it Parma Azienda Ospedaliera Università di Parma, Poliambulatorio Spallanzani - Reumatologia e medicina interna, dr. Gianni Buticchi 0521/287178 http://www.ao.pr.it/salute/reparti/reumato...ina_interna.htm Reggio Emilia Arcispedale S. Maria Nuova, Reparto di Reumatologia, dr. Bruno Tumiati 0522-296677 informazioni@asmn.re.it http://www.asmn.re.it/ Siena Azienda Ospedaliera Universitaria Senese - Policlinico Santa Maria alle Scotte, REPARTO di: Reumatologia, primario prof. Roberto Marcolongo 0577 585858 visita ambulatoriale (prenotabile attraverso il CUP) 0577 586771 – 233393 visita privata 0577 586770 per informazioni Stiava (LU) dr. Pierlorenzo Franceschi, via della Misericordia 86 0584/92503 plfranceschi@tiscalinet.it Jesi (AN) Ospedale Augusto Murri, Clinica Reumatologica, prof. Walter Grassi 0731/534132 CENTRO-SUD: Lazio, Abruzzi, Molise, Campania, Sardegna Roma Policlinico Umberto I, I Clinica Medica - Divisione di Reumatologia, dr. Fabrizio Conti. 06/4997.4685 visita ambulatoriale Policlinico Umberto I - Roma - 06/4423.1221 visita privata Studio Diagnosi Medica- Viale Regina Margherita 270 Roma d.ssa M.Sole Chimenti specialista in Reumatologia, presso il policlinico Umberto I di Roma, Università degli studi di Roma "La Sapienza" 06/4997.4685 visita ambulatoriale Policlinico Umberto I -Roma - 06/8557820 visita privata - Associazione Medica SRL - via Arbia 27 Roma - Roma Ospedale S. Filippo Neri, Reparto di Reumatologia, prof. Mauro Granata. 06/3500.0453 visita ambulatoriale 06/9784.0455 studio privato (Viale Mazzini 146) m.granata@sanfilipponeri.roma.it http://www.medicitalia.it/maurogranata Napoli Clinica Universitaria - Facoltà di Medicina del II Ateneo, Reparto di Reumatologia, prof. Gabriele Valentini 081/566.67.35 Matera Ospedale Civile, Servizio di Reumatologia, Dr. Giovanni Ciancio 0835/243262 geppocia@libero.it Inoltre: Dal sito dell'Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica - Onlus (A.I.S.F.) http://www.sindromefibromialgica.it/centri.php Elenco Centri di Reumatologia in Italia clicca qui: http://www.sindromefibromialgica.it/centri.php Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venzia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige Umbria Valle d'Aosta Veneto -------------------- "Il senso della vita è dare senso alla vita” (R.Steiner) "Il Forum ha carattere divulgativo e le informazioni contenute non devono sostituirsi alle visite e alle diagnosi mediche. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose" |
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