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Haleh Rouhi: una donna.

Post n°1055 pubblicato il 13 Giugno 2009 da serioud

Haleh Rouhi, una baha'i in prigione, privata dei diritti elementari di un carcerato. Non parlo di diritti umani, sarebbe chiedere troppo...Haleh non gode neanche dei diritti che tutti gli altri carcerati hanno.
Questa è una sua lettera aperta dopo 18 mesi di confino.


"Con assoluta sincerità, ho viaggiato per un anno in un distretto vicino a Shiraz, noto con il nome Sahl-Abad, per aiutare un piccolo gruppo di residenti derelitti, sperando di portare gioia a un cuore, confortare un'anima e aiutare uno spirito debole.

Un giorno, mentre guidavo da sola in macchina verso la casa, sono stata fermata e arrestata dalle autorità islamiche. Quando chiesi del mandato dell'arresto, ricevetti una dura reazione, e fui tenuta in custodia senza vedere nessun mandato. Nello stesso giorno, alcuni miliziani islamici, comparvero di fronte alla mia casa mentre mia madre era sola. Forzarono la loro strada entrando, presero tutti i miei effetti personali e tutte le foto di famiglia. Fino ad oggi nessuna di queste cose sono state restituite.

Sono stata interrogata per 28 giorni nel centro detenzione del ministero dei servizi segreti. Durante l'intero processo, spiegai con grande onestà tutte le attività nelle quali eravamo impegnati. Nuovamente, nelle procedure della corte, spiegai chiaramente in dettaglio tutte le attività umanitarie che eseguivamo in rispetto di ciò che il giudice aveva assegnato al mio caso.

In ottobre 2007, dopo la conclusione delle interrogazioni, la sentenza fu l'imprigionamento per quattro anni. Non potevo credere a quello che sentivo. Mi appellai, chiesi una revisione del mio caso e della pena a mio carico. Mentre aspettavo il risultato, sono stata convocata per telefono all'ufficio del ministero dei servizi segreti. Appena arrivata, sono stata portata in una cella e due giorni dopo, mi fu detto: "Sei qui per scontare i termini della galera e resterai qui per quattro anni."

Oggi passano 18 mesi da quel giorno.

In questi mesi:

Sono stata privata del contatto con gli altri prigionieri e mi è stata negata persino una vita sociale alla quale gli altri prigionieri hanno diritto. Ho diritto soltanto ad una visita di 5 minuti ogni settimana, alla mia famiglia. Ai prigionieri è permesso un contatto quotidiano telefonico con le loro famiglie; comunque, questo mi è negato. Per i primi 8 mesi, sono stata privata persino di avere un libro.

I prigionieri hanno diritto al congedo familiare, ne hanno 5 giorni per ogni 25 di imprigionamento. La licenza è diventata una lotta per me e la mia famiglia. Per nessuna valida ragione, e per molto tempo, i servizi segreti e il tribunale obbligarono mia famiglia ad andare da un ufficio governativo ad un altro, prima di avere finalmente un congedo. Tra i miei congedi passano normalmente 3 o 4 mesi, qualche volta anche di più. Per rinnovare il mio congedo familiare, siamo costretti a spendere ore e ore nei tribunali con la speranza di ottenere un aggiunta di 5 giorni o una settimana.

I prigionieri devono stare in cella, ma io sono trattenuta in un centro detenzione che è normalmente usato per le questioni iniziali. La mia cella non ha nessuna apertura, il mio pasto viene lasciato dietro la porta. Se ho bisogno di uscire dalla cella, non è possibile. Devo passare l'intera giornata in un'area confinata. Ogni volta che vengo portata fuori, sono bendata. Ho il permesso di uscire dalla cella ogni giorno per 10 o 20 minuti, in un area adiacente, senza tetto, per l'aria fresca. Anche il tempo di questa breve pausa è a discrezione della guardia; non c'è nessuna possibilità di prolungare questi pochi minuti.

Una pausa di 10 minuti è sufficiente per un prigioniero che è tenuto 24 ore al giorno in una cella chiusa?

Devo lasciar perdere ciò che è successo prima dell'emissione del verdetto della prigione. Oggi, se io sono una prigioniera, trattatemi come tale. Se io sono una prigioniera, portatemi in una prigione, lasciatemi prendere aria fresca, lasciatemi l'accesso a un telefono, lasciatemi avere contatto con gli altri, lasciatemi avere la stessa vita sociale e i diritti che spettano agli altri prigionieri, ecc. Le organizzazioni che hanno in carico l'ispezione le prigioni includono anche questo centro di detenzione (chiamato plock 100) nella loro lista delle prigioni? L'organizzazione per le prigioni accetta le condizioni di questo centro di detenzione nel quale io sono tenuta come prigioniera? L'organizzazione accetta il centro di detenzione come una prigione?

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Haleh Rouhi
Haleh Rouhi

 
 
 
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Un blog di: serioud
Data di creazione: 28/03/2006
 
 
 
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