Post N° 1209

Post n°1209 pubblicato il 23 Novembre 2008 da nau1981

Non è andata poi così male negli ultimi quattro giorni. Ho firmato il contratto per un tirocinio formativo retribuito in una cooperativa sociale (part time, nel mio paese, nel mio settore, retribuzione mensile, durerà sei mesi e cosa voglio di più dalla vita?). Ho conosciuto meglio le mie colleghe del lavoro che sto facendo da un mesetto (e che per fortuna finirà a dicembre) e devo dire che sono sempre più convinta del fatto che dietro ad ognuno di noi c'è sempre una storia molto affascinante degna di essere raccontata e ascoltata. Sono riuscita ad entrare di nuovo nei jeans che usavo l'anno scorso (non mi entravano più e di molto anche). Ho terminato uno dei lavoretti che stavo facendo. Sto per terminarne un altro. Non chiedetemi quanti ne faccio che non lo saprei dire neanch'io! Il bambino che viene a doposcuola da me è diventato un genio in matematica ed in grammatica ed è pure pieno di volontà (quì ho fatto davvero un miracolo!). L'unico problema è la sonnolenza assurda che mi prende in ogni momento per colpa degli effetti collaterali die miorilassanti. La mattina sono quasi in coma, per svegliarmi ci vogliono le cannonate e durante la giornata, a volte,  mi costa davvero fatica tenere gli occhi aperti. Oggi siamo stati a pranzo da mia sorella e mi sono spupazzata i nipotini. Poi al centro commerciale con mio fratello ed è già Natale... Che voglia di albero, di decorazioni e di regali... Che voglia di vivere... La prossima settimana forse andremo ad un concerto... Subsonica a Napoli! Devo dire che qualcuno che mi fa un pò di corte c'è ed anche se non en nascerà nulla è lusinghiero lo stesso. Poi ho ripensato a quella doccia gelata e mia sorella mi ha detto che ci vorrebbe che lui venisse fino a casa mia per... Allora ho aggiunto "Si, magari con 100 rose rosse e su di un cavallo bianco e vissero tutti felici e contenti... Ma dove lo hai visto questo film? :D Non accadrà mai, anche se sarebbe il minimo che potrebbe e dovrebbe fare qualora si accorgesse di non volermi perdere. Ma non se ne accorgerà mai... E' troppo concentrato su di sè. Io per fortuna faccio sempre meno fatica a non pensarci.

Good night.

 
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Post N° 1208

Post n°1208 pubblicato il 19 Novembre 2008 da nau1981

"Appena ho messo piede nel giardino del complesso ospedaliero mi sono sentita a casa." - ho detto tra le altre cose alla Dottoressa che ho incontrato stamattina, in uno dei miei controlli di routine dal reumatologo. "Non è una cosa tanto bella" - ha apostrofato lei. Poi ha capito. Ha capito quando le ho spiegato che la familiarità di quei luoghi mi ha fatto sentire mia madre di nuovo vicina, più che mai. Il medico che, da tre anni, avevo incontrato ad ogni controllo non c'era. Ho fatto una breve sintesi del mio percorso con la fibromialgia e delle cure alla Dottoressa e, dopo la visita, ha ritenuto opportuno che ricominciassi la terapia. E' stato davvero piacevole relazionarsi con lei. Non si è limitata a prescrivermi la terapia, è andata oltre, dispensando anche consigli e comprensione. Diceva che sono tutta contratta o meglio, i miei muscoli sono tutti troppo contratti ed ha aggiunto che maschero persino il dolore fisico. In effetti, quando ha fatto pressione con le dita sui primi tender points, non ho fatto smorfie di dolore, sebbene il dolore lo avessi sentito. Quando ha toccato quelli degli arti inferiori, sono saltata dal lettino. Mi ha detto di tenermi lontana dai medici che trattano la fibromialgia come fosse una patologia mentale (ed in effetti non lo è) e di trovare un modo di sfogare la rabbia e la tensione accumulata (che va a finire tutta nei miei muscoli). Mi ha anche suggerito un pò di metodi, come giocare a tennis o anche addirittura picchiare qualcuno (che divertimento!). Insomma, "fa' quel che vuoi ma tirala fuori questa rabbia!" - mi ha detto. Cambiare stile di vita sarebbe la giusta cosa da fare per un fibromialgico. Le ho detto che appena mi libero dei centocinquantamila impegni lavorativi che ho in questo periodo (e ringrazio il cielo di averli!) mi faccio una settimana di vacanza ma lei sosteneva che una settimana fosse un pò poco, allora ho detto che "ci vorrebbe un anno sabbatico". Non sono molto contenta di riprendere le cure ma non voglio arrivare al punto di dover poi fare una terapia davvero massiccia o d'urto e, se mi trascuro adesso, sopportando sintomi e dolori, potrei arrivare davvero di nuovo allo stadio più acuto della sindrome fibrobialgica. Mi ha salutato con un "in bocca al lupo" e con la raccomandazione di pensare un pò di più a me stessa. Mi sto dilungando nel parlare di quest'incontro, quando in realtà oggi ho fatto tanti incontri con persone giuste. Non ho resistito e sono andata nell'altro reparto, quello di ematologia, il "reparto di mamma", come lo chiamo io. Ho incontrato subito il marito di una delle amiche di mamma che mi ha chiesto di salire a salutare la moglie, ricoverata per aver fatto il trapianto delle cellule staminali. Sono stata più che felice di farlo, felicissima soprattutto del fatto che le cose le stiano andando per il meglio. Non saprei descrivere la gioia che le ho letto in volto quando mi ha vista. Pochissimi minuti, salutandoci e parlando a distanza. Quando sono uscita dalla stanza, il marito mi ha salutata con un "grazie". Io, in quel luogo di sofferenza, continuo a non saper provare e portare null'altro se non sorrisi, gioia, speranza. Li portavo per mamma, la portavo mesi fa, quando in quelle stanze c'era lei e li porto ancora ora, che lei non c'è più. Ecco il senso della mia frase iniziale: paradossalmente, lì sono serena. da quando mamma non c'è più, ci sono stata solo due volte (la prima una settimana dopo la scomparsa di mamma e la seconda, oggi) ma tutte e due le volte ho provato di nuovo serenità allo stato puro. Ho dispensato sorrisi stamattina in quel luogo e non erano di circostanza, non era una maschera. Ho sorriso anche agli infermieri e ad uno dei dottori che mi hanno riconosciuto e salutata, anche se da lontano, con tutto il calore che un essere umano possa donare ad un altro. Una serenità, una speranza ed un'allegria che mi hanno accompagnato per il resto della giornata (pure molto lunga e stancante). Perchè io quel posto, continuo a sentirlo come il luogo in cui ho conosciuto davvero me stessa ed anche mamma. Perchè per me quel luogo, continua ad essere il luogo in cui non si può far altro che cogliere la vera essenza delle persone. Quel luogo, per quanto ospiti persone gravemente malate e sofferenti e per quanto sia stato il luogo in cui mia madre ha trascorso le ultime ore della sua vita, è il luogo in cui si respira la vera essenza della VITA. Non c'è spazio per le ipocrisie, per lo stress, per le frivolezze, per le preoccupazioni inutili... Lì si pensa solo a lottare per la vita.

 
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Post N° 1207

Post n°1207 pubblicato il 15 Novembre 2008 da nau1981

La naumobile non è affatto utile quando piove a dirotto. Infatti, ci piove dentro! Ho iniziato la giornata con una bella doccia fredda. Ecco l'inconveniente dell' avere un'automobile con tettuccio apribile. L'ho ribattettezzata l'arca di Marianna. Credo che tutto sommato la settimana sia andata abbastanza bene. Alla fine ho pareggiato i conti. Lunedì e martedì sono state giornate da dimenticare, salvo che per una lieta novella. Da mercoledì, la lenta risalita. Credo si sia trattato di una risalita. La verità è che non ho avuto modo nè tempo ancora di metabolizzare gli eventi. Rimando sempre tutto, anche il vivermi le emozioni positive. Sono stata travolta da una serie di eventi (lavorativi) senza accorgermene neanche. Non ho il tempo nemmeno di guardarmi allo specchio e sono stanchissima e stressatissima. Molto meglio così ma non ho neanche capito bene in che dimensione collocare ognuna di queste esperienze. Dimenticavo una cosa importantissima: da stamattina, nel mio Curriculum Vitae et Studiorum (spariamoci le pose!), alla voce "Ulteriori informazioni" è comparsa la parola "Pubblicazioni". Si, mercoledì ho stretto tra le mani per la prima volta la mia creatura ed ancora non mi pare vero. E' che sto avendo tante dimostrazioni da molte persone dell'affetto e della stima che nutrono nei miei confronti. Si sono mossi in tanti per me, da chi mi conosce bene a chi mi conosce appena. Tutto questo mi fa bene. Mi fa sentire in un certo senso ancora protetta e coccolata, anche se in maniera diversa da quello che faceva mia mamma. Stasera in treno ho sentito la voce di una bimba molto piccola che contava: "Uno, due, tre, quattro..." Poi si è fermata. La madre compiaciuta l'ha incoraggiata a continuare complimentandosi per come avesse contato senza esitazioni fino a quel momento. Nella mia testa quei numeri si ripetevano come una nenia e mi sono rivista per un attimo bambina, con la mia mano nella mano di mia madre "Nonna, nonna, e fa la nonna e fa la nunnarèlla, ca ‘o lupo s’ha mangiato ‘a pecurella... Nonna, nonna, e fa la nonna e fa la nunnarèlla, ca ‘o lupo s’ha mangiato ‘a pecurella... Nonna, nonna, e fa la nonna e fa la nunnarèlla, ca ‘o lupo s’ha mangiato ‘a pecurella... Nonna, nonna, e fa la nonna e fa la nunnarèlla, ca ‘o lupo s’ha mangiato ‘a pecurella... "

 
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Post N° 1206

Post n°1206 pubblicato il 11 Novembre 2008 da nau1981

Ho bisogno di certezze. Ma, allora, perchè mi trovo sempre in situazioni incasinate? Forse il mio bisogno di certezze ha origine proprio dai casini in cui mi trovo. Forse, semplicemente, la vita è tutta un casino!

 
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Post N° 1205

Post n°1205 pubblicato il 10 Novembre 2008 da nau1981

La settimana nera.

Speriamo che sia finita. E' già lunedì da un quarto d'ora e spero vada meglio. In ordine sparso, nella scorsa settimana:

una doccia fredda 

caduta di oggetti di qualsiasi tipo dalle mie mani

pianti disperati

un'altra doccia fredda (di diverso genere rispetto alla prima)

danni, per fortuna non irreparabili, dovuti alla mia sbadataggine

incubi

E' anche vero che:

l'artefice della prima doccia fredda stia disperatamente tentando di recuperare

cadendo, si sono rotte cose che prima o poi andavano sostituite

un pianto disperato, ad una che come me soffoca il dolore, non può fare altro che bene

per l'altra doccia fredda, non è detta ancora l'ultima parola

i danni, appunto, li ho eliminati (con grande dose di fortuna)

ho fatto anche qualche bel sogno

Insomma, c'è del buono anche nel male e poi, adesso, non può che andare meglio... (forse)

 
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Post N° 1204

Post n°1204 pubblicato il 08 Novembre 2008 da nau1981

Il momento della verità.

E mi sono ritrovata davanti a quel freddo marmo a piangere disperatamente per la prima volta dopo cinque mesi... Come se fosse successo oggi. Come se ti avessi persa ora. Come se ne avessi preso coscienza solo in quel momento. Tra i singhiozzi riuscivo a sussurrare solo le parole "mamma" e "scusa". Sono scappata via senza neanche finire ciò che avevo cominciato. Piangevo lì vicino a te e guardavo da lontano papà. Ti ho chiesto scusa per gli ultimi cinque mesi, prima di allora non ho fatto nulla che tu debba perdonarmi. Invece adesso, scusami, mamma, se non sono forte come sempre e come lo saresti stata tu. Scusami, mamma, se non riesco in tutte le cose che faccio. Scusami, mamma, se ho fatto finto di nulla negli ultimi cinque mesi. Scusami se non ho pianto per te. Scusami se ho volutamente evitato di pensare a te, se mi sono obbligata a non piangere per la tua assenza, se ho evitato il cimitero come la peste. Scusami, mamma, se ho fatto finta che tu lì non ci fossi. Scusami, mamma, se non riesco per me stessa a tirare fuori la stessa forza, la stessa capacità di reazione, la stessa allegria, che ci mettevo per te. Mi manchi troppo e l'ho ammesso a me stessa solo oggi.  

 
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Post N° 1203

Post n°1203 pubblicato il 08 Novembre 2008 da nau1981

Alcuni impegni, alcune abitudini ed alcune azioni delle ultime settimane, mi hanno dato l'illusione che fossi tornata ad essere quella di sempre. Credo di non doverlo neanche dire ma, sicuramente, preferisco mille volte sentirmi stanca e stressata perchè ho troppe cose da fare (anche se molte di queste non mi piacciono per niente) che il nulla dei mesi scorsi. Però non basta. Non so se dipenda solo dal fatto che per alcune cose che faccio si tratti di "aria fritta" ma credo che ci metterò il doppio del tempo a trovare qualcosa che davvero mi riempia quel vuoto che sento dentro. Diciamoci la verità, credo che niente più riuscirà a ridarmi quel calore che mi manca. L'altro giorno ho ricevuto i complimenti veri e sinceri da una persona che non vedevo da almeno sei anni. L'ho incontrata per caso e ci siamo raccontate un pò di cose. Quando le ho parlato della scomparsa dei miei genitori si è complimentata con me per il fatto che fossi ancora in piedi. Non è l'unica persona ad avermelo detto. In molti mi hanno detto che forse loro al mio posto non ce l'avrebbero fatta e che mi ammirano per la mia forza. Io invece a volte penso che la mia non sia forza. La mia è testardaggine. Mi ostino a credere di poter ancora riuscire bene in alcune cose che ho sempre fatto. Mi accorgo poi che in realtà sono diventata una mezza scombinata, con la testa tra le nuvole e priva dei più elementari rudimenti di convivenza e di vita sociale. Mi sento una specie di Venerdì da "educare" o una fioraia che abbia bisogno di un Pigmalione che le insegni come comportarsi. E quando torni a casa, la sera, stanca e distrutta, non c'è nessuno pronto a regalarti almeno un sorriso. Non mi basta, tutto questo non mi basta. Però mi fa bene. Ma non mi basta. Non ho neanche voglia di sforzarmi per farmi capire, apprezzare, conoscere. Non ho la forza di sorridere, è quella la forza di cui più sento la mancanza. Il fatto di riuscire ad andare avanti per inerzia, non mi basta. Io vorrei ritornare a credere fortemente in qualcosa.

 
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Post N° 1202

Post n°1202 pubblicato il 05 Novembre 2008 da nau1981

Nonostante la notte che l'ha preceduta sia stata un disastro, la giornata di oggi non è andata affatto male. Stanotte ho rischiato di cadere dal letto in seguito al brusco risveglio nel bel mezzo di un incubo e, per evitarmi la caduta, mi sono fatta venire dei crampi allucinanti ai polpacci ed un dolore al ginocchio. Come abbia fatto non lo so, tutto è accaduto in un nanosecondo. L'importante è che sia riuscita ad evitare lo scontro diretto tra la mia testa e lo spigolo del comodino e tra la mia schiena ed il pavimento (non oso immaginare che boato se fosse accaduto!). Incontri inaspettati, sorprese, imprevisti. Una giornata piena, di impegni e di emozioni positive, come non accadeva da tantissimo tempo. In mattinata, diverse persone/amiche/colleghe mi hanno lasciato senza parole con dei gesti davvero generosi nei miei confronti. Anche il pomeriggio non è andato male. Adesso sono stanchissima ma ad ogni modo soddisfatta. Speriamo di non cascare di nuovo dal letto!

 
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Post N° 1201

Post n°1201 pubblicato il 04 Novembre 2008 da nau1981

Doccia fredda e botta finale. Ho finto distacco ma ci sono rimasta abbastanza male, un pò delusa. Non è la notizia in sè e per sè che mi ha freddato, quanto il modo in cui mi è stato comunicato, come se parlasse al bar con un suo vecchio amico. La solita storia, la solita illusa.

 
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Post N° 1200

Post n°1200 pubblicato il 02 Novembre 2008 da nau1981

Oggi, al contrario di ieri, la giornata è cominciata abbastanza bene per finire male. Non è successo nulla di rilevante, è solo il mio stato d'animo che continua a fare su e giù. Sull'onda di quest'altalena emotiva, ho potuto concludere che sono ancora lontana anni luce dal risveglio. Forse è vero che credo ancora nel futuro, forse è vero che sono coraggiosa, ma che io abbia ancora forza, non lo credo proprio. Anzi, anche il coraggio lo vedo come incoscienza e la fiducia nel futuro come illusione. Non ho la voglia e la forza per fare un sacco di cose. Il vero problema è la volontà, perchè la forza potrebbe anche venire dopo. E' che non ho la vera volontà di far qualcosa che possa in qualche modo aiutarmi a sentirmi meglio, o lo starei già facendo. La verità è che so solo lamentarmi di tutte le cose di me che non mi piacciono o che non vanno ma non faccio nulla in pratica per modificarle. Più tempo passa e più peggiora la situazione. Più tempo passa, più mi lascio andare e più non mi piace questa cosa ma non faccio nulla per cambiare lo stato di fatto. Non mi sento all'altezza e so che se eliminassi alcuni fattori, forse la smetterei di sentirmi così inadeguata, ma non ci metto la voglia o la volontà. La verità è che ci sto provando per finta. Non nel senso che non ci provi, ma nel senso che ci provo senza metterci davvero tutta me stessa. Faccio cose senza crederci davvero. Non so se riuscirò a spiegarmi ma ci provo. Quando immagino la mia vita anndare diversamente, meglio, immagino una me totalmente diversa da quella che sono ora ed è come se fossi convinta che finchè non divento il più possibile come quella Marianna desiderata, non ha senso provare a far nulla. Allora la soluzione sarebbe cominciare dal cercare di rendermi più possibile simile a quella Marianna futura ma non lo faccio, non ne ho la volontà. Intanto vegeto, in pausa dalla vita sociale, sentimentale, lavorativa... Mi ero parcheggiata e mi ritrovo completamente arenata.

 
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