emozioniemusicaogni nota un'emozione...ogni emozione frammento di vita, che resta incancellabile dentro di noi.. |
Ho chiuso gli occhi del corpo per aprire quelli del cuore. Ho accettato il ruolo di protagonista nel palcoscenico che hai creato dentro di te per me. Ho visto la luce di quel faro, verde di speranza, bianco di purezza, il suo bagliore era così nitido che sarebbe stato impossibile non notarlo nell'immensa oscurità che riempie il vuoto esistente attorno ad esso; con fiduciosa aspettazione ha guidato me, piccolo e umile essenza racchiusa in una bottiglia lanciata in mare, verso un porto sicuro, un'isola, la tua, che non avevo mai immaginato con le sue lande, le vallate, le rupi scoscese, gli adiacenti dirupi, le trionfanti ascese al cielo delle vette più alte che spavaldamente si sfidano a vicenda. I miei scalzi piedi, le mie mani affusolate hanno tastato la nuda roccia solleticati dall'umidità feconda, rigenerati da bollenti vapori spontanei che dal fondo di quella fuoriuscivano formando dense nuvole d'impalpabile amenità. Di tale contatto ne hai giovata pure tu, così che ogni impulso tattile si è trasformato in piacevole fremito, frizzante scossa che ti avvertiva della mia presenza. Ho scovato una segreta fonte d'acqua che sgorgava naturalmente dalle tue viscere, ho bevuto avidamente e a sazietà dissetando il mio bisogno di comprensione, anche di questo sei stata
contenta. Ed intanto il filo sottile dei tuoi pensieri insinuandosi in quel panorama a poco a poco si dipanava dal suo dolce groviglio per guidarmi come filo di Arianna alla tua mano: l'ho presa nella mia trasformando le due distinte unità in abile gioco di incastri, questo contatto così intimo ci ha dato percezione del calore dei nostri due corpi, dei piccoli e sparsi impulsi nervosi, del sangue che percorre gli ultimi centrimetri delle falangi e persino il segreto eco del ritmo cardiaco mio&tuo si è disvelato, dapprima con reticente ritrosia, poi, sempre più apertamente, felice d'essere apprezzato nella sua essenza, nel suo esistere. Da quel momento pur continuando il cammino, pur attraversando ostacoli e sterpi spinose, pur vestita di umili stracci e ferita da artigli, non ho più avuto più paura ne stillato lacrime perché la mia mano era ancorata saldamente alla tua, vincolo, foedus consacrato davanti l'altare dell'Amore: da quell'attimo tutto è stato condiviso, il tuo sguardo, il tuo respiro, il tuo sentire è diventato mio e il mio tuo; massa indistinta, miscela omogenea per sempre.
Portandomi in una stanza priva di vanità e lussuria ma piena di drappi vellutati e riscaldata da un camino, in un’atmosfera familiare d'intimità mi denudi della poca stoffa che mi è rimasta addosso, dovrei forse avere pudore di questa nudità, ma non ne provo vergogna, solo primigenia naturalezza, voglia di sincero contatto.Contemplami pure, scruta, indaga ogni più piccolo ed infinitesimo particolare, non ho paura di svelarmi a te come desideroso amante, poi, rivestirmi di abiti di aurea semplicità, con pochi ma graditi orpelli: fa in modo che io possa guardarmi allo specchio e scoprirmi più bello nell'anima, più forte nello spirito, più pronto al confronto, grazie a te.
Cosa posso fare per ringraziarti? ho poco da offrire: il mio umile e dimesso mondo, le mie piccole fantasie: eccole, riversate in simboli comprensibili, rilegate preziosamente per te. Ecco: oltrepasso la dimensione finita per varcare la soglia dell'indefinito, lì ti incontrerò per questo dolce e piacevole scambio, lì saprai ciò che la mia Anima, il mio Cuore sentono all'unisono per te; no, non spaventarti essi non arrogheranno alcun diritto ma, se tu ascolterai, ti parleranno solo della Verità e del suo piacevole sapore...
la notte più buia della mia vita non fu una catastrofe solo grazie a te, dolce amico del cuore. Mi trovasti affranta, senza più voglia di vivere, ripiegata su me stessa. Mi trovasti rannicchiata nell’angolo più nascosto della casa, come da bambina nella legnaia accanto al camino, per non farmi trovare da nessuno. Mi trovasti quasi persa alla vita, balbettare frasi incoerenti. Mi trovasti percossa da una sofferenza che mi toglieva pensieri e mi portava lontano, nel nulla. Mi trovasti. Ti rannicchiasti a terra accanto a me, in silenzio: non avrebbero avuto senso parole, allora. Mi abbracciasti e il calore del tuo corpo, vivo, passò al mio freddo e inerme. Riuscisti a risollevarmi da terra: io ti seguii senza capire, senza vedere. Sentivo le mie braccia e le mie gambe allungarsi nella loro dimensione naturale, come ali di farfalla appena nata. Mi aiutasti a stendermi sul letto: quel letto che, d’allora in poi, utilizzato solo per metà, mi avrebbe per sempre ricordato la mia solitudine... "Chiudi gli occhi - mi dicesti - e non avere paura. Ora ci sono io con te!" Sentii la tua vicinanza rassicurante, dolce e forte. Mi affidai alle tue braccia che mi racchiusero e tu fosti accanto a me ad asciugare lacrime che finalmente sgorgarono copiose dai miei occhi; le tue tenere carezze sul mio viso, le tue labbra fra i miei capelli, delicatamente. Poco a poco il tremito delle mie membra si affievolì fino a lasciar posto ad una gran quiete. Nella spossatezza che mi vinse, mi addormentai e fu un sonno senza sogni. E fu dopo poco, o dopo tanto, non so (il tempo si era fermato nella mia coscienza vacillante), il sussurro della tua voce che bisbigliava le parole di una bella canzone della nostra giovinezza: "Svegliati amore, è già quasi l’alba..." !n seguito non ti sentii dire più quella dolce parola "amore" che avevi detto intonando la canzone. Sapevi che non ero pronta per sentirtela dire e, da gentiluomo, non lo facesti. Come pure, ed io te ne fui sempre grata, non approfittasti della mia disperazione, quella notte e mi tenesti così, tra le braccia, a vegliare il mio sonno agitato e breve. Non ho mai dimenticato, dolce amico del cuore, quella notte: ciò che facesti per me fu il dono più grande che un cuore innamorato avrebbe mai potuto fare. Ed ora, riascoltando vecchi dischi, ho ritrovato quella bella canzone "Svegliati amore..." ed ho rivissuto quegli attimi e di nuovo ti ho visto accanto a me così dolce e premuroso, farti carico di un peso che non era il tuo, accettando un ruolo ingrato, tenendomi per mano per non farmi cadere. Solo ora comprendo quanto tu sia stato importante per me! Ora che non so dove sei e non posso dirti, con le mie parole inadeguate, tutto l’affetto che allora non seppi dimostrarti. Te ne andasti così, allontanandoti ogni giorno un poco di più, mano a mano che mi vedevi riprendere confidenza con la vita: te ne andasti senza chiedermi nulla. Dolce amico del cuore: dovunque tu sia, io ti ringrazio. Per ciò che facesti, per come lo facesti e, soprattutto, per esserci stato, tu che mi aiutasti in silenzio a risalire la china, presenza necessaria e indispensabile. Tu, unico mio amico del cuore, per sempre.
X danielro70
A te, dolce amico del cuore...
Svegliati amore ... è già quasi l'albaGrazie per quello che senti x mè sei tu speciale perché ci sei quando ho bisogno, sei speciale perché mi vuoi bene. Cammineremo insieme anche se lontani fino a quando il buio non ci separerà. Ti voglio bene bischera non ti scordare mai di me. Anche nelle tue piccole lacrime io ci sarò. SEI SPECIALE... Da danielro70
Scordare è più crudele di dimenticare:chi è dimenticato viene tolto dalla mente, chi è scordato viene tolto dal cuore.
La sicurezza fa di noi dei veri uomini....
osare, durare, vincere....
Albadifuocom
Ho nella mente un'idea di libertà...
ho nella mia vita una libertà in gabbia...
scavo nei miei sogni e trovo
idee infinite
fuggenti attimi
sussurri lievi
...di libertà.
Penso,
mi fermo,
rincorro,
ascolto...
e scopro in me
la libertà.
La libertà è in noi,
dobbiamo solo trovare il coraggio di liberarla.
Senza la fantasia,
senza la capacità di sognare,
senza la poesia,
siamo solo persone.
Con la fantasia e la poesia
possiamo invece volare o perlomeno
sollevarci quel tanto da terra
per sentirci un qualcosa di più!!!!!!
sono tuo.
Vivendo lì, tanto lontana, sei mia.
L'amore non è fatto
di solo corpo.
La profondità dei nostri cuori
è dove noi siamo uno.
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Nothing I must do
Nowhere I should be
No one in my life
To answer to but me
No more candlelight
No more purple skies
No one to be near
As my heart slowly dies
If I could hold you one more time
like in the days when you where mine
I'd look at you 'till I was blind
So you would stay
I'd say a prayer each time you'd smile
Cradle the moments like a child
I'd stop the world if only I
Could hold you one more time
(hmmmmmm)
I've memorized your face
I know your touch by heart
Still lost in your embrace
I'd dream of where you are
(music break) (hmmm)
If I could hold you one more time
Like in the days when you were mine
I'd look at you 'till I was blind
So you would stay
I'd say a prayer each time you'd smile
Cradle the moments like a child
I'd stop the world if only I
Could hold you one more time
One more time
AMORE AMORE....
« tuffati... | misterrrrrr » |
Il senso della bugia.
Post n°623 pubblicato il 20 Giugno 2009 da occhiscuri3
Nel considerare le tappe della crescita di un individuo é fondamentale valutare i comportamenti/atteggiamenti nel loro significato globale, evitando di frammentare la vita e con essa la psicologia della persona. In un mondo in continua evoluzione e cambiamento, in un mondo virtuale che senso ha parlare di bugie? Per avvicinare in modo corretto il significato dell’atteggiamento di una persona nel raccontare bugie, é indispensabile considerare nel suo insieme i punti che costituiscono il riferimento della sua identità. Vivere attraverso la nostra identità vuol dire aver bisogno di coerenza, come di consapevolezza nei confronti della vita, dando a questa un significato; si vive attraverso la costruzione di relazioni significative con altre persone, portandole avanti attraverso contenuti e contesti specifici, questi sono gli elementi fondamentali per la costruzione dell’identità. La bugia é un atteggiamento spesso considerato in termini negativi, la persona che ne fa uso viene vista con sospetto, giustificata o scusata per questo o quel motivo, quasi la bugia fosse una malattia, un sintomo per cui doversi curare. Raccontare bugie, qualunque possa essere la causa che lo determina, é prima di tutto un comportamento che ci permette di recuperare una lontana esperienza avuta nella nostra infanzia quando le bugie erano il fondamento quotidiano del nostro arricchirci ed avvicinarci alla vita. Credo per questa ragione che debba essere rivalutata, distinta dalla menzogna e riconsiderata almeno per la sua funzione rispetto alla costruzione dell’identità della persona. Sono stati proprio i nostri genitori per primi a raccontarci le cose attraverso mezze bugie, descrivendoci le cose semplicemente e/o banalmente, nel tentativo di farcele comprendere, e nel far questo hanno utilizzato metafore, esemplificazioni per somiglianza (es: "ti sei sporcato come un porcellino!"), o metonimie, un modo descrittivo che opera attraverso contiguità (es: "é una buona forchetta!" alludendo ad una persona che ama mangiare), nonché parole onomatopeiche, vocalizzazioni che richiamano l’idea o l’oggetto (es: "guarda il bau-bau sta dormendo"). Tutto questo per poi ricredersi su ogni cosa nel momento in cui noi abbiamo dato loro atto del nostro crescere, negandogli, da quel momento in poi, la possibilità di credere ad un mondo che per tanto tempo aveva costituito per noi un unico punto di riferimento. Così la bugia é molto spesso connotata in termini negativi; al contrario l’idea che desidero portare della bugia permette di collocarla in un contesto evolutivo e di crescita per l’individuo. Crescere é sinonimo di cambiamento, gioco forza tutta la nostra vita si può dire costellata di cambiamenti in un gioco interattivo continuo tra noi ed il resto del mondo; tutti i cambiamenti che subiamo/cerchiamo, si svolgono attraverso un alternarsi di adattamenti al mondo ed assimilazione dello stesso; ogni organismo vive nel perenne tentativo di cambiare la realtà a proprio favore, alle volte riuscendoci, alle volte no e dunque di conseguenza cambiando in un continuo divenire. La prima bugia il bambino la racconta a se stesso, intorno al secondo anno di età quando sviluppa, nella crescita delle sue capacità intellettuali, il pensiero "come se fosse", un’indispensabile abilità che gli permette di creare astrazione, anche attraverso la propria persona, fingendo di essere con grande coinvolgimento una persona o una cosa differente da ciò che é, o crede di essere. Più semplicemente possiamo vedere in questo comportamento l’inizio dello sviluppo della fantasia, della creatività del bambino, i suoi cambiamenti in modo costruttivo lo portano a fingere, attraverso giochi di ruolo, da solo come in gruppo, impara ad essere se stesso, e fingere é un po' come mentire nei confronti di se stessi, il gioco lo porta a conoscere, oltre che se stesso, gli altri. La crescita personale si orienta poco alla volta verso la distinzione di sé dagli altri, differenziarsi é fondamentale per poter esistere, il primo meccanismo di conoscenza e di apprendimento é la distinzione, differenziare sia la propria identità fisica (il proprio aspetto) che mentale (l‘idea di sé stessi), dal resto del mondo, il secondo meccanismo fondamentale per la conoscenza é ricordare quali distinzioni si sono fatte per conoscere e conoscersi, ricordare é possedere una storia da raccontare, una storia che parla della nostra vita. Il racconto si fonde con la fiaba, le mie gesta si fondono con le gesta del mio eroe, realtà e fantasia si intrecciano sottilmente fino a farmi dimenticare il confine dell’immaginazione, il mondo virtuale della mia creatività. Il bambino nella sua crescita può essere confrontato con l’evoluzione dell’uomo, noi oggi ci avviciniamo al mondo virtuale al pari di un bambino che si affaccia al suo mondo fantastico dove il sogno é l’unico elemento di certezza, dove ogni finzione é verità per quanto viene creduta! Se da un lato, dunque, dobbiamo pensare al meccanismo dell’immedesimazione come ad un atteggiamento fondamentale per l’apprendimento del bambino allo stesso tempo si deve pensare alla bugia, che si delinea attraverso il suo narrarsi, nel gioco come in ogni realtà, come ad un fondamentale punto di riferimento per accrescere la propria autonomia ed indipendenza. Così il primo modo di pensare a noi stessi passa attraverso la nostra capacità di raccontarci, di ascoltare quella storia che ci riguarda, andare oltre al limite che ci siamo dati, e che altri hanno dato a noi stessi. La vita é costruita attraverso i sogni che ci riguardano, forse che sognare non é un po' un raccontarsi bugie? É pensare d’aver raggiunto un traguardo prima di averlo fatto effettivamente, nell’osare pensarsi superiori, ci si migliora, si crede maggiormente in se stessi! É solo rimanendo soli, prendendosi la responsabilità completa di noi stessi che maturiamo un idea coerente, consapevole e sensata della nostra identità, e la bugia é un mezzo per raggiungere questa sensibilità; io non dico a nessuno dove vado, racconto una bugia dicendo di essere in un altro luogo ed in questo modo rimango solo, qualunque cosa succeda sono solo, nessuno é in grado di sapere di me, e questa é la prima scommessa per cavarsela senza l’aiuto di nessuno! Raccontare una bugia é fondamentale per crescere, superare l’insicurezza, l’ansia per la propria prestazione; osando affermare in modo anche presuntuoso di essere all’altezza di un compito particolare ci si impegna a farcela. Con questo voglio dire che la bugia é di per sé fondamentale alla crescita, almeno fino a che il contesto ci lascia lo spazio per crescere; quando la bugia viene considerata altro da quello che rappresenta, allora si ostacola un processo di differenziazione e di maturazione individuale, si confonde colui che cerca se stesso e lo fa necessariamente sognandosi, immaginandosi prima ancora di essere. Ci si deve abituare al mondo virtuale di un bambino come a quello di un adulto, ci troviamo spesso immersi in un mondo virtuale, il mondo della nostra fantasia, della creatività, della finzione, la bugia può diventare una fuga come anche un modo di compensarci quando siamo ai ferri corti, dobbiamo saper cavalcare questa realtà. Per concludere vorrei che rifletteste su un fatto: é bugia raccontare cose di cui non si conosce risposta ed in cui si crede senza averne le prove? Se é cosi ogni fede in fondo é una bugia raccontata in buona fede, la vita intera é costellata di piccole e grandi bugie frutto di compromessi, dubbi ed illusioni con cui tutti quanti prima o poi siamo obbligati a fare i conti. É possibile vivere la bugia come un fondamentale momento evolutivo recuperando le esperienze passate che riaffiorano e ci permettono di sperare, accrescere la propria fiducia e, perché no, vivere all’altezza dei nostri sogni.
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INFO
ADAGIO......
mi piacerebbe che accadesse con te
dove le stelle sono più grandi di noi...
ma ti puoi scegliere la stella che vuoi ed affidarle tutti questi nostri sogni impossibili....
Come ami tu...Non si ama mai
Non lasci niente al caso tu...
Sorridi poi ti butti giu’
E' strano come ami tu
Lo fai di piu’ di piu’ di me
E me lo sento addosso...
E io a rincorrerti...A dirti che …
Ti amo come mi ami tu
Ma tu di piu’ ...ma tu di piu’
io qui in ombra e senza cielo
Come un fiore in un cortile
Ma tu di piu’ ...Ma tu di piu’
Sempre piu’ forte e solo tu
Non ci facciamo compagnia
Noi non ci facciamo compagnia
Bruci vita e fai volare il tempo
io ti vengo dietro ma in affanno
Stanco di doverti e di spiegarti
Che un amore vero sa’ tacere!!!
Noi non abbiam piu’ la stessa ora...
Tu dormi e io passeggio in un cortile
Come ami tu...non si ama mai
Solo una volta in una vita
Te ne convinci sempre piu’
Vorrei spiegarti invece che
Vorrei da te serenita’...La parola amore
No... Non basta piu’ ...non e’ piu’ qui
E' quindi un vivere a meta’
Ma tu di piu’ ...Ma tu di piu’
Sempre piu’ forte e solo tu
Non ci facciamo compagnia
...Quante verità nascoste in queste parole...
Un Amico E' Così
È facile allontanarsi sai
Se come te anche lui ha i suoi guai
Ma quando avrai bisogno sarà qui
Un amico è così
Non chiederà nè il come nè il perché
Ti ascolterà e si baterà per te
E poi tranquillo ti sorriderà
Un amico è così
E ricordati che finché tu vivrai
Se un amico è con te non ti perderai
In strade sbagliate percorse da chi
Non ha nella vita un amico così
Non ha bisogno di parole mai
Con uno sguardo solo capirai
Che dopo un no lui ti dirà di sì
Un amico è così
E ricordati che finché tu vorrai
Per sempre al tuo fianco lo troverai
Vicino a te mai stanco perché
Un amico è la cosa più bella che c'è
È come un grande amore, solo mascherato un po'
Ma che si sente che c'è
Nascosto tra le pieghe di un cuore che si dà
E non si chiede perché
Ma ricordati che finché tu vivrai
Se un amico è con te non tradirlo mai
Solo così scoprirai che
Un amico è la cosa più bella che c'è
E ricordati che finché tu vivrai
Un amico è la cosa più vera che hai
È il compagno del viaggio più grande che fai
Un amico è qualcosa che non muore mai
Laura Pausini
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Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti;
non camminare dietro di me,
non saprei dove condurti;
cammina al mio fianco
e saremo sempre amici.
da danielro70
poserei i miei occhi nei tuoi,
spoglierei la notte del suo manto
per scaldare con esso i nostri corpi,
fermerei il tempo per renderti immortale
e dopo aver accolto i miei sogni
li poserei su di te
per farli divenire Realtà.
IN ASSENZA DI TE
senza foglie e radici ormai
abbandonata così
per rinascere mi servi qui non c'è una cosa che non ricordi noi
in questa casa perduta ormai
mentre la neve va giù
è quasi Natale e tu non ci sei più
E mi manchi amore mio
tu mi manchi come quando cerco Dio
e in assenza di te
io ti vorrei per dirti che
tu mi manchi amore mio
il dolore è forte come un lungo addio
e l'assenza di te
è un vuoto dentro me
perchè di noi
è rimasta l'anima
ogni piega, ogni pagina
se chiudo gli occhi sei qui
che mi abbracci di nuovo così
e vedo noi stretti dentro noi
legati per non slegarsi mai
in ogni lacrima tu sarai per non dimenticarti mai
E mi manchi amore mio
così tanto che ogni giorno muoio anchi'io
ho bisogno di te
di averti qui per dirti che
Tu mi manchi amore mio
Il dolore è freddo come un lungo addio
e in assenza di te
il vuoto è dentro me
Tu mi manchi amore mio
e mi manchi come quando cerdo Dio
ho bisogno di te
il vuoto è dentro me
Grido il bisogno di te
perché non c'è più vita in me
Vivo in assenza in assenza di te.
Vorrei, vorrei vivere con te per sempre nel mio mondo, un mondo tappezzato di mille colori illuminato da da un infinità di stelle e variegato da tanti profumati fiori, dove si odono solo i cinguettii dei passerotti, il fruscio del vento e lo scorrere del fiume in un atmosfera da sogno e mentre io e te , sdraiati in una collina di petali di rose, osserviamo il calar del sole.... all'improvviso una splendida luna flette su un dorato lago, illuminando i nostri visi e scaldando i nostri cuori, e come per incanto le nostre mani si sfiorano, ed un emozione ci assale per tutto il corpo e mentre i nostri sguardi si incrociano, come per magia le nostre labbra si uniscono dando vita ad un miracolo, il miracolo dell'amore, come in una favola.... la nostra favola
toccare una nuvola, poi scendere a accarezzarti una guancia di fronte
all'immensità dei tuoi occhi.Volando arriverò quando mi chiamerai, e urlerò,
dirò, sussurrerò: TI AMO. Le mie mani saranno seta per il tuo viso e fuoco per
i tuoi nemici, ogni cosa preziosa del mondo ti regalerò dal profondo del
mare una perla, dall'alto del cielo un raggio di sole, e dalla terra, un
fiore. Infine ti solleverò con me insieme volando ci uniremo alla luna, che
caldamente, inebrierà il nostro cuore. Se dovessi farti comprendere il bene
che ti voglio dovrei farti contare i raggi del sole, le onde del mare, le
stelle del cielo e moltiplicarle per l'infinito. Un amore così come il nostro
non lo avevo mai vissuto... mi dà tanto ogni giorno di più, ed anche se sei
lontano, mi fai rendere conto che sei lì, più dolce che mai e ti vorrei
baciare. Amore so che dovrei sorridere di gioia pensando al bene che ti
voglio, ti voglio tutta per me e per sempre, voglio che il tuo corpo sia
sempre vicino al mio per riscaldarmi quando ho freddo, certe volte vorrei
entrare nel tuo cuoricino per sapere cosa accade quando mi vedi...se come me
ti si riempie l'anima...ho un nodo in gola... quante cose vorrei dirti, e
non so esprimerle. Mi auguro solo tu riesca a leggerle nei mie baci, nelle mie
carezze, nel mio sguardo.Vorrei sempre darti di più, ma forse non sempre ci
riesco. Amore mi fai tenerezza quando ti addormenti abbracciata a me, mi rendi
la persona più felice della terra, sei bellissima come sempre e io non ci
credevo che una creatura così meravigliosa fosse lì tutta per me. Ti amo
tesoro mio e tu non puoi farne a meno del mio amore !
Inviato da: CURIOSO63
il 21/09/2012 alle 22:35
Inviato da: Jupiter251
il 22/02/2012 alle 23:06
Inviato da: bjby89
il 29/06/2010 alle 14:32
Inviato da: divine_star
il 15/05/2010 alle 10:33
Inviato da: acquadolcebg
il 14/03/2010 alle 20:50