Creato da mia_forever il 07/06/2006
Tutto ciò che mi passa per la testa, deve prendere forma...deve uscire per evitare che si annidi dentro di me creando danni irreparabili! E proprio qui lo scriverò!!!!
 

 

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Post n°219 pubblicato il 30 Marzo 2007 da mia_forever
 
IL MATROMONIO MALEDETTO IIpt

8 anni dopo....
Mia si guarda allo specchio, è felice di ciò che la vita le ha regalato... dalla meta che ha raggiunto con la sua forza di volontà. E' diventata una donna... e con quel tailleur e quei tacchi altissimi si sente tale. Un pò di trucco ed è pronta a ricevere i suoi ospiti... anche se è con largo anticipo. E' tutto perfetto... il vino è freddo al punto giusto... il tavolo apparecchiato.... mancano solo loro, quando suona il telefono di casa e sua sorella si affretta a rispondere pensando che fosse qualcuno che avvertiva del ritardo... o gli auguri dell'ultimo momento.
Guarda Mia, le passa il cordless... e mentre lo copre per evitare che sentano le sue parole, le sussurra che un uomo dalla voce bellissima le vuole parlare.... ma non vuol dire il suo nome.
Mia si sposta di stanza, e resta sola nel buio della sua camera ad ascoltare una voce che non riconosce... una voce penetrante... un uomo che dichiara di non volerle dire il suo nome per paura che lei metta giù immediatamente. E' curiosa... non capisce... e si lascia cullare dalle meravigliose parole dirette a lei. Parlano a lungo, lei lo ascolta... ascolta una dichiarazione d'amore mai sentita.... una dolce dichiarazione da uno sconosciuto con una voce meravigliosa.
Quando messo alle strette è obbligato a rivelarle il suo nome.... Ric... il mondo improvvisamente la lascia sprofondare nelle sue viscere. Di nuovo lui, quel dolore che le impediva di respirare.... eccolo riemergere dal profondo del suo cuore. Non riesce a dire nulla... non vuole ascoltare quelle parole... e meno che mai in quel momento di festa per lei. Ha rovinato tutto, era felice eppure lui in un istante ha rovinato tutto.
Mia non vuole ascoltarlo, non è quello il momento... anche se in fondo vuole sapere cosa successe allora. Così le gli lascia il numero del cellulare con la promessa che l'avrebbe chiamata in un altro momento.
Per quella sera dimentica... vuole dimenticare... ma non è facile mandare indietro un passato che non bussa per entrare, ma che spalanca la porta con irruenza... Un passato che non chiede permesso, che non si pone domande... che ha deciso anche per lei senza la possibilità di cambiare il corso delle cose.
Ma Mia è cambiata.... non vuole più scappare senza parole, vuole affrontare la situazione. Scappare non serve a nulla, se non a ritardare le cose.... a creare sempre più confusione nel proprio cuore. L'ha imparato.... come ha imparato che deve uccidere i fantasmi del suo passato....
E così il giorno dopo decidono di prendere un caffè insieme. Imbarazzo.... Rabbia... Dolore.... Soggezione... Sigarette fumate senza senso, senza che esista possibilità alcuna che vengano contate. Lei ascolta in silenzio le urla soffocate di un uomo che ha saputo farsi del male da solo.
Ric non è stato mai felice accanto alla madre di sua figlia.... un matrimonio fallito prima di cominciare... un matrimonio su cui la figura di Mia ha sempre aleggiato. E gli anni trascorsi non sono serviti a dimenticare, no.... perchè tra le sue cose lui ha sempre tenuto la foto di quel dolce amore che ha perduto. Piange dinnanzi a lei.... le chiede perdono, consapevole che non ci saranno seconde chance.... e Mia soffre nel vederlo così affranto. Gli offre la sua amicizia.... una mano su cui contare... ma non una donna, lei non può esserlo più. Lui ha distrutto tutto.... ha distrutto un amore giovane, fresco.... allegro.... e ormai non c'è più posto per ricostruirlo. E' un filo spezzato, e per quanti nodi si possano fare per cercare di riutilizzarlo... non sarà mai così forte per soggere il rapporto che lei merita.
Lunghe telefonate seguirono quell'incontro.... ma non hanno mai fatto bene a nessuno dei due.
Hanno creato confusione....dove prima non c'era.
Hanno creato speranza....dove non esisteva.
Hanno creato dolore....dove non aveva ragione di esistere.
E così anche quelle si dissolsero graduatamente, come se consapevolmente entrambi avessero capito, che quella era la strada sbagliata.

Io e Rana abbiamo passato una meravigliosa serata... e abbiamo parlato anche di questa vecchia storia. Qualche lacrima è sorta, dinnanzi al mio racconto integro di ciò che successe allora.... del mio allontanamento da casa sua... da lei che non capiva completamente il mio dolore. Ci siamo abbracciate.
Altre lacrime davanti al racconto di Rana, sul matrimonio del fratello.... su quel grande fallimento... sul dolore per una figlia che ormai vive lontana da lui.
Poi un botto sulle scale.... lei sbianca.... qualcuno è caduto. Si precipita fuori dal portone, io la seguo a ruota.... e davanti alla porta... incontro di nuovo i suoi occhi. Gli tendo la mano, lo aiutiamo ad alzarsi..... porta le stampelle in seguito ad un intervento alle gambe.
E' sconvolto dalla mia presenza, non ha parole. Lo accompagno fino al piano di casa sua.... in silenzio... senza parole.... Perchè le parole non servono più a nulla.... perchè di parole non ne esistono per nessuno dei due....
Uno sguardo che parla più di qualunque altra cosa....
 
 
 
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PAOLA
NATA A ROMA IL 9/09/1974
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HO VOGLIA DI TE


...Ho voglia di te....... Una domanda. Quella domanda. Riuscirò mai a tornare lì, dove solo gli innamorati vivono, tre metri sopra il cielo? E poi una frase. Una nuova frase. Breve. Quattro parole soltanto, che però dicono molto. "Ho voglia di te". Perché quando ami non c'è altro da dire. E' inevitabile. Può accadere di tutto, possono dirti qualunque cosa, cercare di convincerti del contrario. Ma dentro, nel tuo cuore, nel tuo animo, nella tua testa, girano solo quelle parole. Ho voglia di te. Quando ridi, quando lo aspetti, quando lo cerchi, quando lo pensi. Ho voglia di te. Quando guardi le cose, quando mangi e sbuffi, quando dormi, quando sogni... Ho voglia di te. Quando hai paura, quando ti abbracci, quando ti arrabbi e te ne vai. Ho voglia di te. Di mattina, di sera, di notte. Quando fai altro. Ho voglia di te. Anche se ti fa male, anche se a volte non andrà come doveva. Ho voglia di te. Forse questa è la risposta alla domanda di Step. Perché le risposte, a volte, arrivano quando meno te lo aspetti. O forse proprio quando non le aspetti più. La vita sorprende, ti prende, ti cerca, ti vuole. Non ti molla. Ti riempie di suoni, colori, sguardi, tuffi al cuore. Quella stessa vita che tempo prima ti aveva sbattuto a terra, lasciandoti lì, senza respiro, senza speranza. Nel silenzio totale di un amore diventato muto. Senza parole. Senza risposte. Le risposte che tutti cerchiamo sempre. Ma a volte a dartele non sono le persone a cui le avevi rivolte. Risposte che magari corrono tra le pagine di un libro. Un nuovo libro. Perché nessuna storia finisce mai davvero. E a volte si trasforma in ciò che non avresti mai potuto immaginare. Un nuovo libro per scoprire che niente è mai uguale a come lo avevi lasciato. O meglio, a come ricordavi che fosse. Per capire che il presente dovrà ancora intrecciarsi al passato, prima di diventare futuro. Un futuro non scontato. Perché nemmeno l'amore lo è mai. Tornano Babi e Step. Tornano perché la distanza ha senso solo se poi ci si guarda di nuovo negli occhi. Per vedere se magari i sogni di un tempo potranno coincidere con la realtà di oggi. O per capire, invece, che è stata la vita a cambiare per sempre. Ancora sotto lo stesso cielo. Roma abbraccia di nuovo quei ribelli, quei cuori un po' più consapevoli di prima, cresciuti grazie ai segni che il dolore lascia dentro, prima ancora che sulla pelle. E per qualche risposta in più che ora hanno in tasca, ci sono mille nuove domande che arriveranno. Vecchi amici che si ritrovano a camminare insieme. Ma non si sa se la strada è la stessa di un tempo. Nuovi amici che imparano a conoscersi. Parole mai dette ed altre finalmente urlate. Storie che fanno male come allora. Altre che fanno bene come mai prima. Un bene che forse non si riesce ad apprezzare. Ricordi che si rincorrono e novità che coinvolgono. Perché il gioco della vita non si ferma. E l'amore ha le sue regole, sempre diverse da come le avevi impostate... Perchè l'amore non ha un suo perchè... Perchè... HO VOGLIA DI TE.......
 
 
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Don Juan De Marco


Non approfitto mai di una donna. Dono alle donne piacere, se lo desiderano, e va da sé che é il più grande piacere che potranno mai provare... Ci sono alcune donne, dall'aspetto incantevole, con una certa qualità dei capelli, la curva delle orecchie che si prolunga come la rotondità di una conchiglia. Queste donne hanno le dita sensibili come le loro gambe; i polpastrelli provano le stesse sensazioni dei loro piedi. E quando tocchi le loro nocche é come passare le tue mani sulle loro ginocchia. Toccare questa tenera, carnosa parte delle dita, equivale a sfiorare con le mani le loro cosce. Ogni donna é un mistero da risolvere ma una donna non cela nulla a un vero amante. È il colore della sua pelle a dirci come procedere; se ha l'incarnato come quello di una rosa, pallido e vermiglio, deve essere persuasa ad aprire i suoi petali con lo stesso calore del sole; la pelle chiara e screziata di una rossa richiede la lussuria di un'onda che si infrange sulla spiaggia, in modo da scuotere ciò che giace nascosto e portare in superficie la spumeggiante delizia dell'amore... Ci sono solo quattro domande che contano nella vita: cosa é sacro, di cosa é fatto lo spirito, per cosa vale la pena di vivere e per cosa vale la pena di morire... La risposta, ad ognuna, è la stessa: solo l'amore".
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"Credete che non sappia che cosa vi accade? Avete bisogno di me, per una trasfusione. Perché il sangue é diventato polvere e vi ha occluso il cuore. Il vostro bisogno di realtà, il vostro bisogno di un mondo dove l'amore é incrinato continuerà a soffocarvi le vene, finché in voi non ci sarà più vita. Ma il mio mondo perfetto non é meno reale del vostro mondo. È solo nel mio mondo, che voi potete respirare"...
 
 
 

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