Passeggiando

Uff.

Son polemica oggi. Ma assai eh..

Un semplice pomeriggio

Ascolto, sorridendo, una canzone che non mi piace e non so se mi piacerà mai.
Amo, però, tutto quello che mi ricorda.

Scioccamente, presa da ansie stupide, stavo accantonando tutto.
E parlare con un'amica di quello che mi è successo nel mese in cui siamo state separate mi ha fatto ritornare ogni cosa alla mente. Beati ricordi e beata memoria.

Ricordarsi di piccoli dettagli totalmente rimossi e riderne insieme..
...come la mia craniata perché una stella cadente aveva catturato la mia attenzione nel momento meno indicato. [Per Lui almeno.]
...il ridere con Lui la prima volta che siamo stati insieme. 
...il cantare a squarciagola in macchina proprio quella canzone e ridere tutti insieme.
...intonare in macchina, con Lui, le stesse canzoni che suonava l'autoradio girando di stazione in stazione e provare ad indovinare il cantante. [Ho quasi sempre vinto io]
...e della volta che ho pianto per una sua frase detta a sproposito [si, io..l'ho fatto]
...e la notte che son rientrata alle 5 passate dopo essere stati insieme, in quella camera, e ho mangiato un bacio perugina e la frase mi ha fatto sorridere e l'ho conservata nella tasca del giubotto -ed è ancora lì e l'ho cercata ora-. [Dolce è l'alba che illumina gli amanti]
...della sera passata con un amico a bere parecchio e stupirsi di essere ancora lucidi e ridere come scemi quando ci siamo resi conto che tanto sobri non eravamo.
...delle sigarette fumate di notte nel giardino della casa per godere ancora del suo odore..
...delle docce non fatte appena rientravo per potermi svegliare la mattina e sentirmelo ancora addosso..
...di tutti i segni che quelle stesse mattine mi ritrovavo -niente di sgradevole- e sorridevo perché erano lì a testimonianza del fatto..che ero stata sua.

E tutte le altre cose che non ho voluto dirle -e che non voglio scrivere- ma che ora sono ben chiare nella mia mente. E le trattengo con me ancora per un po'.

Ora rimetto la canzone e vado a fumare.

"...e schiuma a conquistar la spiaggia
ed esplorarti sconfinando, liberandoci e la pioggia
ed asciugarsi, respirare, riconquistarsi, farsi male...
...
...e ancora tu sopra di me
e un'estasi di mani e fianchi e schiene vellutate..."
#Erminio Sinni#

La mia amica mi ha appena inviato un sms:
"Una stella, una stella cadente!....BOOOM"
Rido.

Telefonate scomode

Suona il telefono, dall'altra parte della cornetta la voce che più mi annoia in assoluto. Un parente. Uno di quelli noiosi, che ti fa pesare quasi il fatto che tu sia sorridente, che ti vorrebbe vedere sempre a lutto, perché secondo il suo pensiero è giusto così. Poi però ti dice che dovresti essere serena, trovare la tua strada e vivere la vita felice.
Tanti cazzi dunque.
Le solito domande di circostanza e una notizia che già sapevo. Lei, la mia amica, ex collega e sua prediletta, si sposa. Già sono stata invitata, dico.
Risata, sua. Cazzo ridi, penso io.
E la domanda più cretina che si possa fare "E tu? Quando ti fidanzi?" e rispondo che stavo giusto andando al supermercato a scegliere il mio futuro marito, possibilmente senza un quattrino, non molto bello ma che mi faccia stare bene.
Silenzio di là.
Siccome sono indaffarata taglio corto la conversazione e riattacco. Arrabbiata, come quasi tutte le volte che io smetto di parlare con questa persona.

A me non frega niente di avere un fidanzato se sono serena con me stessa.
La mia corsa, giornalmente, non è riuscire a trovare un uomo che mi mantenga -perché lei, l'amica, una volta mi disse di lasciare uno perché faceva l'operaio e non poteva mantenermi-.

Perché, per me, la vita è fatta d'altro.

E' fatta di sorrisi sinceri, di persone Amiche, di attimi di felicità pura. E' fatta di lacrime che so consolare, da sola. E' fatta di bisogno di avere accanto persone che per me valgono.
Persone attente ai miei bisogni, che gioiscono con me delle cose belle mie e loro, che mi sanno stare accanto se qualcosa non va.

Ed io, caro parente, ho delle priorità nei miei giorni che vanno al di là della ricerca sfrenata di un fidanzato da sposare.

E non dico che voglio restar sola. E' che voglio una persona che mi ami. Voglio una persona che mi tenga stretta a sé. Che abbia bisogno di me come l'aria.
Io non voglio accontentarmi, mai. Su niente.

Io voglio essere felice. E voglio esserlo sola o no.
E voglio esserlo tornando a casa e dire a mia mamma di non preoccuparsi delle bollette, perché ci penso io. E voglio esserlo guardando mio nipote che gattona come un pazzo perché si è stufato di correre, ma vuole ancora giocare con me.
E voglio esserlo leggendo parole di Amiche, vicine e lontane.
E voglio esserlo guardandomi allo specchio pensando che ho ciò che desideravo.

L'Amore se è destino arriva. Non mi deprimo perché non ho nessuno.

Sono felice quando mi stupisco delle piccole cose, quando riesco a ridere della semplicità, quando mi sento soddisfatta, quando riesco a fare cose che mai pensavo di fare.
Sono felice quando, nonostante tutto, io riesco a parlare con chi pensavo di aver chiuso, sono felice quando mi sento dire che manco a qualcuno.

Io mi sono stufata del tentare di certa gente di farmi sentire poco più di nulla perché non ho nessuno accanto. Io ho gli amici accanto. Io ho persone che mi vogliono bene.

E vorrei riuscire a far capire a questa persona che io sto bene quando, nonostante tutti gli scherzi infami che la vita mi ha fatto, io sono qui e so ancora sorridere.

Andarsene così

#Andarsene così-Baustelle#

Sarebbe splendido amare veramente
Riuscire a farcela e non pentirsi mai
Non è impossibile pensare un altro mondo
Durante notti di paura e di dolore
Assomigliare a lucertole nel sole
Amare come Dio, usarne le parole
Sarebbe comodo
Andarsene per sempre
Andarsene da qui
Andarsene così

Sono giorni che sento sempre questa canzone. Sono giorni che penso a come sarebbe stato oggi.
Mi saliva l'ansia..e ora ce l'ho. Mi si stringe la gola.
Volevo che arrivasse oggi per capire e, probabilmente, sono ancora più confusa di prima.

[...] Sarebbe comodo andarsene da qui, andarsene così.

Non è facile niente e mi ero illusa che lo fosse. Sono in ogni caso felice. E dirlo con le lacrime agli occhi è assai contraddittorio. Ma è così. Sono felice di tutto quello che è successo.
Mi sono spaventata solo un pochino ieri quando di fronte ad un mio assentarmi mi è stata fatta la solita domanda "Piccolì a che pensi?" a niente è la mia solita risposta.. la domanda mi è stata ripetuta più volte finché ho scosso la testa per farlo smettere.
Avevo gli occhi pieni di lacrime.
Lui sapeva a cosa pensavo, io non credevo di reagire in quel modo.
Sapevo che sarebbe arrivato questo momento e speravo di non reagire così.
Ci si racconta sempre la favola che tutto è diverso ed io mi racconto pure quella che a me ste cose non toccano. Almeno fino ad ora non è che mi toccavano molto.
Mi andava di scrivere ma in realtà mi accorgo che tutte queste cose voglio tenerle per me, adesso.
Voglio vivere questa giornata così.
Cercando di capire, cercando di fare chiarezza dentro il mio cuore.
Quel che sarà, sarà.

Di nuovo io, tremendamente stupida.

Provo a non fingere. Almeno con me stessa. Sono spaventata.
Spaventata da tutto quello che accadrà.
Perché so per certo che quando finirà chi soffrirà sarò soltanto io.

Perché aspettare per avere certezze mi toglie il fiato. E se fosse vero?
Se fosse come dicono? Ci rido e ci scherzo sopra ma ora, per averci creduto un attimo, ho iniziato a tremare. Ho paura.
E non è niente di grave, non è niente di tremendo..ma fa paura.
Perché se la mia vita dovesse cambiare in questo modo, ora, probabilmente non sarei pronta. Non a farlo da sola. Anche se sola non sarei.

E ritorno a pensare ad altro, per distrarmi.. ma il calendario fa il conto alla rovescia e se pure voglio fingere di nulla.. io dentro sto male. Finirà.
Non una lacrima a consolarmi, a farmi buttare fuori tutto quanto di triste accompagna i miei pensieri, i miei momenti di solitudine.

E al come va rispondo sempre "il solito", solito non è.
Ma non voglio giustificare, non voglio spiegare.
Ho paura di buttarmi in faccia la realtà, così, parlandone a qualcuno.
Perché credo sempre che mostrarmi debole o triste possa essere un difetto.

Mi vergogno.

Mi vergogno di essere triste, mi vergogno di star male. Per queste cose poi.
Mi vergogno di far capire che potrei aver bisogno di aiuto.
Schifosamente abituata a fare sempre tutto da sola.

Dovevo stare ferma. Ho sfidato me stessa. Lo faccio sempre e non imparo mai.
Non imparo che io non sono mai "mente"..ma solo Cuore.
E ho sempre detto che anche questo è vivere. Soffrire, esser tristi, ridere..
Tutto purché vissuto intensamente è vivere.
Dunque ora mi verrebbe da fare i picci, sbattere i piedi a terra e dire che non mi va.
Non mi va, ora, di vivere questo. Lo so già.
E scrivo e smetto di tremare.. Sento calore. Ma vorrei piangere.

Stupida, stupida e stupida.

Quello che un giorno mi sembra gestibile e bello così, il giorno dopo diventa il mio motivo di star bene, il mio sorriso. Come cavolo faccio a non controllare mai niente?

E so che quando rileggerò queste parole mi darò della cretina. Perché cretina sono.
Mi dirò che lo sapevo, mi punirò da sola. Severa e stupida.
Perché quando vivo le cose senza pensare, quando tolgo pensieri, quando c'è solo spensieratezza io non so più gestire niente.. e la cosa mi fa paura.
Mi fa paura non controllare le emozioni. Non controllare le situazioni.

Mi faccio ridere. Ora mi faccio proprio ridere.

Sono arrabbiata, con me stessa.
E mi accendo una sigaretta. Avevo pure smesso di fumare. Fanculo!