AMORE & AMICIZIA

X MATI RED CLOUD CAT. LA CYBERDIPENDENZA.Con il diffondersi della comunicazione telematica sembrano affiorare nuove patologie che dovrebbero essere poste all'attenzione dei professionisti di questa nuova era... Ci addentreremo in questa problematica partendo dai risultati di alcune osservazioni effettuate sui frequentatori di chat. Quello che emerge con impressionante evidenza è il desiderio di comunicare, di confronto. E' facile ipotizzare che nella società contemporanea vi sia un malessere relazionale; il tipo di cultura dominante impedisce l'elasticità di pensiero, la valutazione e la capacità individuale di introspezione. Già con l'avvento della televisione le capacità critiche sono state limitate ad un livello di superfice e l'attenzione è stata convogliata sull'effetto apparente più che sul contenuto, rendendo così il giudizio sommario e approssimato. La struttura della nostra società ci impone una riduzione del tempo per coltivare i rapporti umani, una limitazione dei momenti di aggregazione e comunicazione; non è perciò sorprendente se in rete si cerchi di riappropriarsi di ciò che è stato sottratto nel reale. Ma entriamo più nello specifico: i frequentatori di chat creano delle comunità virtuali, aggregandosi sulla base di affinità, accumunati dai medesimi interessi, animati da passioni e progetti, da conflitti e da intese. In ogni comunità vi sono dei "leaders", cioè persone con una personalità dominante, che attirano maggiormente l'interesse. Il loro intento è quello di sedurre e di convincere facendo propaganda di sè. Gli altri, imitando questo modello, cercano anch'essi di sedurre a loro volta, entrando così in una dinamica competitiva. E' da notare come l'utilizzo del mezzo telematico da parte del seduttore abbia un carattere frequente e nevrotico. Sà usare la parola (scritta) con grande abilità ed è in grado di ironizzare facilmente, ma la sua ironia spesso scivola nel cinismo diventando plateale e provocatoria. Appare alquanto esibizionista e prima di sedurre direttamente il suo bersaglio, si crea un pubblico di ammiratori che gli dimostrano approvazione e lo gratificano. Allo stesso modo, e per la stessa ragione, cerca di crearsi "nemici" evidenti. Quando inizia la fase di seduzione si rapporta con chi gli ha dimostrato maggir stima tramite e-mail, apparendo sempre brillante, affascinante, mostrando nuovi lati positivi del suo carattere. Quando invece avviene l'incontro "reale" con il suo bersaglio (protratto il più a lungo possibile per aumentarne il desiderio) la maggior parte delle volte si prospetta una delusione al punto da poter provocare dei veri e propri "suicidi virtuali". Avviene cioè che la persona rifiutata non compaia più nella chat dove aveva avuto inizio la seduzione, oppure, se continua la frequentazione, appare depresso per il rifiuto ricevuto o desideroso di vendetta, la quale si esplica solitamente attraverso l'insulto pubblico. Vediamo ora di approfondire ulteriormente la manifestazione dell'individuo in rete: il "virtuale" che si manifesta non è nient'altro che una parte del proprio sè (consapevole o inconsapevole) che esce allo scoperto. Quella parte che si manifesta è una componente del carattere, quasi totalmente soffocata nella vita reale. In altre parole, in rete si esprime quello che si è ma che difficilmente si riesce a mostrare. Non dobbiamo pensare che con la diffusione della comunicazione telematica si siano create nuove patologie, solo questa modalità rappresenta una manifestazione di situazioni già patologiche. Non si creano, a causa del virtuale, delle personalità multiple, il sè è già multiplo e trova nella rete il luogo ideale per manifestarsi.