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“Il lancio perfetto”

“È il 1956 e il mondo ha scoperto una nuova frontiera. Una frontiera che non separa più le terre esplorate dalle lande ignote del nostro pianeta. Una frontiera che apre al cielo, alle stelle infinite e a luoghi sconosciuti e inimmaginabili. Stati Uniti e URSS, le due potenze che si sono divise il mondo dopo il grande conflitto, si combattono a colpi di Sputnik ed Explorer, in una corsa contro il tempo per arrivare primi. Ma non sono i soli a sognare di volare nello spazio…”.

Così si inizia a leggere nella quarta di copertina del nuovo romanzo di Francesco Pinto: il dirigente Rai torna infatti dopo tre anni dalla pubblicazione de “La strada dritta” a raccontare una vicenda a metà tra realtà storica e invenzione letteraria.

Ancora un romanzo corale e tutto italiano che permette così all’autore di passare dalla costruzione di un’autostrada (La strada dritta) alla conquista dello spazio inseguita in questo nuovo lavoro. Dall’asfalto alle stelle conservando lo sguardo all’altezza di un cielo che abbraccia gli sforzi dei personaggi, tesi verso l’obiettivo finale. Un cielo “sempre più blu”, per dirla con Rino Gaetano, o un cielo “come non ce ne sono più” per dirla con le parole di una nostalgia senza nome eppure innegabile.
Perché le grandi aspirazioni non hanno mai assomigliato tanto a chimere come accade oggi, e una storia che racconti di grandi sogni e del grande potere della sinergia nel realizzarli può ricordarci qualcosa di fondamentale, che è andato perso.
La presentazione de “Il lancio perfetto” è affidata a Sergio Brancato; alcuni brani del romanzo saranno letti da Veronica Mazza e Eduardo Tartaglia.