Il cacao, definito dai Maya "cibo degli Dei", oltre ad essere un frutto straordinariamente gustoso, ha anche un potere antiossidante tra i più elevati in assoluto: è più potente di una mela (un ottimo antiossidante) di circa 19 volte. Energetico,stimolante e dalle virtù antidepressive, oggi scopriamo anche che i flavonoli, composti naturali abbondanti nel cacao, aiutano a far fronte alla perdita di memoria.
L'IMPORTANZA DEI FLAVONOLI
Lo studio, condotto dalla Columbia University di New York e successivamente pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, dimostra come i flavonoli estratti dalla fave di cacao possanomigliorare la funzionalità del "giro dentato", una parte del cervello (l'ippocampo) implicata nella conservazione dei ricordi. Sono stati coinvolti 37 volontari tra i 50 e i 69 anni, tutti in buono stato di salute. Ad una parte di loro è stata assegnata un'alimentazione ad alto contenuto di flavonoli (900 milligrammi al giorno tramite una bevanda a base di cacao) mentre i restanti hanno seguito una dieta a basso contenuto di flavonoli (10 milligrammi al giorno). I partecipanti sono stati sottoposti a test (sia prima che dopo la dieta, durata 3 mesi) per valutare un tipo di memoria controllata dal giro dentato e per misurare il metabolismo di questa struttura cerebrale.
MIGLIORA LA CONSERVAZIONE DEI RICORDI
Ebbene Adam Brickman, uno dei ricercatori, ha reso noto come lo studio in questione abbia rilevato notevoli miglioramenti nel funzionamento del giro dentato in chi aveva consumato la bevanda ad alto contenuto di flavonoli. Ma c'è di più, come sottolinea Scott Small, responsabile della ricerca: "Se un partecipante aveva la memoria tipica di un sessantenne all'inizio dello studio, dopo 3 mesi la stessa persona aveva in media la memoria tipica di un trentenne o di un quarantenne”.
ATTENZIONE AL CIOCCOLATO "NORMALE"
Gli studiosi hanno però sottolineato come il cioccolato "normale" non sia purtroppo identico alla bevanda utilizzata nello studio e, di conseguenza, non sia possibile ottenere gli stessi miglioramenti dei partecipanti aumentando il consumo di questo dolce frutto. Un discorso che vale anche per altri prodotti ricchi di flavonoli come tè, uva, vino rosso e mele: il contenuto, difatti, può variare sensibilmente.
Inviato da: ambrosiadossi88
il 25/08/2016 alle 12:34
Inviato da: orkelio
il 20/01/2016 alle 20:28
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 20/01/2016 alle 14:09
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 22/12/2015 alle 17:52
Inviato da: lettorecauto
il 26/04/2015 alle 23:31