Parole non dette..."la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!" (Forrest Gump) |
"La realtà dell'altra persona non è in ciò che ti rivela,
ma in ciò che non può rivelarti.
Perciò, se vuoi capirla, non ascoltare ciò che dice ma ciò che non dice"
da "Le parole non dette" di Kahlil Gibran
PREGHIERA DELL’OMOSESSUALE
di Fr. Angelo (Sud Italia)
Padre dell’umanità, come figlio mi rivolgo a te con fiducia: aiutami a sentirmi amato da Te, dalla Tua Chiesa, dalle persone a me care e da tutti coloro che mi circondano. Non mi facciano sentire un verme, un errore della natura, un mostro da nascondere. Donami la forza di accettarmi per come mi hai creato, di non vivere da ipocrita, nascondendo a me e agli altri la mia tendenza sessuale. Aiutami a capire che sono anche io Tuo figlio prediletto, che Gesù è morto in croce anche per me. Metti davanti al mio cammino persone sagge che sappiano consigliarmi, che sappiano aiutarmi ad accettarmi. Molte volte, a causa dei pregiudizi e delle paure, sono tentato di farla finita su questa terra, ma poi sapendo che “tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l`avresti neppure creata”(Sapienza 11,24) mi riprendo e vado avanti. Dona ai miei genitori la rassegnazione e la serenità che sono sempre loro figlio, anche se non potrò mai dargli la gioia di essere nonni, potrò donargli l’affetto di un figlio che sa amare e vuole essere amato. Aiutami a non fare scelte sbagliate, matrimonio o vocazione di copertura, ma a fare scelte vere e libere. Se qualche volta ho bisogno di essere abbracciato e amato da uno del mio stesso sesso…. Stammi vicino e abbracciami forte e fammi sentire la tua infinita misericordia e le tue lacrime che scendono sul mio capo, per dirmi che mi comprendi e mi ami per quello che sono. Ti voglio bene Gesù.
BIBBIA E OMOSESSUALITà
Nel tentativo di approfondire tale tematica e, soprattutto, di individuare con esattezza i testi della Bibbia ed interpretarne correttamente il contenuto, ho ritenuto opportuno leggere due libri che affrontano l'argomento sul piano esegetico e che hanno come punto di riferimento la Bibbia nella sua interezza.
I libri che ho provveduto a leggere e ai quali mi riferirò nella presente trattazione sono:
- Bibbia e Omosessualità, Ed. Claudiana
- l'Omosessualità nella Bibbia, Ed. San Paolo
Introduzione (>)
I testi nei loro contesti antichi
Antico Testamento:
1) Genesi (>)
I resoconti della Teologia della Creazione
2) Sodoma e Gomorra (>)
C'è Omosessualità in questi racconti?
3) Gionata e Davide (>)
Si può parlare di Omosessualità?
(continua)
UN Pò DI ME...
"Omosessuale e credente" di Alessandra Del Re:
MI RACCONTO...
"Essere o non essere..."
Una pagina del mio Diario su: Gionata.org
UNA MIA ESPERIENZA...
"Non guaritemi in nome di Cristo"
sul Blog: 1, 2, 3... Liberi tutti dell'Unità di Delia Vaccarello
"Una cristoterapia per guarire dai pregiudizi" su: gaynews
LA MIA MAIL:
GRUPPI OMOSESSUALI CREDENTI IN ITALIA
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- NOI CATTOLICI OMOSENSIBILI
AGEDO
L’A.GE.D.O. è costituita da genitori, parenti e amici di uomini e donne omosessuali, bisessuali e transessuali che si impegnano per l’affermazione dei loro diritti civili e per l’affermazione del diritto alla identità personale.
Vogliamo essere di aiuto e sostegno a quei genitori che hanno saputo dell’omosessualità della propria figlia o figlio e ne soffrono perché per loro è difficile comprendere e accettare. Pensiamo di poter condividere il loro disagio offrendoci come interlocutori per un dialogo su una situazione che noi abbiamo vissuto e superato.
DISCLAIMER
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“Non è facile essere omosessuali”
Post n°527 pubblicato il 17 Maggio 2011 da Ganimede.76
Testimonianza di un giovane del Gruppo Ali d'Aquila, lesbiche e gay cristiani di Palermo, tratta da: livesicilia.it 16 maggio 2011 Non è facile essere come me Il Rinnovamento nello Spirito, gruppo ecclesiale che ho frequentato per anni come simpatizzante qui in città, oltre ad avermi fornito alcune esperienze positive, mi ha segnato profondamente nell’intimo, andando ad aggravare la mia già precaria condizione emotiva. Mi portò a credere insieme all’insegnamento della chiesa ufficiale, apparentemente meno rigida e fanatica rispetto alla congregazione sopra menzionata, che io fossi portatore di una malattia. Malattia che dovevo sopportare come una croce da offrire in espiazione dei miei peccati, osservando la castità e provando ad invocare una guarigione e liberazione, se questa fosse stata la volontà di Dio. Inorridisco nello scrivere tutto questo pensando che fino a qualche anno fa erano queste, per me, delle verità immutabili ed inviolabili. Un inferno in terra. Ovviamente della faccenda non ho mai informato nessuno in famiglia, molto conservatrice e chiusa in se stessa nel suo piccolo e ristretto mondo, impermeabile a tutto e a tutti. Ne parlai solo con mio fratello ed una zia che mi era stata molto vicina, fino a quando sono riuscito a comprendere, non senza un lungo e travagliato percorso interiore, di voler essere felice e che per farlo, tra le altre cose, dovevo accettarmi e vivere serenamente per come potevo la mia sessualità. Non considerarla più come peccato, ma come parte integrante ed imprescindibile dell’armonico sviluppo psicofisico e morale di ogni essere umano. Durante questo percorso ho incontrato prima alcuni frati francescani e alcune comunità ad essi collegate. Mi hanno fornito le basi per un timido inizio di accettazione in stretta collaborazione con una psicologa che, nel frattempo, avevo personalmente contattato per aiutarmi, dopo un periodo di crisi in parte legato anche alla mia paura di essere gay. Ho conosciuto per caso gruppi di gay e lesbiche cristiani presenti in Italia. Sulla mailing list di uno di questi gruppi, attraverso l’intervento di un mio ormai carissimo amico, ho saputo dell’esistenza di un gruppo simile anche qui a Palermo. Non potete immaginare la mia gioia nel venire a sapere che c’erano persone che condividevano i miei stessi ideali cristiani, ma che allo stesso tempo vivevano con una certa serenità la loro identità sessuale. Attraverso i tanti momenti di preghiera, di scambio di esperienze, di ritiri, di ascolto, di accoglienza e di condivisione, anche con le varie realtà ecclesiali e culturali che ci circondavano, per la prima volta nella mia vita ho avuto la possibilità di conoscere in questo gruppo (ospite di don Cosimo Scordato e della Comunità di san Saverio presso la Chiesa di san francesco Saverio) persone che come me si interrogavano sul senso della nostra condizione omosessuale alla luce della fede in Cristo. Nel frattempo la realtà francescana mi era diventata troppo stretta, anche perché aveva iniziato a farne parte un gruppo di fanatici evangelizzatori di strada che a proposito di gay e lesbiche volevano attuare una sorta di terapia riparativa, stile Joseph Nicolosi (psicologo statunitense, ndr) e Narth (associazione nazionale per la ricerca e la terapia dell’omosessualità, ndr) associata a preghiere di guarigione e robacce simili.. Purtroppo esistono anche gruppi di sedicenti “ex gay” (vedi il gruppo fondato da Luca Di Tolve – per intenderci quello della canzone di Povia – che scimmiottano i loro simili americani. Ma, ancora più assurdo, esistono gruppi che vorrebbero contrapporsi perfino all’ Agedo (associazione che aiuta ragazzi e ragazze omosessuali, ndr). Questa gente approfitta dell’ignoranza della gente in materia, fa leva sui sensi di colpa di figli e genitori, scatena ansie, minaccia castighi divini, agisce come agiscono le sette, rigetta il pronunciamento dell’ OMS (organizzazione mondiale della sanità, ndr) del 1990, che ha depennato definitivamente l’omosessualità dalla lista delle malattie psichiatriche e l’ha classificata come variante naturale del comportamento sessuale umano. Anche gran parte dell’attuale gerarchia cattolica ha sposato o simpatizza con queste idee infondate. Basti leggere quanto è scritto nel catechismo della chiesa cattolica e sui documenti, peraltro pochi, che si riferiscono all’omosessualità. Ancora oggi dobbiamo fare i conti con il pregiudizio che vede nella diversità una malattia, un’aberrazione , un’infezione da combattere per scongiurare un’epidemia. Anche il recentissimo diniego dell’utilizzo di una chiesa cattolica parrocchiale per la celebrazione di una veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia, che comunque sì è pacificamente svolta sul piazzale antistante, è testimonianza del fatto che abbiamo a che fare con gente ignorante o addirittura che non vuol sentire e vedere e reagire per paura o per malafede. Allo stesso tempo però ho visto che dal basso qualcosa si sta muovendo, anche in piccola parte grazie al mio impegno. E’ qualcosa che dopo anni di buio contribuisce ad accendere in me una fiammella di speranza circa una possibile svolta positiva per la nostra martoriata città e più in generale per la nostra disgraziata Italia. In direzione di una piena accettazione delle persone omosessuali fino alla parità completa, fino a non aver più bisogno di organizzare Pride, veglie o altri eventi a tema. Questo cambiamento è reale perchè sta accadendo in prima battuta nel cuore di chi vi scrive… |
IL VANGELO DEL GIORNO
CRISTIANI OMOSESSUALI DI PALERMO
"ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me” (Esodo 19,4)
Email: gruppoalidaquila@libero.it
piazza San Francesco Saverio all'Albergheria
PALERMO
Il gruppo "Ali d'Aquila" nasce nel Natale 2008 col desiderio di creare un luogo di accoglienza e di preghiera per le persone omosessuali, per favorire una riconciliazione con se stessi, con Dio e con la Chiesa.
Ci incontriamo nell'ascolto reciproco, nella condivisione delle nostre esperienze, nell'accettazione delle nostre umane diversità, con l'amore dei fratelli, mettendo a frutto quei talenti, doni e carismi che Dio ha donato a ciascuno per la crescita del gruppo.
Poniamo Cristo al centro della nostra stessa esistenza, lasciandoci interrogare dalla Sua Parola per la nostra crescita, umana e spirituale, in una continua e instancabile ricerca della Verità che ci rende liberi.
Vogliamo percorrere un cammino di riconciliazione con la Chiesa, attraverso il dialogo, il confronto e la conoscenza reciproca, nella consapevolezza che la dimensione omoaffettiva è un valore e può ben costituire un percorso di crescita e di approfondimento per vivere, senza pregiudizi, una relazione autentica con l'altro.
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SUGAR BABY LOVE
Il video racconta con ironia il percorso sentimentale di un ragazzo diventato uomo, che, dopo aver scoperto di essere Gay, vive la sua identità sessuale benchè vittima di alcune disavventure ...
MAGISTERO E OMOSESSUALITà
- Sempre nostri figli Un messaggio pastorale ai genitori di figli omosessuali e suggerimenti ai collaboratori pastorali (1997)
- La Pastorale nei confronti degli omosessuali a Innsbruck (1998)
PUBBLICITà PROGRESSO
DIRITTI NEGATI
"Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione." (Art. 2 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - 1948)
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." (Art. 3 della Costituzione Italiana - 1948)
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"...Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no..." (Primo Levi)
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