Anima mia

Buongiorno a tutti!

Non pensavo  di poter intitolare così un post.

Ho la tendenza (atavica) a darmi addosso, a non perdonarmi, a pensare di commettere sempre errori.

Ci sono  volte che mi faccio prendere quasi travolgere dall'ansia, o dalla rabbia,  e dico cose che sarebbe meglio non dire...o dirle con tono più moderato!

Questo rende   possibili malintesi, e ha causato a volte rotture di rapporti.

Ma questa volta posso proprio dirlo, senza tema di mentite: SONO UNA SIGNORA!

 Mesi fa ho scritto questo post http://blog.libero.it/pensierando71/9511279.html   incomprensibile perchè non ho spiegato nulla, ma che descriveva un episodio che mi  ha causato un po' di nervosismo.

Io rispetto alla persona che  mi aveva contattata sono rimasta ferma, immobile.

Ho continuato la mia vita regolando eventuali questioni in sospeso con W. , e solo con lui.

E le cose sono andate avanti, e bene.

Ieri sera io e W. avevamo in programma  un concerto a cui assistere con un suo amico di vecchia data e signora.

Sabato mattina W. ha saputo che della compagnia sarebbe stata parte anche la signora del messaggio.

Ho pensato che avremmo affrontato anche questo incontro.

Premetto  che io non ho nulla da rimporverarmi, non ho fatto nulla.

W. ha fatto qualcosa che non doveva e che ha danneggiato la tizia;  lei mi ha  contattata pur non conoscendomi per tentare di "farmi fuori", mascherando questo tentativo  con  il desiderio di darmi un consiglio da amica (ma chi ti conosce, poi?).

Io non ho replicato, sono rimasta al mio posto , non ho emesso un suono più del necessario, ho regolato le mie faccende  personali in privato.

E ieri sera mi sono ripetuta che sono stata davvero brava.

Non nascondo che all'idea di incontrare la signora ero un po' nervosa, ma  mi sono ripetuta come un mantra che  non avevo nulla da rimproverarmi.

E sono stata fantastica!

Educata (era il minimo) , sorridente, gentile, ovviamente discreta negli atteggiamenti con W..

Il momento più difficile è stato alla fine del concerto, quando era chiaro che si sarebbero dovute scambiare due chiacchiere, le solite di cortesia.

La pratica è stata evasa.

Ho notato a un certo punto, subito prima del commiato, che la signora (pensando forse di non essere vista)  mi ha  fissata con uno sguardo che  era insieme una radiografia e un omicidio intenzionale ...mai sguardo rivolto a me è stato così chiaro, penso!

Ma mentre scendevo le scale con le spalle e la testa dritte, mi sono data una pacca (figurata) sulla spalla e mi sono fatta i complimenti

Sono stata davvero brava...sono fiera di me.

A