Creato da DJ_Ponhzi il 29/06/2013

Poesie Per Resistere

opere di resistenza musicale e poetica non umana

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Messaggi di Settembre 2015

Bagliori nella notte... DJ

Post n°274 pubblicato il 27 Settembre 2015 da DJ_Ponhzi
Foto di DJ_Ponhzi

"Bagliori nella notte" a.k.a. Alieni sull'ermo colle

Da questa altura immobile sull’ "ermo colle"
Rimbalzato dalla vita e le spigolose sponde
Meravigliosi stormi di luci alle porte della città
Alla sinistra del mondo alla destra dell’aldilà
...

 

La notte dei vascelli infranti  sulle scogliere ricordi ?

 

La luna diceva di danzare ma di stare attenti aisogni

 

Febbre imprigionava i corpi ogni frontiera labile

 

Ognuno a parlar con stesso il resto inascoltabile

 

 

 

Fuori dalle spine il tempo a zolle si dirada
Qui dove le domande ridiventano strada
Lontano dai "non so" e le risposte indegne
L’uomo si accende quando il mondo si spegne

 

Mio silenzio ombroso verbo sul rumore
L’ardore della quiete sarà il vero albore
Il vostro dialogo é via spianata per la brace
Le sirene gridano il vuoto tutto il resto tace

 


 

"Sull’ermo colle" a veder pensar toccar il divino
La croce in una mano ma la mano di Caino
Dei fiumi non ne resta che l’eco del fruscio
Sputo nell'abisso del niente a forma di "Dio"

 


Quiete della notte rendi libero tra due abbagli
Seguo le rotte tracciate sulla pelle dai mie tagli
Quel po’ di parole in tasca mio straccio da spendere
Strada ancor non so se da salire o da scendere

 

Giunto fin qui nel mezzo del mondo a vorticare
Scivolai sull'idea la cui essenza sta nel passare
Su per il colle di notte a piantare l’ultimo seme
Buio che amai mi circondi e mi conosci bene

 

Quale alba porterà l’apparenza d’essere felici ?
Contammo su noi contando i trattenuti sospiri
Oltre pietanze vuote amor non lasci granché
Portasti via il prima il dopo ed infine il perché ...

 

Iridi intrecciate sotto l'ignoranza che piove

Decade il pensiero persino l'eternità qui muore

Sussurri assiderati balbettano fiumi di parole

Nel silenzio il vagito d' anime sempre più sole

Invincibile grido d'ignoranza che storpia la storia

Pagine scritte da saggi poi crepano stese in malora

 
 

Eppure sorgono speranze sul nero punti bianchi

Bagliori nascono a corona sul sempre dei rimpianti

Fiorisce bellezza tra le crepe dell' arido in gola

Dove sboccia una lucciola cinta d'aurora nuova ...

 

 


 

Dj  Pohnzi (continua presto )

 

 
 
 

nuovo video musicale ..DJ

Post n°273 pubblicato il 23 Settembre 2015 da DJ_Ponhzi
 
Foto di DJ_Ponhzi

 
 
 

nuova "luce lunare" ... DJ

Post n°272 pubblicato il 19 Settembre 2015 da DJ_Ponhzi
Foto di DJ_Ponhzi

"Luce lunare " Lanz Khan & Dj Pohnzi

 

Dal fumo e dalle mie ceneri intuisci qualcosa
segreti mai svelati ma celati fino ad ora
io aspetto la primavera con i suoi pugnali rosa
ma l'inverno mi congela e in più là fuori soffia bora

la luna splende ancora nell'attimo in cui ti parlo
e piange fitta sull'immensa neve su cui camminiamo
qui, gocce rosse danzano su spade di cristallo
scrivo a lettere lucenti come quelle nel Corano

i sogni morti, i lupi, gli incontri di volti sconosciuti,
i giorni cupi, le foreste bianche, il mare, il Monte Fuji
i respiri profondi nei silenzi, gli harakiri
l'armatura che non vedi tempestata di zaffiri

è una ferita che grida e non si rimargina
quando fuori è notte fonda sotto il cielo grandina
è dura trattenere un fiore vivo dentro all'anima
una lama uccide l'uomo, non lo spirito che sanguina

oggi nevica laddove non c'é vita alcuna

aria gelida cammino sotto questa luna

é blu notte che schiarisce avvolto dalla bruma

anche un diamante se colpito al cuore si frantuma


(Lanz Khan)

Stasera luna apatica laceri in mano le pagine
Violenta spazzi il viso e tagli come grandine
I sogni sulla pelle schizzano dal ridere al piangere
Rispondi se della vita ne sei sempre il cardine 


Logorroico il cielo s'incupisce e ci parla di neve

Lacrime pallide su stuoli di cuori senza più speme

In ginocchio preghiamo il riflesso della tua immagine

E sappiamo grazie a te l'onda spesso scalza l' argine


Accarezzami ti prego sto nella vita che corrode
Perso tra passato e futuro verso un nessun dove
Ti burli di noi ridi e ci guardi da così in alto
Sul dorso della terra sepolti che paesaggio

Chiusi in esistenze che i posteri chiameranno bare
Ci consoliamo tingiamo la pelle d'un volo di farfalle
Pazzi camminiamo senza senso verso il nulla
Affascinati dal baratro e dal suo muro d' urla

 

Antiche leggende narrano porterai l'apocalisse
Nel frattempo cerchiamo un cono di luce nell'eclisse
Portaci a volare sul mare di buio come un albatro
Perché  i sogni SE veri prima o poi s' infrangono ...

 

(Dj Pohnzi)

http://blog.libero.it/poesieresitenza

 
 
 

NUOVA"la fatina" ... DJ

Post n°270 pubblicato il 12 Settembre 2015 da DJ_Ponhzi
Foto di DJ_Ponhzi





"La fatina"


La trovai nuda sonnolente in una pozza d'acqua
Sotto la grondaia dove depositò la risacca
Onda dell'amore ci travolgi muti e tiri scherzi
Confondi le rotte inverti tutto e scambi i versi

Luna ubriaca mi sputò pure un arcobaleno
Lei sciogliette i suoi capelli con grido ameno
Al chiarore della notte indossava abiti di gelo
Di chi vide tutti i colori e poi infine il nero

Ripiegata su se stessa con braccia conserte
Vissuta ai bordi del mondo su spiagge deserte
Fatina che cercaron di far morire tra gli umani
D'inchiodarla al suolo muta di strappargli le ali

D'un tratto la vela nel suo dorso sul catrame
Fatina d'una favola reale regina del suo reame
Gelido immobile intorno ogni essere statico
Spazzato via dal battito  del vento artico

Lieve t' alzasti sulle guerre lasciate al suolo
La vita per molti è strisciare per lei un volo
Solcò il nero leggiadra lasciò  trecce d'oro
Nel cielo che si fece nostro e non più loro 

Leggera s' issò sui mortali lasciando la scia
Il mio sguardo pieno non di "dopo" ma di "prima"
Col soffio asciugò occhi di sabbia e brina
Prese parole confuse e stese pagine di  rima
La seguii  dove l'alba sorge per cambiare
Mazzi di luce perché il buio vuol  tornare
Lunga la traiettoria d'un volo carpiato
Che lascia l'uomo non più solo e cambiato 
Fatina libera negli stracci che hai addosso
Nella vita che poco ha dato e molto ha tolto
Mia dolce nessun attimo é normale ma speciale
Nel secondo che ci sfugge e diventa immortale

(continua in settimana)

Dj Pohnzi " la fatina"

 
 
 

"Kerina e la neve"... Dj

Post n°269 pubblicato il 10 Settembre 2015 da DJ_Ponhzi
 
Foto di DJ_Ponhzi





"Kerina e la neve"

Sogni cascano come sangue del cielo
Bianco sotto il grigio porti infine il sereno
In silenzio lega la lingua della violenza
In ginocchio lei l'ultimo scheggia d'innocenza
Sulla città sepolta la neve assopita casca
L’eterno sfinito piange sulla storia esausta
Coi fiocchi decora la terra dell' incenso
Dove la morte si trova ma l'uomo s'é perso  ...

Sfilan bandiere ed uomini in trincee di paesi
Dissipati nel niente alla vita ormai arresi
Trionfaste col fumo bruciaste orchidee
Vinceste col fuoco ma moriste d’ idee
Li dove il Volga scema e finì di parlare
Una terra di mani che non posson più dare
Aperte sul niente aspettando la manna
Da un cielo appannato oggi reso condanna

Principessa nata in un tempo fecondo
Amasti il tuo uomo sul campo fu biondo
Ora curi col bianco il rosso profondo
Un po’ di cotone sulle ferite del mondo

Il tempo scandito da intervalli d’eclissi
Il mondo all’ombra d’ infiniti crocifissi
Karina e la speranza di rifare il tutto
Con i resti del piombo ed i sorrisi del lutto...

Dj Pohnzi


blog http://blog.libero.it/poesieresitenza

 
 
 

NUOVA ...gli acquerelli stupendi .. DJ

Post n°268 pubblicato il 08 Settembre 2015 da DJ_Ponhzi
 
Foto di DJ_Ponhzi




"Acquerelli stupendi"... DJ

Ricordi gli uomini d'acquerelli magnifici ?
Occhi d'oceano splendidi di cognomi i grandiosi
T'insegnaron l'amore che nessun testo mai cita
Il mostro che non da morte ma riprende la vita

Quanta invidia ti sorgeva ne volevi far parte?
Cara farsi distribuire la carte é un arte
T'accanisti a seguirli scongiurando avverse sorti
Ostinata come la morte che s'accanisce sui corpi

Seguisti i supremi con vele gonfie di chimere
A guidar navi già incagliate sulle scogliere 
Toccasti con gli altri scomparsi il fondo
Ecco chi non capisce ma si fa capire dal mondo

Stupendi sfumature come le poesie che mai scrissi
Aspettavo col calamaio secco intriso dei tuoi abissi
Sbagliammo attimo ma non c'era altro attorno
Facemmo l'amore alla notte e la lasciammo poi al giorno

Pennello intinto nella vita di acquerelli lasciati
Ad ingiallire sotto le arcate di ponti scrostati
Il bianco od il nero sulla tela per tingere felicità
In una Parigi stinta ma l'amore che colore ha?

 

Dipingemmo a due mani la trama logorata dal tempo

Schizzo dopo schizzo bagnata dal futuro inciso a stento

Evaporava   piano il ritratto tracciato nel buio

Della gioia che s'arena ed aspetta il suo turno ...


 

Cosi' un di' di luna presi il mio abbandono e saltai
Sul guado che separa i "per sempre" dai "mai"
Cara scelsi le mie dolci solitudini alle tue
Perché per odiar se stesso sai bisogna esser due


Dj Pohnzi - Anno II "Gli acquerelli stupendi"

 
 
 

NUOVO : l'era del robot .. DJ

Post n°267 pubblicato il 05 Settembre 2015 da DJ_Ponhzi
 
Foto di DJ_Ponhzi




" l'era del robot " 

 

Finisce un altro giorno passato ad amare i servomotori
Ancora un'ultima rotazione prima che tutto lampeggi di rosso
Che mi si dia il segnale d'essere stanco per riposare
Porto scolpito nel motore i versi del loro progresso :
Un ultimo impulso "illogico" e sbiadirà la velocità
Da prototipo di laboratorio a prodotto sputa verità  ...




Mi tagliarono le braccia per non poter dipingere
Misero le pinze di chi le usa solo per stringere
Mi diedero lo sguardo d' un altro per non vedere
Gli schiavi a corte ed un trono di carta su cui sedere


Bucarono il mio cuore troppo fiacco per battere
Il tempo dei sogni che non smettono d'ardere
Mi misero le spalle di chi vive per flettere
Tra le mani una tela rotta da finire di tessere


Mi dissero i robot ( che fortuna) son diversi ma tutti ugali
Vivono di chimere e muiono degli stessi mali
Mi progettarono per lavorare e stare in basso
Dove l'indifferenza mi rende simile all'altro
Sono rimasto col circuito senza dita per contare
Le volte in cui di scatto ti avrei voluto baciare
Freddo ed uniforme a fissare il solito nero
Tra automi persi lo sguardo che celava il cielo
La notte crollo mi spengo e stacco la spina
Nei miei pistoni il tempo depositò brina
Arrugginiti sparsi in sottofondo i mie ideali
Piatti di vita lisci come i cardiopalmi lineari
Rotti gli attuatori e pochi ricordi nella bobina
Esoscheletro a pezzi sono frammenti di rovina .
Nella notte immobile tra le righe della schiera
Piantato nel campo della storia come una  bandiera


Eppure .... eppure ....
Un fiore nella steppa germoglia  al margine
Sotto l'acciaio libro di pelle da mille pagine
Dove scorse l'amore quando mi toccasti
L'ultima volta in cui scrissi i tuoi passi
Dove scrosciò la pioggia su terre brulle
E lasciò il marchio (per sempre) la tua ombra che fugge

Si .. ricordo...quando ero umano
Era l' alba dei sorrisi spacciati come  fiori
Rivedo il sole annunciare la fine dei suoi bagliori



 

(continua presto)



Dj Pohnzi anno II " l'era del robot ..'

 

 
 
 

 

 

 

 

 

 
 
 

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