Poesie Per Resistere
opere di resistenza musicale e poetica non umana
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Messaggi di Novembre 2017
Post n°361 pubblicato il 29 Novembre 2017 da DJ_Ponhzi
il naufragio ( poesiaorale)
Mi confido alla mia penna ora che affondo Cade il velo sul resto del poco mondo intorno Scrivo due parole sulla luna per noi nelle celle Luna ornata dal nero e da un mazzo di stelle
Astro ridente nella tua silenziosa solitudine Muta nelle notti senza risposte per abitudine Stanotte invece schizzano parole dalla tue vene Non dai mai rispostema ora le dai tutte insieme
Nelle ossa del vascello tremo e vado a fondo Mi dai mille anni di sentenze in un secondo La follia è saggezza non vederla come una pena Spinge ad esser pazzi quando ne vale la pena
In questa sera triste sfumano idee che credevo forti Forse è giorno forse no vedo fari spenti cercare porti Dove mi trovo in fine se non sul prato di miei torti ? Se questo mare fosse foresta sarebbe d’alberi morti
Un boato mi ricorda la fine viene senza preavviso Collassano le colonne d'Ercole i sorrisi del tuo viso Rimorsi e rancori affilati tagliano come grandine Per intero il mio mondo a fondo come Atlantide
Escono affilate parole che non seppi mai dire Gridano per abbagliare in silenzio il mio sentire Tranciano i fili quando il niente ci aspetta Di chi si attorciglia ai fili della marionetta
Le vele si gonfiano come fu la mia ambizione La povertà della ricchezza fu la mia dannazione Scrivo lettere al nulla il mare piange sulla chiglia La mia fine confesso di questo vento ne sarà la figlia
Terra ignara che hai pianto tutte le lacrime Riempiendo l’oceano per dissetare le anime Cara amica mi bagni e mi fido solo di te Quando piango sento l'eco del tuo pianto per me
A un Dio che disse porgi sempre l’altra guancia Anche a chi sanguina con la lancia spezzata in pancia Offro con due mani quest’acqua al creatore Una goccia per ogni giorno in cui fui santo e peccatore
Dj Pohnzi |
Post n°360 pubblicato il 19 Novembre 2017 da DJ_Ponhzi
Svegliarsi tra mille anni ( poetry slam) Mi sveglierò lontano in un secolo d’anno domini Lontano dalla storia spazzato dai venti cosmici Ricorderò la terra tremare sotto uomini immobili Ma non erano eroici i 300 delle Termopili L’ultima immagine che avrò, oceani immersi nei pianti Vascelli in fiamme vite di carbone solcate da falsi santi Ricorderò rive a baciare tramonti morti ghiacciati Fuochi tenui danzare senza sole dal buio lacerati E quanti inganni tracciarono le rotte del mio vivere Abbagli tra gli sprazzi lasciati vuoti del mio ridere La speranza, un silenzio che rimbalza sul muro d' urla L’amore , una freccia scagliata a mano contro il nulla Tutto si vendeva tutto si comprava ignoranza al cubo La verità valore del passato il nulla l’oro del futuro Bambino che non sa piangere gabbiano che non sa volare Un “pianista sull oceano” che non sa più come suonare Perso nel mondo al collasso d’un Cristo mai risorto Perso come un pezzo di futuro ancorato ad un ricordo Perso a fissare un pezzo di materia in mezzo al vuoto Gli occhi blu d’una sirena persi in mezzo al mare moto Realtà sfocata o confusione tra coraggio e viltà Felicità in penombra a chiedere al sole pietà Uomini a rincorrersi baciati dal buio della cecità Per loro bastava pure un’emozione fatta a metà Città vuote necropoli piene verità sempre taciute Ora niente perdite di tempo su strade mai volute Riparerò amori che non s’affliggono mai di soffrire Accetterò solo sogni che il mio cuore vuol custodire Mi siederò davanti al mare ascoltando le sue storie Di marinai partiti e mai tornati di sconfitte e di vittorie Finalmente qualcosa d’utile suggerito dagli astri Costruire un idea per dar vita a quella degli altri Chiediamo sempre troppo o forse in fondo troppo poco Nel rogo ricevemmo gocce d’odio per spegnere il fuoco “Natura matrigna” ingrata senza risposte e mille mali Dio diede una piuma ad un uomo che solo chiese ali Dj Pohnzi http://blog.libero.it/poesieresitenza |
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