Creato da anna0772 il 06/01/2008

SOTTO ZERO

un`italiana in Polonia- anno quindicesimo

del fine

Post n°417 pubblicato il 29 Marzo 2010 da anna0772

Un fine, uno qualsiasi. Avere un fine e` essenziale. Per dare un senso preciso al tutto.

Perche` e` il fatto che sia tutto cosi privo di senso che rende la vita talmente insopportabile, a volte. E allora via, alla ricerca di un fine. Che piu` nobile e`, piu` nobilita. Come un bell`abito. Poco importa che davvero l`abito non faccia il monaco.

Che sia! la giustizia nel mondo.. ecco si... oppure che Berlusconi finalmente perda le elezioni! che si compri una casa con vista sul tutto! o un lotto di terreno a prezzo bassissimo... una bella speculazione edilizia... lo sposare la cugina di mio zio...scrivere il pezzo piu` bello. ecco! Ecco un fine degno.

Peccato che il fine sia come la bolla di sapone: bello solo fino a quando non e` raggiunto davvero.

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del fine

MARIONeDAMIEL il 29/03/10 alle 19:05 via WEB

Quello di levarci Berlusconi ce lo siamo proprio levati di mente ormai.. ;(
forse � meglio un sogno di un fine, nessuno te lo pu� portar via e nemmeno lo puoi mai realizzare, senn� diventa un fine :) ciao Anna.

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anna0772 il 29/03/10 alle 19:09 via WEB

Cappero! e` andata di nuovo cosi male Marion col Berlusca? ti ho pensata in questi giorni di elezioni, ed io per evidenti motivi sono pure vergognosamente "assente"... tra un fine e un sogno... e` vero il sogno non lo si puo` realizzare, ma secondo me fa piu` fatica a dare un senso alla vita....

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Eric_Van_Cram il 29/03/10 alle 19:47 via WEB

uf, quante volte bisogna ripetertelo: bello � il viaggio, non la meta...

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anna0772 il 30/03/10 alle 09:18 via WEB

che ci vuoi fare sono dura di comprendonio... e poi, modi di dire per modi di dire " la lingua batte dove il dente duole"..

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BobSaintClair il 30/03/10 alle 04:03 via WEB

Per� se ripenso all'allenatore dell'Italia, Lippi, aver portato alla vittoria il team italiano 4 anni fa, emb� sti cavoli, poi si guarda ad un altro traguardo. Per� dopo bisogna tener i piedi ben saldi in terra, perch� la batosta prima o poi arriva, mi viene da pensare a Napoleone Bonaparte ad esempio...invece mi stona un po' quando paragoni la nobilt� del fine con quella dell'abito, per poi dire subito dopo che l'abito nn fa il monaco. Oggi per� � assodato che l'abito faccia il monaco, ma forse � sempre stato cos�. I coraggiosi, gli umani, guardano al di l� dell'abito...evviva lo scopo! ^___^

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anna0772 il 30/03/10 alle 09:21 via WEB

che alla fine era esattamente quello che volevo dire: che molti si nascondono dietro gli obiettivi che si danno, a volte per pochezza, a volte perche` cosi e` stato insegnato loro... e la riflessione era: ma se lasciamo da parte il fine che ci siamo dati, esistiamo?.... cioe` valiamo ancora qualcosa, agli occhi nostri e agli occhi altrui? o forse e`, come al solito, paura di non farcela, o di fare brutta figura che ci fa parlare come la volpe con l`uva?

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BobSaintClair il 30/03/10 alle 13:37 via WEB

Ah! Lo vedi, nn mi ero messo completamente in sintonia col tuo pensiero...chiedo venia! :)

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anna0772 il 30/03/10 alle 14:23 via WEB

oppure io non mi ero decisamente spiegata, caro Bob :-)))

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pgmma il 30/03/10 alle 11:56 via WEB

Corsi e ricorsi storici. In un mondo di superstronzi c'� bisogno di supereroi. E' una legge di mercato, quando una cosa � rara aumenta di prezzo e tutti la cercano. Ma molti valgono pi� da morti che da vivi, diciamolo. E' pi� rassicurante, ci fa sentire forti e assolutamente vincenti, almeno, nei confronti dei pi� deboli, perch� la lotta � dura, tra stronzi, c'� sempre qualcuno pi� stronzo di te che ti fa sputare sangue. I buoni, i giusti, i santi, i navigatori e gli eroi sono tutti morti. Ma alla lunga la cattiveria annoia e fa venire l'ulcera, la violenza stressa, la prevaricazione diventa routine ed ecco che la gente sogna supereroi che, per miracolo e grazie a superpoteri, ci liberino dalla melma in cui siamo invischiati .

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anna0772 il 30/03/10 alle 12:18 via WEB

Ho conosciuto molti navigatori, molti buoni, molti giusti, anche qualche eroe ed addirittura un santo. Erano tutti vivi: solo facevano meno rumore dei superstronzi e per questo erano piu` difficili da vedere. Nessuno tra l`altro si identificava con un fine preciso ma tutti avevano una caratteristica comune: si sforzavano tutti al meglio di essere i migliori "se stessi" possibile....

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