Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"
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Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo
Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901. Opera simbolo del XX secolo, rappresenta lo sciopero dei lavoratori ed è stata eseguita secondo la tecnica divisionista. Non solo raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo: il popolo, in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce, lasciandosi un tramonto alle spalle. Il dipinto è lo sviluppo completo di questo tema, già affrontato dall'artista in dipinti come Ambasciatori della fame, Fiumana e un bozzetto preparatorio del 1898, Il cammino dei lavoratori. La composizione del dipinto è bilanciata nelle forme e movimentata nelle luci, rendendo perfettamente l'idea di una massa in movimento. È conservato a Milano nel Museo dell'Ottocento della Villa Reale (o Villa Belgiojoso Bonaparte). La versione preliminare, invece, è esposta sempre a Milano presso la Pinacoteca di Brera. A rendere celebre il dipinto contribuì anche il film Novecento di Bernardo Bertolucci.
Pensieri Pasquali
Post n°45 pubblicato il 12 Aprile 2009 da AngeloQuaranta
Auguri Nel giorno della Resurrezione oltre il significato Cattolico Cristiano, dovremmo riflettere sulla Pace ... ricordarci del disagio di tutti gli sfortunati, riflettere sulla legittimità di chi attraversa il mare per migliorare le proprie condizioni di vita. La stessa aspettativa che per tanti italiani, in diverse fasi e ondate e da tutte le regioni, ha permesso di cercare migliori condizioni emigrando in tutto il mondo. A qualche connazionale dalla memoria corta ... abbiamo esportato intelligenza, manodopera, cultura anche un pò di delinquenza.... di quella qualificata. Quando le economie tremano ... è facile dire che la colpa è dei diversi. Adesso che l'economia batte il passo e le cose sono peggiorate, dopo che è passato il messaggio che la colpa dei nostri guai è degli immigrati … ora non ci resta che riflettere sui nostri “ figli assenti” che non si creano alcun problema ad appiccare il fuoco ai senza tetto, ai diseredati … non ricordo chi l'ha scritta ma la trovo quanto mai attuale " non ho paura della cattiveria dei malvagi , ma del silenzio degli onesti”
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