Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

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Messaggi del 12/12/2020

 

Equità Territoriale

Post n°458 pubblicato il 12 Dicembre 2020 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno  Articolo di Lino Patruno 

Quanto di peggio si potesse temere per il Sud. Questo sta avvenendo anche con i soldi del Recovery Fund. L’Europa assegna 209 miliardi all’Italia proprio perché c’è il Sud, altrimenti non sarebbero mai stati tanti. E che fa l’Italia? Gira la maggior parte al solito Nord. Dai poveri ai ricchi. Questo ha rivelato la bozza sull’utilizzo di quei fondi. Secondo l’indicazione dell’Europa, al Sud avrebbe dovuto andare il 70 per cento, ma al Sud invece va non più del 34 per cento. Non solo. Il rischio è che in quel 34 per cento siano compresi i fondi nazionali per la coesione e quelli ordinari europei del 2021-27, cioè quelli che ci sarebbero stati comunque. Una beffa. Tanto da chiedersi perché il Sud continui, nonostante tutto, a dare il suo fondamentale apporto all’Italia per essere trattato in violazione di ogni indicazione della Costituzione e della giustizia.

Il 34 per cento sono 70 miliardi invece dei 140 previsti dai criteri europei (in base a popolazione, reddito, disoccupazione). E l’intento europeo era proprio finirla col marchio (per tutti) di un Sud più vasta area continentale col più basso reddito e la più alta disoccupazione. Il 34 per cento è la percentuale della popolazione meridionale, quindi si potrà dire che le proporzioni sono state rispettate.

Ma non è la stessa cosa dare una bistecca all’affamato e una al sazio. Ogni politica (foss’anche) alla pari accentua il divario perché non si parte alla pari. Puoi dare uno stesso asilo nido al Sud che ne ha il 4 per cento e uno al Centro Nord che ne ha il 20 per cento?
Uno schiaffo non solo all’Europa ma allo stesso Parlamento italiano. Le cui commissioni competenti di Camera e Senato avevano raccomandato che si andasse oltre quel 34 per cento (drogato per giunta). Il Senato: . La Camera: è auspicabile che le risorse per il Sud siano maggiori del 34 per cento . Questo appunto non solo per superare il divario ma anche perché ne beneficerebbe tutto il territorio nazionale (ogni 100 euro speso in investimenti al Sud porta un ritorno di 40 euro al Centro Nord).

Raccomandazioni simili erano state fatte anche da parlamentari di Forza Italia, del Pd, addirittura della Lega. Parlamentari singoli, perché i partiti si sono guardati bene da non fare gli interessi dei soliti forti e famelici del Paese. Dei poteri nordisti che in questi giorni hanno fatto di tutto per dimostrare che ogni euro speso al Sud è sprecato. Quindi diamogli briciole del Recovery. Sprecato anche se consentirebbe ai meridionali di trovare lavoro e non emigrare più, mica darsi a ostriche e champagne. Sprecato anche se consentirebbe alle imprese di avere gli stessi mezzi delle altre. E sprecato anche se servirebbe a tutti. Servirebbe anche a quelli che, continuando a puntare sulla locomotiva del Nord, hanno fatto dell’Italia il Paese che cresce meno in Europa e quello nel quale i giovani non vogliono stare più.

La chicca ulteriore è stata la voce fatta circolare in questi giorni sui Lep per il Sud, che sarebbero anch’essi finanziati con i soldi del Recovery. Livelli essenziali di prestazione tanto inapplicati per la impari spesa dello Stato al Nord e al Sud da far essere i servizi fondamentali al Sud (sanità, scuola, trasporti) tutti al di sotto del minimo della vivibilità. E livelli che devono essere adeguati e non difformi per i nati a Brescia o a Crotone come chiede la Costituzione. Finora violata. Mentre ora si vorrebbe che ad occuparsene fosse l’Europa, perché per l’Italia il Sud può continuare ad avere i vecchi non curati che muoiono e i paesi irraggiungibili per mancanza di strade. E fondi europei che, se non ci fossero più, tutto ritornerebbe con l’Italia dei privilegiati e con l’Italia dei sottomessi. Una vergogna per un Paese sedicente moderno.

Lo scandalo è tanto grande. E l’occasione per il Sud tanto irripetibile. E le attese tanto ancòra deluse. E l’interesse nazionale tanto disatteso, che le Regioni meridionali dovrebbero (dovrebbero) mettersi insieme e ribellarsi. Rivolgendosi alla Corte costituzionale con l’appoggio dell’Europa. Alla cui presidente Von der Leyen una lettera è stata inviata dal Movimento per l’equità territoriale, pezzo della società civile che non si arrende. Vi si chiede che non un euro del Recovery sia concesso all’Italia se l’Italia non rispetta le indicazioni europee verso il Sud. Mentre le sedici regioni continentali più ricche (comprese quelle italiane del Nord) hanno chiesto di gestire direttamente i fondi scavalcando i governi. Vergognoso: il virus usato per togliere la vita a tutti gli altri.

Indipendentemente delle tue convinzioni politiche aderisci a    https://movimento24agosto.it/   Movimento Meridionalista 


 

 
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Diritti Umani negati

Post n°457 pubblicato il 12 Dicembre 2020 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Impiccato in Iran il giornalista dissidente Ruhollah Zam

L'oppositore era accusato di aver fomentato le violenze in occasione delle proteste antigovernative avvenute fra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, durante le quali rimasero uccise almeno 25 persone

 

AGI - L'Iran ha eseguito stamattina la condanna a morte per impiccagione dell'ex figura chiave dell'opposizione, Ruhollah Zam, che aveva vissuto in esilio in Francia e aveva partecipato a manifestazioni contro il potere iraniano. Lo ha annunciato la televisione di Stato: il "controrivoluzionario" Zam è stato impiccato dopo la conferma della sentenza da parte della Corte suprema, a causa della "gravita' dei reati" commessi contro la Repubblica islamica dell'Iran.

 "Giornalista e dissidente" secondo la definizione di Amnesty International, Zam era stato arrestato nel 2019 dai Guardiani della rivoluzione iraniana, in circostanze misteriose, dopo un periodo in cui si era rifugiato in Francia. Era accusato dal regime della Repubblica islamica di avere fomentato le violenze in occasione delle proteste antigovernative fra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, durante le quali rimasero uccise almeno 25 persone. In particolare, ha avuto un ruolo attivo nella contestazione di tre anni fa tramite il canale Amadnews, diffuso attraverso la piattaforma Telegram e seguito da 1,4 milioni di follower. Secondo Teheran, mentre si trovava in Francia, dove aveva ottenuto l'asilo politico, Zam era sostenuto dai servizi segreti di Parigi, ma anche di Stati Uniti e Israele.

Durante la successiva detenzione in Iran, il giornalista aveva ammesso di aver creduto nelle proteste, negando però di avere mai incitato alla violenza; la condanna, confermata nei giorni scorsi dalla Corte suprema, era stata emessa lo scorso giugno. Amnesty International era intervenuta nei giorni scorsi, definendo la decisione di confermare la condanna a morte di Zam una "scioccante escalation del ricorso dell'Iran alla pena di morte come arma di repressione": prima che fosse eseguita, l'Ong, molto attiva con petizioni e proteste contro le detenzioni arbitrarie e la pena di morte contro i manifestanti in Iran, aveva anche lanciato un appello all'Ue perche' intervenisse rapidamente presso l'ayatollah Khamenei per annullare la condanna del giornalista: non ce n'è stato il tempo. 

 

Articolo da AGI Agenzia Italiana 

Riflessione personale

Premesso che :

 

Il 24 novembre 1868 è il giorno in cui, nello Stato Pontificio, furono giustiziati due condannati a morte. Si chiamavano Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti. Furono portati nella Piazza dei Cerchi, con le mani legate, provvisti dei sacramenti, e ghigliottinati. 

- L'ultimo giustiziato fu Agabito Bellomo , un brigante condannato per omicidio,  ghigliottinato a  Palestrina  il 9 luglio 1870, due mesi prima della conquista di Roma da parte dell'esercito italiano.  Lo Stato Vaticano con Papa Paolo VI , rimosse la pena di morte dagli statuti vaticani, abrogandola per qualsiasi reato, annunciando la modifica nell'agosto 1969.

 Per quanto sopra riportato, è davvero inconcepibile che Stati governati dal potere religioso, ancora oggi, nel terzo millennio, facciano ricorso alla pena capitale per eliminare, gli avversari politici. Trovo la cosa davvero immorale. 

 

 

 
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