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LA CITTA' DI
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immagine"Me dispiace sulamente ca l'orgoglio e chesta gente se murtifica ogni juorno pè na manica 'è fetiente...."

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ENRICO CARUSO

Post n°20 pubblicato il 15 Ottobre 2006 da raspberry07
 

immagine(Napoli, 25 Febbraio 1873 - 2 Agosto 1921)
E' considerato il tenore per eccellenza, grande cantante lirico originario della provincia di Caserta.
Possedeva una voce di straordinaria potenza e bellezza ed era così limpida che, per chi lo ascoltava, era possibile capire ogni parola del brano che interpretava.

Non ci credete?
Potete ascoltarlo in questi due brani: E lucevan le stelle (dalla Tosca di Puccini) e Vesti la giubba (da I Pagliacci di Leoncavallo)

Inutile dire che cantò in quasi tutto il mondo tra America, Europa, Asia; fu il primo cantante ad incidere dischi con arie d'opera. Esordì al Teatro Lirico di Milano e nel 1901 al San Carlo di Napoli durante l'interpretazione di Elisir d'Amore ebbe la sua più grande delusione dovuta alla forte emozione che non lo fece cantare al meglio e fu criticato dai suoi concittadini. Così decise di autoesiliarsi e non tornare più nella sua città natale. Si trasferirà così in America con la sua amata, il soprano Ada Giacchetti, con la quale avrà due bambini, Rodolfo ed Enrico Jr.; Ada lo lascierà dopo undici anni scappando con il loro autista.

Purtroppo l'inzio della fine avverrà nel 1909 quando inciderà un disco di canzoni napoletane tra cui Core N'grato, dedicato alle vicende sentimentali con Ada, e quando a Milano fu operato per una laringite ipertrofica, la quale non lo fermò al momento ma nel 1920 venne operato al polmone sinistro durante la sua convalescenza a Sorrento ebbe una ricaduta e non riuscì a finire il viaggio verso Roma dove avrebbe dovuto subire un'altro intervento chirurgico: morirà a soli 48 anni in una stanza dell' Hotel Vesuvio nella sua profondamente amata Napoli.

Sia a Milano che in America sono nati due musei dedicati Al Tenore.

Mentre immagino che tutti conoscano la canzone più famosa a lui dedicata... (ascoltatela in questa bellissima versione di Lara Fabian)

Caruso 

Qui dove il mare luccica,
e tira forte il vento
sulla vecchia terrazza
davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce,
e ricomincia il canto

Te vojo bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai…

Vide le luci in mezzo al mare,
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare
e la bianca scia di un’elica
senti il dolore nella musica,
e si atzò dal pianoforte
ma quando vide uscire
la luna da una nuvola,
gli sembrò più dolce anche la morte
guardò negli occhi la ragazza,
quegli occhi verdi come il mare
poi all’improvviso usci una lacrima
e lui credette di affogare

Te vojo bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai...

Potenza della lirica,
dove ogni dramma è un falso
che con un po’ di trucco e con la
mimica
puoi diventare un altro
ma due occhi che ti guardano,
così vicini e veri
ti fan scordare le parole,
confondono i pensieri
così diventa tutto piccolo,
anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita,
dietro la scia di un’elica
ma sì, è la vita che finisce,
è non ci penso poi tanto
anzi, si sentiva già felice,
e ricominciò il suo canto

Te vojo bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai...

Te vojo bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai...

Questa canzone mi mette la pelle d'oca... è stupenda... Grazie Tenore!

 
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La Leggenda


La sirena Partenope, non essendo riuscita a farsi amare da Ulisse poiché insensibile questi al fascino del suo canto, decise di gettarsi nei mari del Mediterraneo annegando nel Golfo della città partenopea, che venne in seguito denominata Napoli.


 

Vedi Napoli e poi... Sogna!

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